Il Provolone del Monaco Dop chiede un bonus liquidità per i prodotti stagionati
L’appello di Peretti e De Simone al Ministro Bellanova e al Governatore De Luca
L’ondata di disagio provocata dall’emergenza sanitaria, che ha di fatto bloccato la vita italiana da inizio mese, sta portando ripercussioni negative (meno 40% a marzo sulla vendita) anche alle aziende aderenti al Consorzio di Tutela del Provolone del Monaco Dop. Anche se i vari decreti non hanno posto blocchi alla produzione ed alla commercializzazione dei prodotti lattiero-caseari, l’attuale situazione di vita degli italiani e la chiusura di attività strategiche per i prodotti di eccellenza gastronomica hanno di fatto ridotto le opportunità di vendita.
Il direttore del Consorzio di Tutela del Provolone del Monaco Dop, professor Vincenzo Peretti, ha già le idee chiare sul da farsi: “Non vogliamo sia sprecato nemmeno un litro di latte. Per sostenere la filiera non basta dire ai consumatori di acquistare prodotti italiani; per questo facciamo appello al Ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova perché attivi velocemente, non solo per il Provolone del Monaco Dop ma per tutte le altre produzioni lattiero casearie 100% italiane, un “bonus prodotto stagionato”, a tutela di allevatori e produttori. Bonus che servirà ad acquistare i prodotti caseari stagionati, che a loro volta potrebbero essere utilizzati per la relativa distribuzione gratuita alle persone più bisognose”.
Difficile ipotizzare cosa accadrà nei prossimi mesi come spiega il presidente del Consorzio di Tutela del Provolone del Monaco Dop Giosuè De Simone: “Davvero encomiabile il comportamento dei nostri caseifici e dei nostri allevatori. I produttori del Provolone del Monaco Dop hanno proseguito la lavorazione consapevoli di fare un investimento per il futuro. Il poter realizzare prodotti che devono essere stagionati e poi venduti più avanti nel tempo li ha spinti a continuare il normale ciclo di lavoro. Andranno avanti fino a quando avranno le celle piene”.
Sui temi dell’agricoltura è intervenuta anche la Coldiretti Campania con l’appello al presidente Vincenzo De Luca: “Togli il tappo, serve ossigeno per gli agricoltori”. “Una buona proposta - conclude il direttore Vincenzo Peretti - mentre l’emergenza coronavirus fa sentire i suoi pesanti effetti sull’agricoltura, sono fermi da quattro anni per lacciuoli burocratici circa 70 milioni di euro che potrebbero dare una boccata di ossigeno a migliaia di imprese nelle cinque province della Campania. Coldiretti Campania ha già inviato dieci giorni fa una sollecitazione alla Regione, chiedendo lo sblocco delle misure a superficie, del benessere animale e della forestazione del PSR (misure 10, 11, 13, 14, 15 e 8). Serve però urgentemente chiedere al presidente De Luca, la nomina di un Commissario Agricoltura e Pesca, che lo affianchi, con pieni poteri di "fare", presente h24 al fianco degli allevatori e delle aziende campane”.
Intanto il blocco prosegue: “La legge attuale - conclude Giosuè De Simone - prevede il prolungamento fino al 14 aprile. In questa data c’è purtroppo anche Pasqua e questo danneggia tutti sotto il profilo delle vendite che non saranno di certo quelle che i produttori si aspettavano per quest’anno. Un’altra categoria della quale si parla poco ma che invece lodata e ringraziata è quella degli allevatori. Tutti i settori che hanno animali che producono latte non possono cambiare abitudini e tipo di lavoro. Gli animali non vanno in quarantena ne possono preoccuparsi dei nostri decreti e devono essere accuditi per 24h lungo i 365 giorni dell’anno”.
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Roberto Esse
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