Guida Michelin: «Anche hamburger e take away potranno meritare la stella»
Il direttore della Guida Michelin a ilcorriere.it: «Anche hamburger e take away potranno meritare la stella»
In un intervista rilasciata a Alessandra Del Monte del Corriere.it, il direttore delle Guide Michelin, Gwendall Poullenec ha dichiarato : «Anche hamburger e take away potranno meritare la stella»
Oltre all'annunciata digitalizzazione delle prossime guide e la possibilità di un evento virtuale il direttore delle Guide Michelin che sta mostrando grande flessibilità nel leggere il momento di difficoltà della ristorazione mondiale messa alle strette dall'emergenza sanitaria, in un intervista a ilcorriere.it ha detto rilasciato le seguenti dichiarazioni:
«Abbiamo sentiti moltissimi al telefono in questi mesi, abbiamo ascoltato preoccupazioni, esigenze e paure. E quello che ci chiedono è di continuare a fare quello che abbiamo sempre fatto. Di non compromettere il valore dei nostri giudizi, perché per loro è questo che è importante, il fatto che i clienti si fidino della guida. I criteri rimarranno gli stessi: la stella misura il cibo, non il servizio. ». E alla domanda riguardante il cambiamento in atto nel panorama gastronomico, con delivery e cucine semplificate ha risposto:
«Certo, i ristoranti devono e dovranno adattarsi. Potranno semplificare il servizio, ma non comprometteranno la qualità, gli chef non perderanno le loro doti. Anzi, saranno più creativi che mai. Probabilmente ci saranno meno menu alla carta e più degustazioni, più semplici da gestire in cucina. E ci saranno anche ristoranti stellati che faranno take away o delivery: cambierà il modello di business, soprattutto all’inizio. Noi saremo flessibili, riconosceremo il cibo di qualità in qualsiasi forma arrivi, e con qualsiasi esperienza arrivi, sia classica che più informale. Già adesso in alcuni Paesi ci sono ristoranti stellati che sono di fatto degli street food».
Ebbene sì, la cara vecchia e stanca Michelin sta cambiando, misure che ci auguravamo anche per i diversi metri di giudizio adottati tra oriente e occidente dove già da anni semplici bancarelle dello streetfood, che servono cibo delizioso possono fregiarsi del riconoscimento della stella Michelin. Dopo esser stata voce amica, ascoltatrice, mamma e psicoterapeuta di numerosi chef durante il lockdown, stanno pensando seriamente di rimodernarsi secondo le esigenze (e le tasche) dei ristoratori e dei consumatori.
“Mangiare in un ristorante stellato non è uno show. Vorranno impegno verso il territorio, verso le comunità di produttori. Vorranno imparare qualcosa. La sostenibilità, ne sono convinto, sarà la chiave della ripresa.” così afferma il direttore della guida Gwendall Poullenec, ragion per cui “anche hamburger e take away potranno meritare la stella.”
La notizia fa rumore e per quanto mi riguarda l'emergenza ha solo accelerato quanto inevitabilmente sarebbe dovuto succedere nei prossimi anni ed io da buon sognatore sto già iniziando a fantasticare.
Immaginate che sorpresa potrà mai esserci un giorno in un HAPPY MEAL stellato?! No eh? vabbè.