Festa della mamma, a Napoli spunta la zeppola: la dolce idea di alcuni rinomati pasticcieri
Festa della Mamma, torna la zeppola di San Giuseppe negata per il 10 maggio a Napoli
Gennaro Volpe e Ciro Ciotola ripropongono la zeppola di San Giuseppe: quest'anno la festa della mamma sarà la "festa dei genitori".
di Luca Cirillo
Il 10 maggio è la festa della mamma e, purtroppo, a causa dell’emergenza coronavirus, avrà un sapore diverso, piuttosto amaro, per molti figli – soprattutto per chi è residente fuori Campania - che non potranno fare visita alle proprie madri. E lo stesso è accaduto il 19 marzo per i padri: niente festa del papà, dunque, e niente festa della mamma. Per tale motivo alcuni pasticcieri napoletani, che nel frattempo hanno ripreso le loro attività – attraverso asporto e delivery - hanno deciso di “recuperare” la zeppola di San Giuseppe in occasione della festa della mamma. Un modo per riunire simbolicamente i genitori che sono l'emblema della famiglia, istituzione primaria su cui si base una società civile. L’idea è del pasticciere napoletano Gennaro Volpe, pluridecorato sia in ambito nazionale che in tutto il mondo. “In occasione della festa del papà – spiega il maestro Volpe - eravamo chiusi a causa della pandemia e non abbiamo avuto modo di preparare le zeppole. Così abbiamo pensato di rifarci con la festa della mamma, che è il cuore di ogni casa. Anche i padri apprezzeranno, siamo certi. E di conseguenza i figli”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Ciro Ciotola, altro rinomatissimo pasticciere napoletano dal grande curriculum, che ha sposato l’idea di Volpe: “Una bella intuizione quella dell’amico Gennaro. Io e mio figlio Francesco condividiamo: vogliamo recuperare la zeppola, il coronavirus non fermerà la nostra tradizione. Buona zeppola del papà e, quest’anno, anche della mamma. Chiaramente non mancheranno le torte e i dolci dedicati alle splendide donne che danno la vita”.
Come è noto, la data della festa della mamma non è mai la stessa perché si festeggia la seconda domenica di maggio. In tanti ricordano che un tempo la ricorrenza era fissata per l’8 del mese mariano. Ed è vero, non è una fantasia o una invenzione della memoria. L’idea di spostare tutto alla domenica nacque dal fatto che le mamme lavoratrici non avevano modo di trascorrere questa ricorrenza con i loro figli quando l’8 maggio capitava nei giorni non festivi. Anche in America si festeggia la seconda domenica di maggio e il motivo è legato a Julia Ward Howe, attivista pacifista e promotrice dell’abolizione della schiavitù, che nel 1870 si impegnò per l’istituzione del ‘Mother’s Day of Peece’, ovvero la ‘Giornata della madre per la pace’. Nel 1865 si era combattuta la guerra civile e questa ricorrenza doveva servire come momento di riflessione contro la violenza. L’iniziativa raccolse pochi consensi, ma nel 1908, Anna Jarvis decise di tenere una festa in onore della madre, anche lei pacifista. Il ‘Mother’s day’ si diffuse così in tutti gli Stati Uniti e nel 1914 l’allora presidente Woodrow Wilson ufficializzò la Giornata della madre come espressione pubblica di amore e gratitudine per la genitrice. La data che venne scelta dal Congresso fu la seconda domenica di maggio. In Italia la festa della mamma è nata a metà degli anni Cinquanta ed ha natura religiosa e politica. Nel 1957 don Otello Migliosi, parroco di Torbidetto di Assisi, decise di fare una festa in onore della mamma, così come aveva fatto l’anno prima il sindaco di Bordighera in Liguria, Raul Zaccari. Nel 1958 Zaccari insieme ad altri senatori presentò un disegno di legge per ottenere l’istituzione della festa della mamma. Ci furono numerosi dibattiti giuridici a riguardo, ma mentre in aula si discuteva, in Italia si diffuse ovunque. A Napoli, quest’anno, la festa della mamma e del papà si uniranno idealmente nel nome della famiglia e della zeppola di San Giuseppe.