Di cooking talent show ormai non ce ne sono mai abbastanza ma stavolta la protagonista è la pizza. Su sky, Dovilio Nardi eleggerà il re della pizza
Su Sky arriva il cooking talent show King Of Pizza
Si chiama King of pizza e nasce da una idea di Nardi: ci saranno 20 puntate in cui 60 pizzaioli parteciperanno a questo contest internazionale che porterà alla scoperta del vero re della pizza gourmet.
Dovilio Nardi è titolare della storica pizzeria del Corso, in Corso della Repubblica a Forlì ed e proprio a Forlì che si gireranno la puntate dello show, nella sede Nip.
Dovilio Nardi è anche presidente di Nip Food (Nazionale Italiana Pizzaioli), presidente di ‘World masterchef italia’ e vicepresidente di ‘World masterchef’.
Il programma nasce proprio da una idea di Dovilio Nardi ma non è solo: Roberto Cimatti con la sua troupe televisiva dirige il programma insieme a Nardi, mentre la giuria sarà composta da Antonio Sorrentino, pizzaiolo fondatore della nota catena ‘Rossopomodoro’ e da Matteo Giannotti di World Masterchef, sempre insieme a Nardi.
"Ho avuto io l’idea per il format, anche per la storyline sottesa al gioco: 60 chef, per magia, si trovano nel 1309. Se vogliono tornare nel 2020 dovranno superare molte sfide cucinando pizze squisite per il re". Il ‘re’, in realtà, è rappresentato da una giuria d’eccezione che deciderà chi sarà il nuovo re della pizza che rimarrà in carica un anno, fino alla prossima stagione.” - ha detto Nardi.
Infatti il tutto si svolge su un set con tanto di trono d’oro e un’ambientazione favolistica che sarà molto apprezzata anche dai bambini e Nardi aggiunge: “I concorrenti arrivano da tutta Italia e non solo: abbiamo partecipanti dagli Stati Uniti, dalla Francia, dall’Inghilterra. Insomma, è a tutti gli effetti internazionale, un contest nato per valorizzare il settore pizzeria, che anche durante il lockdown ha retto dimostrando la sua forza e le sue molte potenzialità".
La valorizzazione del settore gastronomico, del resto, è un po’ la mission di Nip Food.
Nardi ha detto : “Noi siamo legati al mondo dei servizi per la ristorazione :pizza, panificazione, cucina e pasticceria. In particolare teniamo corsi rivolti ai professionisti di tutto il mondo. Durante la pandemia, nelle modalità consentite, abbiamo tenuto anche corsi gratuiti per aiutare i titolari dei ristoranti alla ripartenza, trovando il modo per abbattere il fatturato riducendo costi e studiando nuove ricette. Inoltre teniamo corsi anche per formare chi ha perso il lavoro e vuole reinventarsi scoprendo il ramo della ristorazione.”
La Nip Food infatti svolge un’attività di alta formazione professionale da istruttori qualificati che spazia dal livello base per il primo approccio al mondo del lavoro di panificazione fino agli approfondimenti dedicati ai professionisti che vogliono aggiornare e ampliare le proprie conoscenze.
I percorsi formativi di Nip Food sono tra i più riconosciuti e apprezzati in ambito nazionale ed internazionale: dal corso professione pizzaioli a quella del corso istruttori pizzaioli, passando per lezioni sui pani con lievito madre, sulle focacce dolci e salate, sulla professione bartender, di cucina vegan, di pasticceria e pasta fresca fino ad arrivare a quello dedicato alla pasta fresca Made in Italy e al corso di comunicazione e tecniche di vendita.
"‘King of pizza’ per me rappresenta il sunto di quello che facciamo ogni giorno: puntare sul talento e sulla voglia di impegnarsi e rinnovarsi per fornire un prodotto di grande qualità"- ha aggiunto Dovilio Nardi.
Tra le altre cose, inoltre, Dovilio Nardi e il suo team ha fatto segnare anche il proprio nome nell’Albo dei Guinness dei Primati in più di un’occasione.
Era il 2017 ed a Roma si porto in scena la Conquista dei record. I record vennero ideati e organizzati da Dovilio Nardi, Stefano Cioccari e Matteo Giannotti: due squadre da 56 pizzaioli che si cimentarono nella preparazione di pizze, sì ma sapere quante?
I Guinness World Record furono conquistati con 1500 pizze cotte in un'ora e 10.065 in dodici ore.
Per la concretizzazione dei record furono utilizzati: 1,3 tonnellate di pomodoro, 1,7 di mozzarella, 27 di farina, 75 chili di lievito, 120 litri di olio e 120 chili di sale. Con la collaborazione dell'associazione "Salvamamme" le pizze vennero distribuite in beneficenza.