LA NUOVA STELLA DI TORRE DEL GRECO
RISTORANTE JOSÈ (Torre del Greco) - Una stella Michelin, Chef Domenico Iavarone
Jose Restaurant - Tenuta Villa Guerra
Via Nazionale, 414, 80059 Torre del Greco
Aperto : Pranzo e Cena
081 883 6298 Prenotazioni: thefork.it
Pochi giorni prima della presentazione della nuova guida Michelin mi recai a Torre del Greco dal bravissimo Chef Iavarone e il suo bellissimo Ristorante Josè, oggi nuova stella Michelin 2020.
Non avevo dubbi, per me la stella Michelin era scontata, troppo bravo Domenico Iavarone, grande professionista, cresciuto con maestri come Oliver Glowimg e Gennaro Esposito e per tre anni a Capo Lagala dove già prese la stella Michelin, i suoi piatti sono goduriosi, belli esteticamente, eleganti, di ottima tecnica e dalla forte identità campana senza però rinunciare a contaminazioni creative e intelligenti.
Per questo è un piacere ritornare a Villa Guerra e godere della cucina dello Chef Iavarone nel fascino antico del Miglio d’Oro.
Il cosiddetto Miglio d’Oro un insieme di circa 120 edifici storici dislocati tra Napoli, Ercolano, Portici, San Giorgio a Cremano e attualmente sotto tutela dell’Ente Ville Vesuviane,
Appena arrivati ci viene incontro proprio lo Chef e il maître Pasquale Marzano con la loro accoglienza sempre solare e genuina, di quelle che subito ti fanno sentire a casa di amici.
Una casa elegante e raffinata negli arredi e nella mise en place, adoro la “riggiola”, la maiolica vesuviana usata come sottopiatto, un richiamo alla tradizione di gran gusto.
Una volta al tavolo ritrovo il sorriso e la simpatia di Marco Fortunato, un punto di forza in sala e partiamo con “Il viaggio” dello Chef, vengono portati una serie di appetizer, bellissimi, colorati, ottimi, una grande partenza.
Buonissimo l’amuse bouche, una crocchetta cacio e pepe gustosissima.
New entry in sala, Salvatore Maresca, nuovo sommelier del ristorante propone per iniziare uno Champagne di Henri Dosnon.
Prima portata, battuta di manzo alla senape con lamponi e nocciole, un buon inizio con uno Chablis Joseph Drouhin Réserve de Vaudon 2017.
Interessante e gustosa la zuppa di porcini e scuncilli con burrata affumicata e patate allo zafferano presentate come delle chips croccanti.
Salvatore introduce un vino bianco prodotto da uve Cortese, Filagnotti Cascina degli Ulivi di Stefano Bellotti 2017 ad accompagnare i primi dello Chef Iavarone.
E si parte con un risotto da super wow, fantastico, risotto alla cipolla bruciata, alici, mandorle e yogurt, buonissimo, uno di quei piatti che ti emozionano e che restano nei ricordi.
Altra delizia da brividi, spaghetti con trippe di baccalà, ceci, limone e caffè.
Domenico Iavarone riesce sempre a realizzare con gli spaghetti delle opere d’arte, perfetti, gustosi, equilibrati, altro gran piatto!
Salvatore ci presenta un particolare vino frizzante siciliano, Ghirbí della piccola azienda vinicola Tanca Nica ad accompagnare uno splendido piatto di pesce, rombo con broccoli, wasabi e tartufo nero.
È il turno di un bel Piedirosso Beneventano Kerres 2010, I Pentri per uno spettacolare petto d’anatra con castagne e melagrana.
Si passa ai dessert con il sempre scenografico cono gelato di Chef Iavarone, una bella idea per un predessert mentre un interessante Passito naturale da uve Aleatico, l’Unatantum 2012 dell’azienda agricola Le Coste accompagna in maniera egregia un ottimo gelato di caprino con cioccolato ruby e rape rosse.
Piccola pasticceria e un gran bel Bas Armagmac, Carafe Hélios en Coffret 17 ans XO, Château de Lacquy concludono il “Viaggio” proposto dalla Chef Iavarone.
Ormai recarsi a Tenuta Villa Guerra e il suo Ristorante Josè è una garanzia, Domenico Iavarone è una stella indiscussa, la sua cucina ti diverte e ti delizia con piatti sempre gratificanti e appaganti, quella che si dice una cucina di “sostanza” e nello stesso tempo molto elegante.
In sala c’è sempre grande professionalità ma anche calore umano, simpatia, ti senti tra amici e si sta davvero bene.
Molto bravo anche il nuovo sommelier Salvatore Maresca, da come descrive i suoi vini si evince la sua grande passione.
Josè ormai entra a pieno diritto tra i miei ristoranti del cuore...
A presto Chef!