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Una serata al Rasputin, Secret Bar di Firenze.

Firenze, Rasputin il secret bar

Una serata al Rasputin, Secret Bar di Firenze.

Rasputin

Somewhere in Santo Spirito
Orario: 19:00 – 02:00
Tel: 055 760 9957

Esiste una differenza sostanziale tra un secret bar ed uno speakeasy: le riunioni per fomentare rivolte e rivoluzioni nella vecchia Europa hanno avuto luogo ben prima dell’era del Proibizionismo ed in tutt’altri scenari e forme di pensiero. Epoche diverse, continenti diversi, ambientazioni diverse e pertanto un format piuttosto distinguibile tra questi due templi della miscelazione. Insomma, ciò che nacque presumibilmente in Pennsylvania nel 1888, dopo la proibizione di trasportare, importare e vendere bevande alcoliche e che ebbe fine il 5 dicembre 1933, è tutt’altra faccenda rispetto a quanto accadeva nel XVIII secolo nell’Europa dell’Est, per quanto si parlasse piano uguale in entrambi i contesti, seppur con rischi, estrazione sociale e leve motivazionali nettamente dissimili.

Assieme ad un amico di Firenze, dopo alcune giornate dedicate al sake giapponese, si passeggiava agli inizi di ottobre per il centro storico del capoluogo toscano, perdendoci nei discorsi su tematiche che ci accomunano tra vicoli e stradine, senza che però il mio anfitrione smarrisse il suo cammino premeditato e senza perdere neanche di vista il piacere della monumentalità dei palazzi storici, dell’atmosfera cosmopolita e piacevolissima di una città tuttavia accarezzata da un clima mite e dal paesaggio godibilissimo del fiume Arno e dei suoi ponti.

E niente: conversazione, passeggiate e bellezza ti fanno sentire, in maniera singola o combinata, una gran voglia di bere… di bere bene.

Una serata al Rasputin, Secret Bar di Firenze.

Manco a dirlo ci ritroviamo davanti all’ingresso di uno stabile o di un appartamento a piano terra, una porta così anonima che a passarci davanti neanche mi sarei accorto della sua esistenza.

Una serata al Rasputin, Secret Bar di Firenze.

A fianco al mio amico, piedi già puntati come per entrare, gli vedo quasi contemporaneamente puntare il dito sul campanello e sentirgli dire “adesso entriamo al Rasputin”.

Sarà pure che l’alchimia del verbo di rimbaudiana memoria,

quel certo non so che ci fa associare i colori alle parole, una volta catapultato all’interno di questo locale, diventa tutto sequenziale tanto in testa quanto nella realtà: ottobre, Rasputin, ottobre rosso, rivoluzione rossa e poi rosso ed ancora rosso, il rosso dei pesanti ma carezzevoli drappi di una sorta di anticamera che dà su ripide scale in discesa su un mondo che si annuncia già dapprincipio essere mistico ed austero, elegante e messianico, fuori dal mondo esterno ed appartenente a tutt’altra epoca per quanto estemporaneo al contempo.

Una serata al Rasputin, Secret Bar di Firenze.

Sempre a proposito di rosso, pare che nei locali che hanno visto la nascita del Rasputin nel 2016 vi fosse un circolo negli anni ’70 in cui si riuniva un gruppo di Lotta Continua, poi furono adibiti alla ristorazione negli anni ’80 ed oggi nobilitato ad esempio superbo di secret bar.

Nessuna traccia in sala, né del monaco pazzo né del Rasputin di Corto Maltese, solo un gruppo di avventori stranieri alquanto compiaciuti di essere riusciti nel loro intento di scovare questo luogo davvero molto singolare ed incuriositi almeno quanto me nello scrutare gli ambienti, gli oggetti ricercati e gli arredi di antiquariato. La misticità e la religiosità, percepite in precedenza adesso suggeriscono una bevuta intellettuale e meditata, non vedono alcuna interruzione, né dalla musica di sottofondo né dal personale cortese, competente e dal passo felpato che ci fa accomodare portandoci dell’acqua e successivamente la cocktail list, assolutamente personalizzata per tema e per stagionalità.

Una serata al Rasputin, Secret Bar di Firenze.

Prima di esperire attraverso la proposta stagionale del Rasputin, secret bar in Florence, decidiamo di fare un giro di ronda assolutamente sobrio e virtuoso con Pisco Sour e Vodka Tonic. Servizio impeccabile e cocktail come da manuale è poco: attenzione ed introspezione verso l’ospite per coglierne i gusti e le esigenze sono il mind set qui e l’espressività dei cocktail raggiunge decisamente livelli superiori per la qualità dei prodotti, per un equilibrio perfetto ed il tocco dell’artista che invito a provare di persona.

Sì, l’artista.

Ci raggiunge, ritto, impeccabile, cordiale ma senza sbottonarsi, sorridente ed al tempo stesso attento alla sala. È Daniele Cancellara, il maestro di casa, il Bar Manager del Rasputin, il deus ex machina dietro quelle espressioni d’orologeria perfettamente bilanciate in forma liquida.

Una serata al Rasputin, Secret Bar di Firenze.

È classe del 1984 ed è reduce da numerose esperienze in diversi cocktail bar ed alberghi di Firenze, fino ad approdare alla guida del bar di Rasputin, si dalla sua nascita ed elevarne il concept. Inoltre ha portato la sua professionalità lungo tutto lo Stivale e anche per il mondo, come a Tokyo o a Tirana, con il Guest Night, format che gli ha permesso di confrontarsi dal vivo col grande senso dell’accoglienza e con lo stile di miscelazione di grandi colleghi barman. Da appassionatissimo di storia dei distillati e dell’arte della mixology, negli ultimi anni ha voluto approfondire con somma dedizione il mondo del whiskey fin quando, nel 2019, ha intrapreso assieme a Federico Silvio Bellanca e Michele Tamasco l’avventura web “Whisky for Breakfast”, entro cui ogni settimana trasmette nozioni sull’imbottigliamento, approfondimenti produttivi e stilisti, storie delle più svariate distillerie e tutto quel che attiene al celebre distillato di cereali.

Alla fine i cocktails sono terminati ma non la voglia di bere approfondendo circa il luogo, l’alchimia e lo stesso alchimista, quindi cambio di scena: la postazione adesso è proprio di fronte al banco, tempo di dare ascolto al silenzio delle mani di Daniele che, senza perdere il contatto visivo col nostro sguardo, armeggiano sicure dietro un ordine prestabilito e rodato da anni di aritmetica perizia, mentre confezionano altri drink artigianali.

Una serata al Rasputin, Secret Bar di Firenze.

È un piacere ascoltare da Daniele la descrizione del Rasputin:

“Siamo uno dei rari secret bar della regione e qui, nel quartiere di Santo Spirito, siamo una sicurezza da cinque anni, tanto per chi ci scova che per chi ci onora di tornare. Il nome evocativo Rasputin, in omaggio al mistico russo, è stato scelto per lo stile vittoriano del locale, preso in prestito dai salotti di 200 anni fa. I cocktail che creo qui sono il risultato di anni di studio e di confronto, di una ricerca sulla materia prima che comporta la valorizzazione di tutto ciò che uso e che in definitiva si traduce in preparazioni accorte ed attenzione allo spreco. Oltre un terzo dei signature cocktails è a base di whisky e non potrebbe essere diversamente viste le oltre 350 referenze presenti in casa”.

Una serata al Rasputin, Secret Bar di Firenze.

Intanto la mia guida fiorentina, nonché tra i massimi esponenti italiani di fermentato di riso e koji, ordina un Manhattan per lui e con un cenno mi invita ad ordinare qualcosa. E niente: devo conoscerlo meglio il Cancellara, è una buona occasione per imparare dai suoi percorsi, rompo gli indugi e gli chiedo qualcosa di trasversale, dandogli giusto qualche cenno leggero tra un’idea base di distillato e qualche essenza mediterranea. Ecco che mentre cercavo di cogliere altri tratti della sua personalità e forma mentis è lui a farmi la radiografia, tirandomi fuori dal cilindro il Rosso di Mare, traducendo quasi all’istante ciò che avrei voluto bere. Magari ce lo racconterà lui questo cocktail la prossima volta, fine dei giochi, bisogna stare al pezzo. Lui si trattiene, in tutto questo ha saputo essere gioviale e discorsivo ma sempre abbottonato come quando ci ha raggiunti al tavolo in sala. Niente aneddoti da raccontare, ci tiene alla privacy ed è più che giusto, però ci salutiamo con la promessa di rivederci, un genuino sorriso ed una delle sue tipiche frasi: ricordate, whisky più vecchio non vuol dire whisky più buono, ma solo diverso!

Bye Bye Florence. Hasta luego Rasputin!

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