Nasce la Carta Etica del Vermouth Toscano: 12 Produttori Uniti per la Qualità e l'Autenticità del Prodotto
in occasione del Salone del Vermouth a Firenze nasce la carta erica del Vermouth toscano
Nella terra dei mille campanili, dove spesso il localismo e la difesa delle proprie tradizioni prevalgono su progetti comuni, 12 produttori toscani hanno raggiunto un traguardo importante: l'elaborazione della prima "Carta Etica" del vermouth toscano. Questo documento rappresenta il primo passo verso la creazione di un disciplinare per il riconoscimento ufficiale di una denominazione che tuteli la qualità e l'autenticità del vermouth prodotto in Toscana. Un'iniziativa che si inserisce nel contesto del primo Salone del Vermouth, in programma sabato 5 ottobre al The Social Hub di Firenze, evento patrocinato dal Comune di Firenze, Camera di Commercio, Confcommercio e Confesercenti.
Un Progetto di Unione e Valorizzazione
L'idea di creare la Carta Etica nasce dalla visione di Enrico Chioccioli Altadonna (Winestillery), Tommaso Pieri (Duit) e del giornalista Federico Silvio Bellanca, i quali hanno rapidamente coinvolto altre realtà produttive della regione. Cinque province toscane – Firenze, Prato, Siena, Grosseto e Livorno – sono rappresentate in questo gruppo di 12 aziende, tutte animate dalla volontà di preservare la tradizione locale di fortificazione del vino, uno dei tratti distintivi della storia enologica della Toscana.
La Carta Etica non solo mira a proteggere il prodotto toscano dalle dinamiche di etichettatura fuorviante, ma promuove anche una maggiore trasparenza e autenticità. Bellanca sottolinea infatti come nel mercato del gin sia facile aggirare le regole, ad esempio producendo il distillato fuori regione per poi marchiarlo come toscano. "Anche se a livello di legge non c'è nessun illecito – spiega Bellanca – è comunque fuorviante per il consumatore e non porta valore al territorio."
I Cinque Valori Fondamentali
Il cuore del progetto risiede in cinque principi che i firmatari si sono impegnati a rispettare, racchiusi nella Carta Etica del Vermouth Toscano:
- Realizzazione con vini toscani: il vermouth deve essere prodotto interamente con vini che rispettino la denominazione Indicazione Geografica Tipica “Toscano”.
- Produzione locale: il processo di produzione e imbottigliamento deve avvenire esclusivamente in Toscana.
- Rispetto delle tradizioni: il prodotto deve riflettere le tradizioni locali sia per quanto riguarda le uve che i metodi di lavorazione.
- Scelta di materie prime naturali: il vermouth toscano deve essere naturale, sia nei processi produttivi che nella scelta degli ingredienti.
- Fedeltà alle origini: i vermouth devono essere fedeli alla tradizione storica di produzione in Toscana.
Le Aziende Firmatarie
Le 12 aziende che hanno aderito alla Carta Etica sono:
- Winestillery (Gaiole in Chianti)
- Duit (Firenze)
- Nannoni Grappe (Civitella Paganico)
- Distilleria Elettrico (Livorno)
- Opificio Nunquam (Prato)
- Fermenthinks (Firenze)
- Vermouth del Mugello (Barberino di Mugello)
- Senensis Spirits (Castellina in Chianti)
- Mr Liquor (Lucca)
- Tenuta Lenzini (Capannori)
- La Selva (Orbetello)
- Giochi di Spiaggia (Prato)
Oltre ai produttori, il progetto è sostenuto da importanti distributori nazionali come Fine Spirit, Spirits e Colori, e Velier, che si sono impegnati a promuovere e commercializzare esclusivamente prodotti che rispettino i requisiti etici della Carta.
Un Passo Verso il Futuro
L'obiettivo a lungo termine del gruppo è ottenere un riconoscimento ufficiale, come una Indicazione Geografica Tipica (IGT) per il vermouth toscano, rafforzando ulteriormente il legame con il territorio. Questo progetto, come anticipato dai promotori, mira a distinguere il vermouth toscano da quello piemontese, valorizzando l'uso dei vini rossi al posto dei bianchi caramellizzati, tradizionalmente utilizzati in Piemonte. "Siamo molto soddisfatti della Carta dei valori – conclude Bellanca – ma il nostro lavoro non finisce qui: vogliamo aprire un dialogo con le istituzioni e portare avanti la tutela del nostro prodotto."
Il Salone del Vermouth
La Carta Etica viene presentata alla vigilia del Salone del Vermouth, che trasformerà Firenze in un centro di degustazioni e incontri dedicati al celebre vino fortificato, originario di Torino dal 1786. Negli spazi del The Social Hub, i visitatori potranno degustare vari tipi di vermouth, sia in purezza che in miscelazione, e partecipare a laboratori tematici con bartender e chef internazionali. Tra i temi trattati ci saranno la storia del vermouth, gli abbinamenti culinari e il legame con il famoso cocktail Negroni.
Il Salone rappresenta un'importante occasione per far conoscere il Vermouth Toscano a un pubblico più ampio e per consolidare il ruolo della Toscana come terra di eccellenza anche in questo ambito enologico.