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For a relaxing time make it Japanese Gin time

Dal whisky al gin, il Giappone si impone nel mercato degli spirits.

For a relaxing time make it Japanese Gin time

“For a relaxing time make it Suntory time” sono passati anni da quando Bill Murray rendeva celebre questa frase in un finto spot televisivo nel film “Lost In Traslation”.

Sembra cosa da poco, ma il melanconico capolavoro del 2003 della Coppola ha reso per la prima volta presente al grande pubblico che in Giappone si faceva Whisky, e lo si faceva bene. Se la consacrazione di questi distillati è ovviamente arrivata dalla più importante guida di settore (Jim Murray's Whisky Bible) il pubblico di massa ha scoperto anche tramite il film che bere giapponese voleva dire bere di qualità.

Quello che molti non sanno sono le conseguenze del grande successo del Whisky Nipponico: in breve tempo l’Europa e l’America si sono bevute tutte le scorte messe ad invecchiare. Ogni botte travasata in vetro non faceva in tempo a finire l’invecchiamento che subito veniva venduta, non dando tempo alle scorte di prenderne il posto. Sono stati anni di confusione come racconta in questa intervista il proprietario dello Zoetrope, uno dei più celebri Whisky Bar di Tokyo.

Ma da lì si è ripartiti, con l’apertura di nuove distillerie indipendenti o legate a grandi gruppi capaci di creare lo stock necessario per dissetare la sete globale.

E come succede in tutto il mondo, mentre il Whisky invecchia nelle botti cosa fanno le distillerie per generare flusso di cassa? Producono Gin, che oltre a raccontare egregiamente un territorio con botaniche identitarie garantisce ottime vendite e la possibilità di far conoscere il brand.

Se Suntory ha letteralmente invaso il mercato con il suo Roku Gin, esistono nomi più piccoli e più di nicchia ancora non conosciuti al grande pubblico. Ne abbiamo assaggiato qualcuno per raccontarvelo.

KOMASA HOJICHA (GREEN TEA) GIN

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Piove, fa freddo, in molte città addirittura nevica… Insomma se avete voglia di un bel tè verde, lo comprendo e vi “perdono”. Ma se vi dicessi invece che esiste un Gin giapponese realizzato proprio col Tè verde? Si chiama Komasa Hojicha Gin e viene prodotto dalla nota distilleria Komasa Jyozo.

Komasa Jyozo è una distilleria di Shochu e Gin che si trova a Kagoshima, con oltre 130 anni di storia nel campo della distillazione. Il loro Shochu di riso viene usato come base per l'iconico Komasa Gin, a cui vengono aggiunte bacche di ginepro e poche altre botaniche, così come per il Komasa Hojicha Gin. L'obiettivo? Raccontare la qualità e l'artigianalità del Giappone.

Kagoshima è una delle principali regioni produttrici di tè del Giappone, l'unico posto in cui realizzare quindi un abbinamento tanto insolito quanto intrigante. L'Hojicha, in particolare, viene prodotto tostando le foglie di tè verde ad alta temperatura fino a quando non assumono un colore ramato intenso e diventano molto aromatiche. Gran parte delle note amare della teina viene eliminata durante il processo di tostatura, dando vita a un tè meno astringente del solito tè verde.

L'aroma tostato e vegetale di Komasa Hojicha Gin riempie e soddisfa il palato fin dal primo sorso. Una sottile dolcezza e una rotondità simile a quella del legno invitano poi a un'altra bevuta e un'altra ancora, completando un bouquet complesso che spazia dalla tostatura e aromaticità del tè verde alla balsamicità dell'immancabile ginepro.

Leggero e rinfrescante, col classico aroma delle foglie di tè tostate che ripulisce il palato, Komasa Hojicha Gin si abbina bene a pasti pesanti come bevanda da degustare in purezza in alternativa a birra, vino o sake.

SAKURAJIMA KOMIKAN GIN

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Ormai l'avrete capito, ho un debole per i Gin giapponesi! Oggi vi riporto non a caso a Kagoshima per conoscere un altro spirito caratteristico del Sol Levante: si chiama Sakurajima Komikan Gin e la sua botanica principale è un minuscolo mandarino (o forse meglio dire arancia) locale chiamato appunto Sakurajima komikan.

Gin artigianale, delicato e rinfrescante, anche Sakurajima Komikan Gin racconta il volto craft del Giappone attraverso uno dei suoi prodotti più tradizionali. Ci troviamo di nuovo presso la Komasa Gin Distillery, sull'isola di Kyushu, con oltre un secolo di storia nel campo della distillazione. Ve l'ho già presentata per altri spirits, ma stavolta torno a parlarvene perché ha deciso di omaggiare l’omonimo vulcano Sakurajima, dove crescono questi profumatissimi agrumi, con un Gin veramente speciale.

Qualche informazione ulteriore sul Sakurajima komikan, botanica regina del Gin in questione. Si tratta presumibilmente dell'arancia giapponese ("mikan") più piccola al mondo, con un diametro da 4 a 5 centimetri, ma soprattutto con una ricca fragranza e dolcezza. Rispetto a una normale arancia o limone, il sapore del Sakurajima komikan è infatti molto più soft e sottile, meno aggressivo anche all'interno di un distillato.

Komasa Sakurajima Komikan Gin è realizzato con generose quantità di queste arance profumate, con l'aggiunta di ginepro e pochi altri ingredienti locali. Il risultato? Un Gin luminoso e fortemente citrico in cui, sia al palato sia all'olfatto, spiccano intensamente le fresche note di agrumi.

SAKURAO CLASSIC GIN

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Nel 2018, Chugoku Jozo ha fondato la Sakurao Distillery, un nuovo sito produttivo incentrato sulla produzione di distillati artigianali in stile occidentale. Il primo risultato di questi sforzi è il Sakurao Gin Original. 100 anni di esperienza soddisfano i migliori ingredienti che l'area di Hiroshima ha da offrire. I botanici usati per il Sakurao Gin Original includono l'arancia navel, l'arancio dolce estivo, lo yuzu, i dai dai (arancio amaro), l'hinoki (cipresso giapponese), il tè verde, lo shiso, lo zenzero e il limone. Oltre ai 9 prodotti botanici di Hiroshima ne sono stati importati altri 5, tra cui semi di coriandolo e, naturalmente, ginepro. All'inizio si assapora chiare note di limone, seguite da zenzero e tè verde. Il finale è quindi caratterizzato dal ginepro. Come primo gin giapponese, questo Dry Gin è stato premiato con l'oro e il premio "Best of Gin" al Los Angeles International Spirits Competition (LAISC). In combinazione con un leggero tonico, il Sakurao produce un gin tonic perfetto Sakurao Original è un gin artigianale composto da 9 botaniche, tra cui agrumi freschi provenienti da Hiroshima, incluso il tipico fiore di ciliegio giapponese e successivamente distillato con una combinazione di metodi di macerazione e vapore.
Oltre ai 9 tipi di botaniche provenienti da Hiroshima, sono incluse anche 5 tipi di botaniche importate, come bacche di ginepro e semi di coriandolo che si utilizzano anche per Sakurao Gin Original.
Le piante sono delicatamente infuse per estrarre gli aromi migliori, il liquido risultante è poi distillato in piccoli lotti per ottenere il Sakurao.

Questo Gin Giapponese possiede una ricchezza aromatica che vi toglierà il fiato.

Al contrario dell’Original, è un gin secco che esalta la freschezza degli agrumi. Inizialmente si sentono chiare note di limone, al gusto spiccano invece zenzero e tè verde per concludere poi con il ginepro.

Ideale per un ottimo Gin Tonic dal sapore orientale, con una tonica neutra.

SAKURAO JAPANESE DRY GIN HAMAGOU

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Fondato nel 1918, il gruppo Chugoku Jozo si stabilì nella città di Sakurao, nella famosa prefettura di Hiroshima. Per un secolo l’azienda ha perfezionato i suoi metodi di produzione di alcol, garantendo un gusto riconosciuto e apprezzato da tutti i giapponesi.

100 anni dopo fu fondata la distilleria Sakurao che si trova sulle rive del mare interno di Seto, di fronte all’isola di Miyajima, un vero tesoro della natura e della cultura giapponese. In questa distilleria vengono prodotti i vari gin Sakurao che sono realizzati con diverse botaniche, coltivate ​​principalmente in Giappone nell’area di Hiroshima.

Sakurao Hamagou è un gin in edizione limitata che viene ottenuto con una distillazione ibrida che permette di estrarre gli aromi delle diverse piante e dà al gin il suo stile. Parte delle botaniche sono distillate a vapore, cioè vengono poste in un cesto nella colonna di distillazione e gli aromi ne vengono estratti grazie ai vapori dell’alcol che passano lungo la colonna. Il resto delle botaniche viene messa a macerare in alcol neutro nell’alambicco che viene poi distillato.

In particolare, le botaniche usate sono 12, di cui metà provenienti da Hiroshima e metà da oltreoceano. Tra quelle autoctone vi è l’Hamagou, un fiore viola, da cui questo gin prende il nome, che cresce solo sulla costa della famosa isola di Miyajima e che gli dona un elegante aroma floreale.

Oltre a questo fiore, da Hiroshima troviamo come botaniche: rosmarino, dekopon (Citrus Shiranui), lavanda, tè verde e mentastro verde (Menta Spicata). Dall’estero invece: bacche di ginepro francese, radice di angelica, liquirizia, semi di coriandolo, baccelli di vaniglia e cumino dei prati.

È un gin aromatico, con un’esplosione di sapori erbacei dati dalle botaniche usate e un aroma floreale intenso.

MASAHIRO OKINAWA GIN

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Distribuito in Italia da Spirits & Colori, Masahiro Okinawa Gin è un intrigante gin giapponese della distilleria Masahiro, nota per aver sempre prodotto Awamori (un tipo di spirito a base di riso) ma che ora esplora la gloria del ginepro.

La distilleria Masahiro è stata fondata nel 1883 da Shobun Higa. Suo padre – Shozoku Higa (il maestro del regno di Ryuku) aveva una reputazione consolidata nel regno di Ryuku e gli fu conferita la licenza per Awamori (spiriti di riso). La passione di Shozoku per le cucine è ancora viva e la Distilleria Masahiro è famosa per le sue tecniche di produzione, qualità di spicco e passione per l’innovazione da oltre 100 anni.

I distillatori di Okinawa hanno usato per questo gin foglie di guava, pepe lungo, rosella (un tipo di ibisco), goya (un tipo di melone) e shekwasha, un agrume verde originario di Okinawa e Taiwan.

Note dolci e fruttate si mescolano con le spezie in un gin che rivela sottilmente lo sfondo caldo e rustico del tradizionale awamori. Un gin unico, squisito, vivace.

TOKIIRO NIIGATA CRAFT GIN

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Tokiiro Niigata Craft Gin è un gin speciale ottenuto a partire da agrumi freschi, combinati con sapienza a prodotti botanici comunemente usati, come bacche di ginepro e coriandolo.

L'arma principale comprende sapori come buccia d'arancia, yuzu, pepe giapponese, coriandolo, bacche di ginepro e radice di angelica.

Prodotto dalla Shin group, azienda fondata nel 2011 che risale alla sua holding Synergy Link Holdings Limited. Ha iniziato l’impresa di bevande alcoliche rappresentando il marchio giapponese Akashi Whisky in Asia nel 2014. Ora possiede oltre 100 distributori in tutto il mondo ed esportano in oltre 40 paesi e regioni del mondo. La Filosofia é l’integrità, immaginazione ed equilibrio con la missione di identificare e sviluppare prodotti unici ad alto valore aggiunto e distribuirli sul mercato mondiale

Vi chiederete: pepe giapponese e agrumi nello stesso gin come lo uso? Semplice, Tokiiro Niigata Craft Gin con un'ottima Double Dutch Indian Tonic e una generosa rondella di limone desidrata.

YUZUGIN GIN KYOYA

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Introdotto nel mercato giapponese nel 2017 in quantità limitatissima, Yuzugin è prodotto utilizzando solo prodotti botanici giapponesi selezionati: cetriolo, sambuco giapponese e pepe giapponese.

L'ingrediente principale è il frutto giapponese Yuzu. Lo yuzu è un frutto originario dell'Asia dell'Est, si usa per lo più essiccato o spremuto e sta diventando un ingrediente immancabile nell'alta cucina e nei migliori cocktail bar internazionali. L'aroma richiama sia il pompelmo che il mandarino e, secondo uno studio, il profumo ha proprietà calmanti ed efficaci contro gli stati d'ansia.

Per la preparazione dello Yuzu Gin, vengono utilizzate due cuvée shochu d’annata a base di patate dolci Beni Satsuma. Una grande originalità di Maison Kyoya deriva dal fatto che questi shochus venivano fatti fermentare in tradizionali tini di terracotta prima della distillazione.

In totale, non sono state prodotte più di 500 bottiglie di questo gin eccezionale.

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