I francesi sfidano i pizzaioli italiani e chiedono che, come la pizza, anche la baguette diventi patrimonio Unesco

I francesci propongono la Baguette come patrimonio culturale immateriale dell'Unesco

Un decreto del 1993 stabilisce che un'autentica baguette, per essere legale, deve essere fatta a mano, con sola acqua, farina di grano e sale ed essere venduta nello stesso luogo di produzione. Dove abbiamo già sentito queste parole?

Crosta croccante, interno morbido, forma allungata di almeno 60 cm, la baguette è simbolo dei francesi in tutto il mondo, non è raro immaginare i cugini transalpini a passeggio per le vie di Parigi con uno "sfilatino" sotto il braccio. Ed ecco quindi che i francesi, per proteggere questo prodotto artigianale dall'industrializzazione, hanno proposto la baguette come patrimonio culturale immateriale dell'Unesco. Dovrà vedersela con i Tetti di zinco di Parigi e la festa vinicola di Arbois, le altre due candidature francesi al riconoscimento sul tavolo del Presidente Emmanuel Macron.

Il Presidente francese già in passato aveva accolto favorevolmente l'idea di far attraversare lo stesso iter della nostra pizza, riconosciuta nel 2017, alla baguette. Se a questo vi aggiungiamo che la Federazione dei fornai d’Oltralpe sta spingendo forte per la candidatura, per dare un messaggio importante al comparto colpito fortemente dall'emergenza sanitaria e fornirgli l'orgoglio necessario a resistere, i giochi sembrerebbero fatti.

D'altronde "andare a comprare una baguette in panetteria" è la prima commissione affidata a ogni francese che si rispetti e questo legame alle abitudini e ai costumi di un popolo, rendono il mondo un posto fantastico e vanno necessariamente protette.

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