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Franciacorta Masterclass, sei assaggi notevoli

Franciacorta Masterclass Napoli

Franciacorta Masterclass, sei assaggi notevoli

Quella Effe merlata la vediamo ormai ovunque quando varchiamo la soglia di un ristorante, wine bar, enoteca o qualsiasi altro luogo dove venga servito del vino. Immediatamente la associamo ad un territorio di eccellenza del vino italiano, e non solo. Sappiamo poi che in quella bottiglia ci sono delle bollicine da metodo classico rinomate, prodotte in Franciacorta.

Dire Franciacorta ha un significato specifico, indica un territorio, un vino e il suo metodo di produzione.

Un risultato di questo tipo è indice di grande successo, legato a una storia relativamente giovane, condotta da menti illuminate che hanno saputo partire con il piede giusto, ma soprattutto perseverare nell’alzare l’asticella e nel far crescere quel marchio identitario.

Il logo con i tratti della effe merlata fa riferimento alle antiche torri medievali caratteristiche dei 19 comuni compresi nel Consorzio Franciacorta: Adro, Brescia (parte), Capriolo, Cazzago San Martino, Cellatica, Coccaglio, Cologne, Corte Franca, Erbusco, Gussago, Iseo, Monticelli Brusati, Ome, Paderno Franciacorta, Paratico, Passirano, Provaglio d’Iseo, Rodengo Saiano e Rovato. Il territorio è a sud del lago d’Iseo che esercita una forte influenza sul micro clima, mitigandolo favorevolmente. Le colline vicino Brescia ne segnano i confini ad est, il fiume Oglio ad ovest e a sud il Monte Orfano. La geologia fa la sua parte in questo gioco virtuoso, nel naturale anfiteatro morenico, con temperature moderate dal lago, fattori che insieme consentono una viticoltura protetta e uve di qualità. Si coltiva per l’80% chardonnay, poi pinot noir (in crescita) e pinot bianco.

Si è svolta questa settimana a Napoli la masterclass sul Franciacorta,

organizzata da Città del Gusto Napoli Gambero Rosso presso il Grand Hotel Parckers, durante la quale Silvio Brescianini, presidente del consorzio, insieme a Giuseppe Carrus, curatore guida Vini d’Italia, hanno illustrato i diversi territori e interpretazioni dei produttori attraverso sei etichette rigorosamente a dosaggio zero, ovvero senza aggiunta di zuccheri nella liqueur d’expédition.

I 6 Franciacorta in degustazione:

Franciacorta Masterclass, sei assaggi notevoli
  • Franciacorta blanc de noir extra brut Monte Alto,

piccola azienda artigiana di tre ettari ai piedi del Monte Alto, il rilievo montuoso di origine calcarea che le dà il nome. Giovane e virtuosa, sita nella zona occidentale, precisamente a Clusane e specializzata nella produzione di pinot noir, presente in purezza in questa etichetta – in parte affinato in legno, 36 mesi sui lieviti.

Fitto e sottile il perlage, proprio come al naso con profumi eleganti che aprono su sentori di nocciola, si allarga sulle nuance agrumate, di mentuccia e mela cotogna. Cremoso e spinto nella freschezza il sorso, agile e agrumato.

  • Freccianera Franciacorta Nature 2016 Azienda Agricola Fratelli Berlucchi,

dal 1927 l’emblema delle bollicine italiane. Nicola, Tilli, Alessandro, Elena, Antonio, Ignazio, Antonello, Gabriella, Lorenzo, Matteo e Sebastian rappresentano la terza generazione – 70 gli ettari coltivati a Borgonato.

85% chardonnay e 15% pinot noir sono presenti in questo millesimo che ha visto un andamento climatico favorevole. Luminoso e fitto il perlage, al naso esprime sentori verdi di cedro, mela verde, mentuccia, con accenni di mandorla. L’assaggio risulta piacevolmente complesso, cremoso e graffiante nella freschezza che accompagna lungamente la chiusura del vino.

  • Franciacorta Natura 2015 I Barisei.

Bariselli il cognome, conosciuti come i Barisei sul territorio nel quale sono vignaioli autentici dal 1898. A Nigoline di Cortefranca acquistano una cascina all’inizio del secolo scorso, e hanno maturato una profonda conoscenza di ogni singola vigna. Negli anni 70 già producevano chardonnay. La voglia di sperimentare ed innovarsi segna la profondità e massima espressione di questa etichetta – Natura 2015. Chardonnay 80%, pinot noir 20% - colline moreniche.

Ha temperamento deciso e intrigante al naso, da attendere per goderne appieno. Ampio nei profumi che vanno dalla cenere, alla grafite, appena fumé, poi cedro e zafferano, frutta matura nei toni dell’albicocca. Il sorso delinea un andamento dinamico, graffiante nella freschezza, ha materia ricca e un lungo finale salino.

  • Franciacorta dosaggio zero 2015 Azienda Agricola Cola.

Alla terza generazione di produttori, partiti con la piccola esperienza vignaiola di Battista Cola nel 1945. Intanto l’azienda di famiglia è notevolmente cresciuta con una estensione di 10 ettari di vigneto tra Adrio e Cortefranca, ai piedi del Monte Alto. Uno chardonnay in purezza, 48 mesi sui lieviti. Tende all’oro nel bicchiere, elegante nei profumi di pan brioche, albicocca, nocciola e mela cotogna. L’assaggio è ricco, avvolgente, ora setoso, ora fresco e lineare.

  • Franciacorta Zerotre extra brut 2015 Faccoli.

Ci spostiamo nel confine a sud del territorio del Franciacorta, dove troviamo suoli un po’ diversi, antichi con rocce bianche sedimentate e ciottoli. Ai piedi del Monte Orfano, sulla terra più antica del Franciacorta. Chardonnay 60%, 205 pinot noir, 20 pinot bianco.

Elegante e piacevolissimo, con profumi di cedro bianco, fiorellini di campo, gelso bianco e grafite. Bocca austera, verticale nella freschezza, ricco e complesso si fa bere con avidità.

  • Si chiude alla grande con il Franciacorta Nefertiti Dizeta 2014 di Giuseppe Vezzoli.

Azienda leader con un secolo di esperienza alle spalle ad Erbusco. Azienda Cu - Free, ovvero che ha scelto di bandire l’utilizzo del rame in agricoltura.

Chardonnay in purezza per questo notevole Franciacorta, fermentazione interamente in barrique, dove il vino sosta per 46 mesi.

Di grande eleganza e molto espressivo con profumi delicati che spaziano dai fiori di arancio, allo zenzero, cedro, miele, frutto di albicocca, poi ancora citronella. L’assaggio risulta profondo e largo, con andamento elegante, freschezza che accompagna senza svettare e salino in chiusura.

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