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Clienti risarciti se non mangiano adeguatamente? Cosa prevede la legge per chi si siede in una pizzeria, al ristorante, in un pub o qualsiasi altro locale?

Quali sono i diritti del cliente al ristorante?

Clienti risarciti se non mangiano adeguatamente? Cosa prevede la legge per chi si siede in una pizzeria, al ristorante, in un pub o qualsiasi altro locale?

Chi si siede al ristorante o si limita a guardare il menu esposto all’ingresso entra subito in relazione con la legge. Sono numerose le norme che tutelano i consumatori all’interno dei locali ove si somministrano bevande o alimenti. Norme rivolte quasi sempre a garantire la salute, la trasparenza nelle informazioni (soprattutto per quanto riguarda il prezzo delle pietanze) e le modalità di pagamento. Insomma, i diritti al ristorante sono numerosi e, purtroppo, non catalogati in un’unico testo. Per scoprirli bisogna conoscere le svariate leggi approvate sino ad oggi dal Parlamento e dall’Unione Europea. È a quest’ultima, infatti, che dobbiamo gran parte delle tutele per i consumatori.

Dopo aver scandagliato la normativa italiana, abbiamo raccolto in questa breve guida tutti i principali diritti al ristorante che il cliente può vantare.

Informazioni trasparenti e prodotti surgelati

Il menu – sia quello esposto all’esterno del locale, sia quello presentato ai tavoli – deve indicare quali prodotti sono (o possono essere) non freschi. Di solito, si usa indicare un asterisco per riferirsi al pesce o alla carne surgelata.

Non è sufficiente riportare, all’interno del menu, la classica raccomandazione «Gentile cliente, la informiamo che alcuni prodotti possono essere surgelati: la invitiamo quindi a rivolgersi al personale per maggiori informazioni». Quindi, il titolare del ristorante che non vuol cadere in una condanna penale è tenuto, per ogni alimento non fresco, a dare indicazione scritta sul menu, anche con il famoso simbolo dell’asterisco che richiama un’unica e conclusiva nota posta al termine della carta o di ogni singola pagina.

Ingredienti e allergenici

Ad oggi, dunque, il ristorante deve fornire ai propri clienti le seguenti informazioni:

l’elenco degli ingredienti utilizzati in ciascuna preparazione: può essere contenuto nel menù, ma anche in altri elenchi o registri tenuti ben in vista, di facile e diretta consultazione per ciascun consumatore [4];

l’indicazione degli allergeni, cioè degli ingredienti utilizzati per ciascuna preparazione che possono provocare allergie o intolleranze [5].

Prenotazione: si deve pagare?

Se hai prenotato un tavolo al ristorante e poi decidi di disdirlo all’ultimo secondo, il titolare non può farti pagare penali. In realtà, non può esigere nulla neanche se ti dimentichi di telefonare per annullare la prenotazione. Infatti, prima del momento in cui ti siedi al tavolo e ordini il cibo, non si conclude alcun contratto e, quindi, non c’è obbligo di corrispondere un prezzo.

Mi posso alzare dal tavolo prima di consumare?

Potrebbe succedere di sedersi al tavolo e, dopo dieci minuti di attenta osservazione del menu, di alzarsi insoddisfatti, alla volta di un altro locale. Un comportamento del genere è lecito e non impone il pagamento di penali solo se le pietanze non sono già state ordinate. Se invece è stata data la “comanda”, allora bisogna pagare il prezzo.

Si deve pagare il coperto?

Si deve pagare il “coperto” al ristorante? Nessuna norma lo vieta. Tuttavia, l’importo deve essere obbligatoriamente indicato nel menu, altrimenti non può essere addebitato al cliente.

Si può pretendere di pagare separatamente?

Arriva il momento del conto. Quando c’è una tavolata di amici potrebbe sorgere l’esigenza di pagare individualmente o, addirittura, di pretendere tanti scontrini per quanti sono i commensali. È lecita una richiesta del genere o il ristoratore può rifiutarsi? In realtà, il contratto di ristorazione non è unico ma individuale: uno cioè per ogni cliente. Dunque, a richiesta di questi, il titolare del locale deve fare conti separati ed emettere tanti scontrini per quanti sono i consumatori

Pagamento con bancomat o carta di credito

Se il conto è salato, potresti non disporre dei contanti e voler pagare con carta di credito o bancomat. Il ristoratore deve essere munito di Pos per legge. Ma se non lo è, non rischia nulla perché, ad oggi, la legge non ha previsto sanzioni. Inutile, quindi, che chiami la Finanza. Tutto ciò che puoi fare è andartene dal locale senza pagare e pretendere di fare un bonifico il giorno successivo o di lasciarti andare al bancomat per un prelievo.

Posso non pagare se non sono soddisfatto del ristorante?

Il gusto, si sa, è soggettivo. Difficile, anzi impossibile, pretendere di non pagare perché il servizio era scadente. Tutto ciò che si può fare è rifiutarsi di pagare se il cuoco ha usato ingredienti diversi da quelli indicati nel menù (una carbonara con la salsiccia al posto del guanciale, per dire) o di qualità inferiore (la spalla cotta al posto del prosciutto di Praga).