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A Napoli e provincia non si è mai mangiato bene come negli ultimi anni

A Napoli ed in provincia non si è mai mangiato così bene come negli ultimi anni

A Napoli e provincia non si è mai mangiato bene come negli ultimi anni

Negli ultimi anni Napoli sta vivendo un "nuovo Rinascimento" culturale, turistico, economico e non per ultimo gastronomico. Proprio prendendo in esame questo ultimo aspetto, la Napoli contemporanea è infatti un viaggio sensoriale e gustativo che va dalla pizza fritta alla cucina d'autore. Napoli non ha paura di abbracciare il futuro tenendo ben salda sempre quella che è la sua tradizione popolare. Proprio per questo la tradizione funge da base solida per balzare verso il futuro. Questo ci porta ad affermare facilmente che a Napoli (e dintorni) non si è mai mangiato bene come oggi.

Secondo quanto scritto da Licia Granello sulle pagine di Repubblica.it:"Poi, complici la visione di Enzo Piccirillo e la nuova linfa portata dai figli Cristiano e Salvatore, il cibo di strada delle donne dei quartieri spagnoli ha cominciato ad affacciarsi nei grandi eventi gourmet, da Festa a Vico e Ischia Safari. Da lì a Ibiza, dove Gennaro Esposito e il suo IT hanno accolto e lanciato il concetto di pizza fritta, ottenendo un successo formidabile. In scia, la Masardona ha raddoppiato la sua presenza in città - oltre alla sede storica in zona Stazione, nella centralissima piazza Vittoria - affiancata dall'iniziativa di altre firme eccellenti, come Ciro Oliva e Gino Sorbillo. Da fritta al forno - a legna, of course - il passo è fulmineo. Le pizze sono diventate gourmet grazie all'intuizione coraggiosa di Enzo Coccia, padre nobile della pizza napoletana verace. Il tradizionalissimo, popolare locale di via Caravaggio ha acquisito una propaggine ad alto tasso goloso pochi isolati più in là: stesso nome - La Notizia - e stessi dischi ben cotti, fragranti, benissimo lievitati". E poi le tante stelle della cucina d'autore:" fittamente sparse dall'ombra del Vesuvio fino ai limiti della Campania. Più di quaranta ristoranti capitanati dal Don Alfonso, primus inter pares di sei ristoranti bistellati che praticano una cucina assai diversa tra loro. Materie prime rispettate nella loro essenza, cotture funzionali a piatti puliti, netti, eleganti, eppure colmi di sapore. Perfino lo spuntino pre-treno oggi ha pochi rivali tra le stazioni italiane. Il locale si chiama Binario Calmo e mantiene abbondantemente ciò che promette: pizze e sfogliatelle, paste e crocchè fatti benissimo, da gustare seduti ai tavoli o in confezione da viaggio. Per lasciare Napoli con la voglia di tornarci ancora, ancora e ancora."