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AVPN: In occasione della Festa di Sant’Antuono, patrono dei pizzaiuoli napoletani, 24 ore di diretta streaming con masterclass gratuite in 12 lingue differenti.

24 ore di diretta streaming con 15 masterclass gratuite tenute dai rappresentanti AVPN di ben 13 nazioni, in 12 lingue differenti

AVPN: In occasione della Festa di Sant’Antuono, patrono dei pizzaiuoli napoletani, 24 ore di diretta streaming con masterclass gratuite in 12 lingue differenti.

Il 17 gennaio in concomitanza con la Festa di Sant’Antuono, patrono dei pizzaiuoli napoletani, sarà istituita la Giornata Mondiale della Vera Pizza Napoletana. Nasce il Vera Pizza Day.

Si tratta di una maratona globale ideata dall’Associazione Verace Pizza Napoletana – AVPN, dedicata ovviamente alla protagonista nel mondo della cucina italiana.

La tradizionale accensione del “fuoco” di Sant’Antuono presso la sede AVPN di Napoli, sarà il segnale di inizio dell’evento che consisterà in 24 ore di diretta streaming con 15 masterclass gratuite tenute dai rappresentanti AVPN di ben 13 nazioni, in 12 lingue differenti.

Dopo lo start dalla sede di AVPN a Capodimonte, la parola sulla pizza napoletana passerà a Melbourne, in Australia, e poi, da Oriente a Occidente, seguendo il sorgere del sole, ai pizzaiuoli di Giappone, Corea, Thailandia, Russia, Egitto, Turchia, Polonia, Italia, Francia, Spagna, Brasile e USA.

I temi affrontati e spiegati saranno tutti quelli riguardanti la vera pizza napoletana, sulle basi del disciplinare AVPN: impasto, stesura e cottura della pizza.

Ogni masterclass potrà essere seguita sulle pagine Facebook di AVPN, delle sue delegazioni, dei suoi partner istituzionali e commerciali e su quelle di tutti gli affiliati sparsi nel mondo.

Vi sarà poi un importante convegno durante il quale saranno coinvolti i principali player dell’universo pizza.

Durante l’evento verrà promossa una raccolta fondi per la realizzazione di un’opera celebrativa dell’arte del pizzaiuolo napoletano realizzata dal Maestro Lello Esposito. L’iniziativa vuole non solo celebrare un mestiere finalmente riconosciuto come patrimonio Unesco e non più denigrato, ma vuole anche essere di sostegno ad un settore che sta risentendo più di altri le conseguenze della pandemia.