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A Napoli, nella Galleria Principe, nasce la casa dei Riders per il progetto “Nuovi Lavori, Nuove Tutele”

Nasce Casa dei Riders a Napoli: il 17 febbraio Inail, Nidil Cgil e Associazione Pedala firmeranno per il progetto "Nuovi Lavori, Nuove Tutele"

A Napoli, nella Galleria Principe, nasce la casa dei Riders per il progetto “Nuovi Lavori, Nuove Tutele”

Domani, mercoledì 17 febbraio, la Direzione Campania dell’Inail, la Nidil Cgil e l’Associazione Pedala firmeranno l’avvio del progetto “Nuovi Lavori, nuove tutele” presso il Centro Formazione Inail di Villa Colonna Bandini.

Oggetto del progetto sperimentale, unico sul piano nazionale, è quello di migliorare le condizioni di lavoro dei lavoratori del settore del delivery attraverso un’ampia e diffusa informazione sui temi della sicurezza sul lavoro e delle tutele ad essa connesse, in particolare per quanto attiene le norme antinfortunistiche e di promozione della salute.

Il progetto prevede inoltre l’istituzione, presso la Galleria Principe di Napoli, della Casa dei Riders.

La casa sarà un hub fisico, dotato di area ricarica per bici elettriche, deposito zaini, bacheca annunci e zone relax. Un luogo dove tenere corsi di manutenzione bici e seminari informativi sulla corretta postura per l’utilizzo della stessa e di guida sicura in bici in ambiente urbano. Un luogo dove poter essere sempre informati su diritti e doveri di un lavoro in continua evoluzione, soprattutto sul fronte dei contratti e del riconoscimento di diritti fondamentali dei lavoratori.

Finalmente un luogo in cui potersi fermare nei giorni di pioggia o quando lavoriamo sotto il sole cocente” - dice Vincenzo Bogliolo, 25 anni, rider napoletano aderente al Nidil-Cgil - “un luogo in cui poter essere sempre informati e dove il sindacato metterà a disposizione di tutti strumenti importati per la nostra tutela”.

Il progetto prevede anche la realizzazione di un kit per la sicurezza a disposizione dei lavoratori che conterrà materiali informativi inerenti la salute e sicurezza sul lavoro e i dispositivi di protezione individuali.

Obiettivo, inoltre, è quello di rendere consapevoli anche le istituzioni e i cittadini sui temi della sicurezza stradale che, nel caso dei rider, rappresenta il principale e quasi esclusivo luogo di lavoro. Parliamo di lavoratori che spesso non hanno le conoscenze adeguate di tali sistemi normativi, come ad esempio l’obbligo assicurativo Inail per i lavoratori autonomi che svolgono attività di consegna di beni per conto altrui, in ambito urbano e con l’ausilio di velocipedi o veicoli a motore.

Antonietta Perna, segretaria generale di Nidil Cgil Napoli, ha dichiarato: “Vogliamo aumentare la consapevolezza dei propri diritti da parte dei riders, una categoria eterogenea, profondamente cambiata negli ulti anni. Un tempo le consegne le effettuavano i più giovani. Oggi sono sempre più anche i padri di famiglia a sperimentare un lavoro faticoso e rischioso, spesso privo di adeguate tutele.”

I riders sono lavoratori che, anche complice la pandemia del 2020, sono entrati a pieno diritto nella categoria dei lavoratori della ristorazione e che oggi vivono parallelamente le sorti di un settore in piena trasformazione, pur non ricevendo la dovuta attenzione da parte di media e della politica se non in casi eclatanti come successo per il rider derubato del proprio motorino.

In questo anno, sulle pagine di Foodclud siamo tornati spesso sull’argomento riders e torneremo a farlo come facciamo per tutti gli ambiti della ristorazione che, proprio in questo periodo, vede nei riders un importante segmento della propria filiera.

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