Il governo sul Decreto Sostegno: no ai codici Ateco, sì a proroga blocco licenziamenti
Decreto sostegno (ex ristori 5) per indennizzi a 2.7 milioni di imprese e professionisti. Codici Ateco e licenziamenti,
Il governo lavora al decreto indennizzi o decreto sostegno (sarebbe l'ex Ristori 5) e speriamo che il premier Mario Draghi ci dia novità più concrete dopo i pochi cambiamenti del Dpcm di marzo 2021. Si attende il decreto per venerdì o per inizio settimana prossima che dovrebbe prevedere ristori per 32 miliardi di euro che possano sanare le chiusure appena annunciate e quelle mai indennizzate da inizio anno.
Tra le novità in arrivo anche 600 milioni, ulteriori rispetto ai ristori che saranno previsti per la generalità delle imprese, destinati soltanto al settore dello sci, che con il nuovo Dpcm si vede obbligato allo stop fino al 6 aprile e che per tale ragione vede stroncata l'intera stagione invernale.
Il testo dovrebbe includere contributi a fondo perduto generalizzati:
- senza codici Ateco e con autocertificazioni: i criteri con cui verranno modulati i ristori seguiranno nuove modalità perché l'esecutivo si prepara a mettere da parte il meccanismo dei codici Ateco, cioè non calibrando i contributi per categoria di impresa, infatti la viceministra dell'Economia Laura Castelli ha spiegato: "per la quantificazione dei ristori si pensa di fare confronti e calcoli sulle annualità non più mensilità e si considererà il calo di fatturato, con tetti più alti di fatturato";
- bonus di 1000 euro per partite Iva, stagionali. autonomi e intermittenti;- proroga della cassa integrazione covid e del blocco licenziamenti: un nuovo rinvio del blocco dei licenziamenti, attualmente in vigore fino al 31 marzo, potrebbe prorogare lo stop fino al 30 giugno continuando anche a rifinanziare la cassa integrazione Covid;
- pace fiscale 2021: sospensione fino al 30 aprile dell’invio di nuove cartelle e pagamento della rottamazione ter e saldo e stralcio;
- prolungamento della Naspi e del Reddito di Emergenza: le famiglie con un Isee al di sotto dei 15mila euro e con un valore del patrimonio immobiliare inferiore a 10mila euro attendono l'ufficializzazione della proroga del loro diritto al reddito di emergenza, che prevede un contributo tra i 400 e gli 800 euro a seconda del nucleo familiare. Inoltre la ex ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, aveva annunciato lo stanziamento di 11 miliardi di euro affinché vi fosse la possibilità di prolungare il diritto alle indennità di disoccupazione Naspi.
Per l'erogazione dei rimborsi dovrebbe essere attivata la nuova piattaforma Sogei e il governo si dovrebbe impegnare ad erogare tutti gli indennizzi entro il 30 aprile. Potrebbero esserci contributi a fondo perduto per 2,7 milioni di professionisti e imprese con fatturato fino a 5 milioni che dovranno dimostrare la perdita del 33% della media mensile del fatturato annuo 2019 con la media mensile del fatturato 2020.
Le fasce di indennizzo sarebbero del 30% per imprese e professionisti con un fatturato di 100mila euro annuo, 25% da 101 a 400mila euro l'anno, 20% da 401mila a 1 milioni e, 15% da 1 a 5 milioni.
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