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14 milioni di euro sequestrati. Dall'estero capitali per comprare bar e ristoranti dei centri storici a rischio fallimento.

Milioni dall'estero per comprare bar e ristoranti nei centri storici, blitz della Finanza

14 milioni di euro sequestrati. Dall'estero capitali per comprare bar e ristoranti dei centri storici a rischio fallimento.

Sono 12 gli indagati e 14 i milioni di euro in capitali sequestrati dalla Guardia di Finanza di Siena nel corso di una maxi operazione nata dal monitoraggio di investimenti provenienti dall'estero.

Questo cospicuo flusso di denaro, riconducibile a un cittadino straniero della filiera russa del petrolio, sarebbe servito a comprare bar e ristoranti nei centri storici di Siena, Firenze, Roma e Milano

Nel mirino dell'investitore c'erano esercizi commerciali nelle piazze più prestigiose dei centri storici, in particolare nel mirino sono finite due prime linee di finanziamento anomale (per oltre 11 milioni di euro) veicolate attraverso conti correnti stranieri verso una holding nazionale all’epoca dei fatti con sede a Siena.

A chi sono riconducibili questi capitali?

In seguito agli accertamenti dall'Eurojust, si è arrivati a risalire alla provenienza dei capitali e individuata una ipotesi di autoriciclaggio, L’imprenditore straniero avrebbe in un primo momento trasferito questo tesoretto accumulato grazie all'evasione fiscale all'estero, e in un seguito a farlo rientrare sotto forma di finanziamento in una società italiana atta a comperare complessi immobiliari e attività ristorative. Inoltre contestati numerosi episodi di appropriazione indebita da parte degli amministratori della holding senese, in concorso con i rappresentanti legali di altre società nazionali, che si sono appropriati di svariati milioni di euro per effettuare alcune operazioni societarie e commerciali, di natura puramente speculativa.

Fra i beni sequestrati per circa 14 milioni di euro, in relazione ai reati di autoriciclaggio e ai reati tributari emersi, sono presenti disponibilità liquide, immobili di pregio tra Siena, Roma e Firenze, e le quote di una società che controlla numerosi ristoranti e bar situati nel centro storico di Siena, Firenze e Milano. In relazione ai delitti di corruzione sono stati sequestrati beni per un valore di 370mila euro circa fra disponibilità liquide e beni immobili.

E' in atto una guerra finanziaria e speculativa e insieme alla ristorazione rischiamo di perdere anche il possesso dei nostri centri storici ricchi di cultura e tradizione. Probabilmente questa operazione scoperta e ostacolata dalle fiamme gialle, è solo la punta di un iceberg.

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