Da Slow Food nasce On My Plate, una campagna che intende rilanciare il messaggio per un cibo buono, pulito e giusto per tutti.
On My Plate Slow Food, Una challenge di 6 settimane con oltre 3000 giovani attiviste e attivisti da più di 120 Paesi.
Una challenge di 6 settimane con oltre 3000 giovani attiviste e attivisti da più di 120 Paesi. Obiettivo: acquisire consapevolezza e mostrare come un piccolo cambiamento nelle nostre abitudini può avere un impatto positivo e duraturo sulla società e sul pianeta.
Da Slow Food nasce On My Plate, una campagna che intende rilanciare il messaggio per un cibo buono, pulito e giusto per tutti.
“Cresce la stretta delle multinazionali sul sistema alimentare globale: la Gdo rafforza potere e guadagni, mentre contadini, allevatori e artigiani alimentari fanno sempre più fatica a sopravvivere. Eppure il 70% dell’agricoltura destinata all’alimentazione proviene dai contadini e da agricoltori di dimensione medio-piccola che hanno a disposizione solo il 30% delle risorse.” È ciò che racconta Jorrit Kiewik, direttore della Slow Food Youth Network, che continua: “Ciononostante, proprio questo anello fragile della catena si è messo in gioco per riempire il vuoto lasciato dalle catene di fornitura globali, adattando il modello operativo per aiutare a contenere la pandemia e nutrire le proprie comunità locali.”
Tanti contenuti inediti e podcast, video e articoli che approfondiscono questi temi e raccontano le storie di chi, da sempre, promuove il cibo buono, pulito e giusto, è ciò che verrà offerto a tutti gli iscritti al sito di OnMyPlate.
La sfida è riflettere sulle proprie abitudini alimentari e sugli attori della filiera, grazie anche agli interventi di una rete di ambasciatori che si propongono come comunità di leader per guidare la sfida e sono già in 130.
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