"Costretti" a una dieta vegetariana i dipendenti si ribellano. Governo danese costretto a dietrfront
Due giorni di dieta vegetariana nelle mense pubbliche, rivolta dei dipendenti in Danimarca
Il governo danese è stato costretto a cambiare la direttiva dopo una sola settimana. Il provvedimento che eliminava carne dalle mense pubbliche non è stato ben accolto dai dipendenti che si ribellano.
La scelta di eliminare per due giorni a settimana e di limitare la carne di vitello e agnello per una sola volta non è stata ben accolta dai dipendenti pubblici danesi. Il provvedimento era stato pensato per dare il buon esempio alla nazione e spingere tutti verso un'alimentazione più sostenibile. I sindacati dopo una sola settimana sono insorti e si è scatenata una vera e propria rivolta tra i dipendenti.
Anne Paulin, portavoce per il clima dei socialdemocratici ha precisato che non era intenzione del governo eliminare la carne, ma "dare l'esempio" e adesso proveranno a introdurre una nuova misura con giorni volontari senza carne. "Dovremmo mangiare meno carne per motivi climatici e di salute". Gli esperti del Guardian avevano criticato l'iniziativa affermando che giorni senza carne difficilmente avrebbero ridotto le emissioni climatiche del Paese. In Danimarca vi è una grossa contraddizione di base, mentre si induce la popolazione a consumare meno carne di manzo produce tantissima carne di maiale, tanto è che il 90% di tutta la sua produzione di carne suina viene esportata nel resto d'Europa. Lo scorso anno l'esecutivo danese ha approvato una nuova legge sul clima che punta a ridurre le sue emissioni di gas serra del 70% entro il 2030 e si sta cominciando a lavorare sui dettagli per rosicchiare punti percentuali nei vari settori interessati
“