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Artender, il mondo della mixology visto attraverso l'arte. Vernissage mercoledì 1 febbraio a Firenze.

Artender, a Firenze il vernissage: mixology attraverso l'arte di 6 giovani artisti

Artender, il mondo della mixology visto attraverso l'arte. Vernissage mercoledì 1 febbraio a Firenze.
in copertina foto di Michele Tamasco

Il mondo del bar visto attraverso il filtro dell'arte: dal 2 al 6 febbraio al Grand Hotel Sina Villa Medici di Firenze ospiterà la mostra “Artender”,

all'interno della quale il mondo del bar e della mixology vengono raccontati da sei giovani artisti emergenti e le loro opere multidisciplinari: dalla pittura alla fotografia, dalla grafica al fumetto fino agli NFT, l'ultima frontiera dell'arte. Curata dal giornalista Federico Silvio Bellanca, la mostra è stata realizzata grazie al supporto fondamentale di Italicus: “Il celebre rosolio di bergamotto – spiega - da sempre ha legato la propria identità al mondo dell’arte, e anche questa volta ha risposto subito all’appello. La storia recente della cultura italiana – aggiunge Bellanca a proposito della genesi dell'iniziativa – si è fatta anche nei bar: dai caffè letterari dell'Ottocento a quelli in cui si riunivano i futuristi a Firenze all'inizio del secolo scorso, questi spazi di aggregazione, socialità e confronto d'idee sono sempre stati un luogo ideale per la creatività. In un certo qual modo abbiamo voluto restituire valore alla 'cornice' rendendola parte della tela”.Artender, il mondo della mixology visto attraverso l'arte. Vernissage mercoledì 1 febbraio a Firenze.

Artender, il mondo della mixology visto attraverso l'arte. Vernissage mercoledì 1 febbraio a Firenze.
Artender - la locandina

“Prima dell’avvento dei social networkcontinua il curatore di Artendererano i bar i veri mezzi di comunicazione e di diffusione della cultura dei piccoli paesi. Non dimentichiamo che l'etimologia della parola 'comunicare' deriva dell’aggettivo latino communis (comune), ossia mettere in comune e condividere. Insomma, ciò che siamo abituati a fare anche intorno a una tavola o davanti a un bancone. Trasmettere una conoscenza, una nozione, una storia, un segreto, aspetti positivi o negativi della nostra vita quotidiana a chi ci sta accanto”.

Artender, il mondo della mixology visto attraverso l'arte. Vernissage mercoledì 1 febbraio a Firenze.
Artender - la mappa dei cocktail bar

Dopo il vernissage di mercoledì 1 febbraio, a esporre saranno il fotografo Michele “Mike” Tamasco, l'illustratore Alfredo Del Bene (aka The Animismus), la designer Fiamma Degl'Innocenti, i pittori-bartender Mattia Pastori e Sasha Mecocci, più l'imprenditore Matteo Pogliani. Ad arricchire il debutto di questi giovani artisti, alla loro prima collettiva, si aggiunge una chicca: all’interno della mostra sarà infatti esposta la collezione privata di coppe martini in vetro di Murano e di galloni di Paola Mencarelli, vera autorità nel mondo del bar in Italia, essendo stata nel 2016 organizzatrice della la prima Cocktail Week italiana (cui si è aggiunta nel 2019 Tuscany Cocktail Week, nel 2021 Venice Cocktail Week  e nel 2022 Cortina Cocktail Weekend).

Durante la mostra sarà possibile anche acquistare le opere: il ricavato andrà in beneficenza all’Associazione Solidarietà e Sanità Onlus, che dal 2000 opera in El Salvador e Guatemala a favore delle popolazioni locali.

I sei artisti di Artender

Michele Tamasco

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Fotografo e videomaker specializzato in food, mixology e lifestyle che nel l suo curriculum vanta numerose collaborazioni coi più importanti brand internazionali legati a hotellerie, ristorazione e bar, oltre che con testate autorevoli a livello nazionale quali Gambero Rosso e Forbes. Le sue foto sono state protagoniste anche di svariati progetti editoriali. Il mondo del bar trascende per lui il semplice ambito lavorativo, ed è diventato campo di ricerca artistica oltre che umana. Nei suoi scatti “privati” cerca di raccontare tutti quegli aspetti meno noti e più passionali della vita dietro al bancone

Alfredo Del Bene (aka TheAnimismus)

Artender, il mondo della mixology visto attraverso l'arte. Vernissage mercoledì 1 febbraio a Firenze.

Graphic designer e illustratore,  campano, classe 1990. Sporcatore seriale di carta, consumatore compulsivo di inchiostro. Nel 2016 debutta con illustrazioni in ristoranti stellati e location private, mostre ed eventi. Nel 2017 entra nel team del IannottiLab come illustratore, e due anni dopo diventa vignettista prima e direttore artistico del portale gastronomico Foodclub.it. A marzo 2020 arriva l'incarico per l'edizione di The Best Chef Awards Virtual 2020, realizzando oltre 4000 illustrazioni, disegnando tutti i migliori chef al mondo. A giugno 2020 entra in Florence Cocktail Week come illustratore e social media manager. Da anni è nel mondo dell’editoria, realizzando copertine e layout di stampa. Appassionato ed esperto del mondo spirits, ha realizzato etichette di molti brand italiani.

Fiamma Degl'Innocenti

Artender, il mondo della mixology visto attraverso l'arte. Vernissage mercoledì 1 febbraio a Firenze.

Nata e cresciuta a Firenze, vive ad Amsterdam dove lavora come designer e illustratrice freelance. Traendo ispirazione da conversazioni reali, temi di attualità, dal 2017 disegna vignette la cui forma espressiva è caratterizzata da estrema sintesi. Negli ultimi due anni ha lavorato a una serie di piccoli progetti editoriali, zines, workshop e murales, e più recentemente illustrazioni, con l'obiettivo di dare non solo forma ma anche colore ai pensieri che trasforma in vignette. I suoi lavori sono stati definiti spiritosi e audaci, e il suo modo di affrontare i temi rappresentati viene apprezzato per gli spunti di riflessione che offre.

Mattia Pastori

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Lombardo, classe '84, ad oggi è uno dei punti di riferimento della mixology italiana come bar manager di diverse realtà dell’hôtellerie di lusso (Park Hyatt, Armani Hotel, Madarin Oriental). Nel suo progetto artistico la coppa Martini, diventata simbolo del bere miscelato e di eleganza senza tempo, rappresenta un'icona. L'artista utilizza solo colori primari legati a una precisa simbologia spirituale e ad una continuità nel tempo, arricchiti da ricordi d'infanzia e da avvenimenti di vita vissuta dietro al bancone.

Sacha Mecocci

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Classe ‘85, entra nel mondo del bar a soli 16 anni, iniziando così una carriera che continua tuttora. Dopo un percorso artistico che lo porta a formare la band 'Il Carico dei Suoni Sospesi' (con cui incide due dischi che riscuotono un buon successo di critica), durante il lockdown ricominciare a creare qualcosa con le mani e - come per gioco - tele, colori e pennelli diventano alleati importanti che lo portano a scoprire un nuovo modo per esprimersi, rappresentando concetti legati all’astratto in cui, chiunque osservi, possa trovare la propria chiave di lettura. Pubblicare su Instagram le proprie opere sotto lo pseudonimo di Shake.

Matteo Pogliani

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Esperto di comunicazione e new media, autore, keynote speaker, start-up advisor e docente oltre che Partner e Head of Digital di Openbox, CEO di 40Degrees e founder di ONIM.A: tutto ciò ha unito la sua passione per il gin e dato vita al suo alter ego alcolico, @de_gin_ius, in cui crea visioni estetiche del mondo degli spirits. Diventato noto su Instagram, è riuscito ad affermarsi con uno stile unico che mischia elementi del reale con elementi del fantastico, tra bottiglie e geometrie, statue volanti e isole sospese.

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