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2021, Week11: TopFive de L'Inclemente!

Cinque notizie da conoscere, più un assaggio da non perdere

2021, Week11: TopFive de L'Inclemente!

Top five! Cinque notizie imperdibili, lette e commentate per voi

Buona domenica a tutti; se siete in giro, ricordatevi l’autocertificazione; se siete a casa, assicuratevi di avere una bella scorta di alcolici per superare l’ulteriore, funesto periodo che si profila dinanzi a noi. I ristoranti e i bar saranno chiusi in tutta Italia, anche nelle zone a basso indice di contagio, con weekend di Pasqua rosso per tutti. E insomma, annamo un gran bene. Vediamo un po’ cosa dicono i magazine nazionali e non.

I ragazzi che ora si laureano e diplomano nelle scuole di cucina, che fine faranno in era Covid?
Una domanda abbastanza sensata se la pone GrubStreet, valevole per il globo intero. Sarà ritardata l’immissione sul mondo del lavoro e la formazione ulteriore. Per non parlare della motivazione, colata a picco.

Tanto per restare in tema cose-che-ci-mancano-oppure-no, Il Fatto Alimentare pubblica uno studio molto embrionale sul perché ci piacciano tanto sagre e feste, partendo dall’Oktoberfest. Dobbiamo essere onesti con noi stessi: molte volte le sagre sono gestite in un modo assolutamente pessimo, non adeguato alla valorizzazione del prodotto. E spesso si mangia male. Ovvio, non mancano le eccezioni: tipo la sagra dei cicci maritati in Cilento. A voi mancano sagre e manifestazioni alimentari, oppure ne fareste volentieri a meno?

Parliamo di pasta e lo facciamo con un fil rouge che unisce diversi discorsi: partiamo da un pezzo memorabile della nostra Francesca Brunzo riguardo la carbonara (o le carbonare?)
per passare poi a Dario De Marco, che in quel di Dissapore parla diffusamente del libro Storia della pasta
di Luca Cesari. Come dice Luca Cesari nel libro, conclusione alla quale perviene anche Francesca su Foodclub, a volte la tradizione è solo un’invenzione. Comunque, vi lascio anche il link per acquistare il libro di Luca Cesari, una lettura interessante ed impegnativa il giusto. E comunque, queste conclusioni mi sembrano abbastanza sensate e ragionevoli.

Quale sarà il futuro degli hotel? Se lo chiede Kristen Hawley su Eater, prevedendo un futuro non roseo e descrivendo alcune esperienze; come ad esempio la ricezione della colazione in una box accuratamente sterilizzata. Molti tra voi saranno stati di sicuro fan della colazione buffet. Beh, toccherà dimenticarla per un bel pezzo. Come tante altre cose.

L’assaggio

Insomma, non usciamo granché in questo periodo, quindi sempre bene avere qualcosa in dispensa. Tipo, un babà in vasocottura; la tendenza fu lanciata anni fa da Alfonso Pepe, ma davvero in pochi sono stati capaci di coglierne l’eredità in modo eccellente. Il mio assaggio riguarda il babà in vasocottura alla melannurca di Pasquale Bevilacqua, giovine alla guida della Pasticceria Mamma Grazia a Nocera Superiore (Salerno). Solitamente, questo babà presenta diversi difetti: dalla bagna che non si distribuisce in maniera uniforme all’eccessivo alcool. Ecco, il babà in vasocottura di Pasquale è davvero un mix perfetto tra consistenza, spezie, alcol e melannurca. Costa 15,00 euro e ci tirate fuori comodamente 8 porzioni. Perfetto per gli attacchi di fame. Lo trovate disponibile sullo shop online della Pasticceria Mamma Grazia.

Fonti

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