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6 ragioni per cui "Si, Chef" è ancora importante

Sei ragioni per cui "Si,Chef" e di conseguenza l'organizzazione in cucina per gerarchia è ancora importante in cucina

6 ragioni per cui "Si, Chef" è ancora importante

Fu Escoffier a sviluppare un primo sistema gerarchico per il funzionamento di una cucina professionale. La sua visione, che ancora oggi a distanza di 140 anni definisce l'organizzazione di una cucina professionale, fu quella di dividere per settori, identificando la persona giusta, a cui affidare l'incarico di sovraintendenza per le varie operazioni da eseguire in uno specifico comparto (es. primi piatti, pasticceria etc) in maniera tale da migliorare la comunicazione tra il capo della cucina e la sua brigata.

Perché ancora oggi questa tipo di organizzazione risulta vincente? Ecco i 6 punti cardini secondo Paul Sorgule:

1. RESPONSABILITÀ e AUTORITÀ

Escoffier sapeva che dare a un individuo la responsabilità dei risultati senza l'autorità di prendere decisioni era una ricetta fallimentare. A tal fine, pensò a delle posizioni di supervisione autorizzate a prendere decisioni operative nei loro dipartimenti purché sostenessero il piano generale stabilito dallo chef esecutivo.

2. EFFICIENZA

Spesso in cucina una decisione tempestiva può salvare il progetto complessivo e consentire ai capi dipartimento di prendere decisioni era un modo( e lo è tutt'ora) per garantire un alto livello di efficienza.

3. MORALE PER I DIPENDENTI

Senza organizzazione e senza ordini precisi in qualsiasi cucina regnerebbe il caos , un disordine che terrebbe bassa la guardia penalizzando il lavoro complessivo della squadra. "Sì chef" è più di una semplice risposta a una direttiva. "Sì chef" aiuta a creare orgoglio, rispetto per una posizione e impegno per un obiettivo comune. È un riflesso dell'ordine e dell'unità che consente a una cucina di esibirsi ai massimi livelli e produrre esperienze culinarie eccezionali per gli ospiti.

4. ORGOGLIO

Per raggiungere il ruolo di capo in una cucina è necessario possedere molte competenze, incluse gestione operativa, creazione dei menù, gestione delle risorse umane e finanziare. Rispondere "Si, Chef", equivale ad onorare e a rendere omaggio a tutte queste abilità necessarie al duro lavoro svolto negli anni per ottenere quel titolo.

5. RISPETTO

Quando diciamo "sì chef", stiamo dicendo "Ti rispetto come responsabile". Senza questo livello di rispetto, la cucina cadrà rapidamente in un buco nero di confusione e caos.

6. OBIETTIVO COMUNE

L'obiettivo comune è quello di produrre sempre cibo eccezionale, superare le aspettative dell'ospite, creare un senso di orgoglio tra i cuochi e il personale di servizio per l'esperienza che costruiscono e realizzare un profitto che consenta al ristorante di mantenersi. "Sì chef" significa che siamo insieme nel perseguimento di tali obiettivi e siamo disposti e in grado di seguire le direttive dello chef che ha in mente il quadro generale.

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