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Bis di solidarietà per "Ristoranti contro la fame"

Quest'anno l'iniziativa solidale "Ristoranti contro la fame" torna e raddoppia la causa.

Bis di solidarietà per "Ristoranti contro la fame"

In un momento in cui è più facile parlare di virologia che aggiungere un posto a tavola, ritorna l’iniziativa di solidarietà che ci fa accrescere idealmente il numero di commensali.

Da sei anni, infatti, “Azione contro la Fame” -organizzazione umanitaria nella lotta alla malnutrizione- organizza l'iniziativa "Ristoranti contro la Fame", che coinvolge ed unisce ristoranti, chef e amanti del cibo. Si tratta di una iniziativa che, da questo 16 Ottobre (data in cui c’è stata Giornata mondiale dell'alimentazione istituita dalla FAO) e fino al 31 Dicembre 2020, permetterà di dare un contributo alla lotta contro la fame nel mondo.

COME FUNZIONA “Ristoranti contro la Fame”?

Una serie di attività di ristorazione hanno dato la loro adesione all’iniziativa e prenotando presso tali posti si potrà aiutare l’Ong a devolvere parte dell’incasso alla lotta alla fame ed alla malnutrizione. I clienti potranno donare 2 euro per un "piatto solidale", 50 centesimi per una "pizza solidale" e altrettanti per una bottiglia d'acqua.

CHI ADERISCE?

Sono numerosi i professionisti dell'alta ristorazione che hanno già accolto, in qualità di chef ambasciatori, la sfida promossa da Azione contro la Fame, facendosi portavoce delle attività di sensibilizzazione sul tema della fame e della malnutrizione. Si tratta di Tommaso Arrigoni e Eros Picco (Innocenti evasioni, Milano), Enrico Crippa (Piazza Duomo, Alba), Carolina Bonini e Giada Matese (Cuciniamo), Francesco Menozzi (Bottega 39, Reggio Emilia), Elio Sironi (Ceresio 7, Milano), Simone Padoan (I Tigli, Verona), Cesare Battisti (Ratanà, Milano),Stefano Cerveni (Osteria con Vista, Terrazza Triennale, Milano), Mario Dalena (Il Credenziere, Venezia), Giacomo Coppin e Andrei Cobuz (L'Ov Milano), Lucio Mele (Pescaria, Milano). Con loro anche l'"Associazione professionale cuochi italiani", "Ambasciatori del Gusto", "Le Soste", "CHIC-Charming Italian Chef".

PERCHÉ QUEST’ANNO LA SOLIDARIETÀ È DOPPIA?

“Recarsi a uno dei nostri 'Ristoranti contro la Fame' diventa non solo un'opportunità per dare cibo ed alimenti terapeutici ai bambini malnutriti nel mondo ma anche un modo per contribuire alla rinascita di uno dei comparti cruciali del nostro Paese", queste le parole del direttore generale di Azione contro la Fame, Simone Garrone.

E infatti quest’anno l’iniziativa non solo si propone di essere di aiuto al fine di ridurre del 20% il tasso di mortalità dei bambini sotto i cinque anni nei Paesi in cui emergono dati più preoccupanti in tema di malnutrizione, ma sceglie di voler essere di aiuto anche per il settore della ristorazione italiano che con i suoi imprenditori, le sue attività e il loro preoccupante calo risulta essere il più provato e quello con meno certezze.

C’è un motivo in più per andare a mangiar fuori, ma soprattutto ricordiamoci che non c’è bisogno di una ragione per dare una mano. Non servono 7 persone per salvare una vita, a volte ne basta una sola per salvare una famiglia.