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Il presidente dell'INPS Tridico: "Chiusi? Imprenditori pigri"

"Molti imprenditori non riaprono per opportunismo", il presidente dell'INPS spara a zero sui commercianti.

Il presidente dell'INPS Tridico: "Chiusi? Imprenditori pigri"

In un'intervista a Repubblica, Pasquale Tridico, presidente dell'INPS, loda il suo operato e quello dei suoi uomini, nonostante migliaia di lavoratori stiano ancora aspettando il bonifico dal suo Istituto. Ad oggi, sono circa 419 mila le domande sul sito che stanno attendendo ancora di essere liquidate.

Il numero uno dell'Istituto di previdenza precisa: "Sembrano tanti, e capisco che sia un grande problema per i lavoratori, ma noi abbiamo ricevuto gli SR41 (documento che permette il pagamento) nell’ultima settimana di maggio", si impegna a pagare l'arretrato in una settimana, entro venerdì 12 giugno, ed esalta i suoi uomini: "All’INPS ci sono lavoratori straordinari che si stanno facendo in quattro per dare una risposta a tutti. Come quelli della sanità hanno garantito la protezione dal virus, noi abbiamo garantito la protezione sociale. I nostri hanno lavorato a Pasqua, il 25 aprile, il primo maggio, hanno subito minacce, insulti. Non è giusto, l’Italia deve essere orgogliosa di loro. Anche perché la Cig, al 90%, è stata erogata".

Tridico è un fiume in piena di dichiarazioni autocelebrative per il suo Istituto e la spara grossa: "Esistono molti commercianti che non riaprono per pigrizia, per opportunismo, magari sperando che passi la piena e il mercato riparta come prima. In alcuni settori ci possono anche essere imprenditori che non affrontano le difficoltà della riapertura "tanto c’è lo Stato" che paga l’80% della busta paga. Adesso basta scrivere Covid e noi paghiamo, senza controlli, senza burocrazia, senza sindacati."

Le dichiarazioni del presidente dell'INPS non piacciono al centrodestra, e in particolare alla presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini: "L’ineffabile presidente Tridico, invece di chiedere scusa per i ritardi dell’Inps e ringraziare gli imprenditori che hanno anticipato l’80 per cento della cassa integrazione, non solo non fa nessuna autocritica, ma arriva perfino a mettere nel mirino le aziende che hanno difficoltà a ripartire accusandole di pigrizia e di opportunismo. Un insulto inaudito a chi si ritrova senza clienti, senza gli aiuti promessi dallo Stato, con i licenziamenti bloccati, con la coperta corta di una cassa integrazione che lascia scoperti i mesi estivi e, cosa ancora più grave, con alle porte gli usurai e gli sciacalli che gli propongono di svendere l’impresa costruita in una vita di lavoro. Tridico è un perfetto comprimario di Conte: gonfia il petto e maschera la realtà con la vanagloria."

Le fa eco Maria Chiara Gadda, deputata di Italia Viva: "Le parole del presidente dell’Inps Tridico contro gli imprenditori sono inaccettabili e assolutamente fuori luogo. Dire, generalizzando, che ci sono imprese che non riaprono per pigrizia o per opportunismo, perché tanto c'è lo Stato che paga la cassa integrazione, è non soltanto offensivo, ma tradisce anche una logica anti industriale, che non c’entra nulla con chi è chiamato a ricoprire un incarico tecnico come quello di presidente dell'istituto di previdenza. Tridico, con l’ennesima intervista autogol, danneggia anche il governo, e si conferma totalmente inadeguato e imbarazzante, al pari di Parisi all’Anpal. Non si capisce cosa aspetti la ministra Catalfo a rimuovere entrambi. Invece di lanciare sgangherati attacchi agli imprenditori, che peraltro non hanno alcuna convenienza a tenere chiuso visto che il loro reddito dipende dal rischio di impresa e non certamente dai sussidi, Tridico dovrebbe essere concentrato esclusivamente a far arrivare le risorse ai lavoratori, visto che ancora oltre 400mila cittadini aspettano da tre mesi la cassa integrazione, e fare arrivare tutti gli strumenti messi a disposizione delle famiglie. Pensi a far funzionare l'Inps e la smetta di cercare visibilità personale sollevando dannose polemiche."

Si aggiunge alla sequela di critiche anche Paolo Grimoldi, deputato della Lega: "L’intervista del presidente Inps è paradossale per non dire oltre. È paradossale che Tridico, dopo le inefficienze e le figuracce del suo ente in questi mesi, dopo la mancata o ritardata erogazione della Cig a decine di miglia di cittadini che ne hanno bisogno, sia ancora lì al suo posto e non sia stato cacciato. È paradossale che Tridico dichiari che i lavoratori Inps siano straordinari perché così di fatto conferma l’incapacità di chi li dirige. È paradossale che Tridico accusi commercianti, artigiani e piccoli imprenditori di non voler riaprire per incassare i soldi a sua dire comodi della Cig: la tipica frase di chi non conosce il mondo produttivo, ma solo quello assistenzialista. È paradossale che siamo qui a commentare uno come Tridico."