Giovedì 25 luglio nuovo appuntamento con le cene nell’orto di Villa Cimbrone. Il calendario di cene contadine con il menu di Lorenzo Montoro prosegue a Ravello.
Lorenzo Montoro ed il suo orto a Villa Cimbrone, Ravello, continuano con le cene contadine
Una pergola in legno di castagno, tralci di vite e filari coltivati a ortaggi ed erbe aromatiche: è il set delle Cene nell’Orto di Villa Cimbrone a Ravello. A fare da quinta il paesaggio unico della Costa d’Amalfi, i monti Lattari da una parte e il mare dall’altra. Il prossimo appuntamento è previsto per giovedì 25 luglio poi il 5 agosto e si conclude il 13 Settembre. Un calendario di cinque sere d’estate, partite lo scorso 26 giugno, per dare a tutti la possibilità di godere della piacevolezza di un tavolo sotto le stelle, tra memoria contadina e raffinata semplicità.
Lo chef Lorenzo Montoro, stella Michelin de Il Flauto di Pan, cura personalmente l’orto dello storico albergo della famiglia Vuilleumier, scenario ideale per queste cene. Si comincia alle 19, con le luci morbide del tramonto, e si conclude alle 22. Il menu è composto prevalentemente da vegetali, ma dà spazio anche ai formaggi di piccoli produttori locali e alla tradizione delle greggi di capre che pascolano sui Monti Lattari. Ogni cena si apre con pane e olio, per ricordare l’antica merenda contadina, e prosegue con numerose portate a base di ortaggi e vegetali freschi – da giugno a settembre il menu varia dando spazio alle primizie del mese – latticini freschi, tra cui la provola servita in foglie di limone, storica tradizione del territorio. Tre portate principali completano il percorso che si conclude con la delizia al limone, simbolo della Costiera Amalfitana, opera della giovane pastry chef di Villa Cimbrone Sara Meucci.
Per ogni tavolo una brocca con il vino con le percoche, a ricordare i pasti estivi di una volta (in alternativa è possibile abbinare alla cena un percorso degustazione a cura del sommelier della casa). Ogni serata si conclude con un infuso realizzato con le erbe dell’orto.
Lo spirito che guida la nuova iniziativa di Villa Cimbrone è ispirato al Farm to fork (F2F), in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’European Green Deal per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente. Gli orti di Villa Cimbrone occupano un ampio appezzamento dei sei ettari che compongono il parco storico della Villa e sono curati personalmente dallo chef Lorenzo Montoro, nato e cresciuto nell’azienda agricola biologica di famiglia a Sarno. Dal 2019 a Villa Cimbrone, Montoro porta avanti una cucina improntata alla stagionalità e alla sostenibilità, dando spazio e voce a piccoli artigiani e pescatori locali e alle produzioni dell’orto che è a pochi metri dalle cucine. Riutilizzo, riciclo e compostaggio sono alla base di tante pratiche quotidiane del ristorante e dell’albergo per ridurre l’impatto ambientale. Un sistema di cisterne consente il recupero delle acque piovane per irrigare gran parte dell’ampio giardino. Il compostaggio dei rifiuti organici di cucina, oltre a ridurre significativamente il volume dei rifiuti destinati a discarica, costituisce il prezioso nutrimento naturale per i terrazzamenti coltivati a orto, vite e frutteti.
Villa Cimbrone è l’iconico albergo della famiglia Vuilleumier. Uno scrigno dell’hotellerie italiana dove si viaggia nel tempo, tra viali e pergole in fiore, saloni e camere dalle volte affrescate dove hanno soggiornato artisti e viaggiatori del Grand Tour. Il ristorante Il Flauto di Pan, una stella Michelin, è aperto anche al pubblico non residente in hotel e porta la firma dello chef Lorenzo Montoro. Il V Lounge Bar, dove la V è l’iniziale di tre celebri donne - Violet Trefusis Keppel, Vita Sackville-West e Virginia Woolf - che proprio a Villa Cimbrone amavano riunirsi negli anni Venti – è il cocktail bar dell’hotel dove si rinnova l’arte della miscelazione, tra grandi classici e signature drink. Ridisegnati agli inizi del Novecento con il contributo della botanica inglese Vita Sackville West, i Giardini di Villa Cimbrone – con la celebre Terrazza dell’Infinito - si estendono per circa sei ettari e sono tra gli esempi più importanti che la cultura paesaggistica e botanica anglossassone abbia generato al sud d’Europa. Sono aperti tutto l’anno e visitabili ogni giorno con ticket di ingresso.
Via Santa Chiara, 26, 84010 Ravello
Tel. 089 857459
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