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Indagine Yelp: 16.000 ristoranti chiusi definitivamente negli U.S.A.

Sarebbero 16.000 i ristoranti che non riapriranno mai più in USA causa coronavirus

Indagine Yelp: 16.000 ristoranti chiusi definitivamente negli U.S.A.

Le chiusure improvvise, le riaperture scaglionate, i cambiamenti continui nella guida alla salute pubblica che non hanno trasmesso sicurezza agli utenti, hanno spinto il settore della ristorazione sull'orlo del baratro.

L'ultimo rapporto Yelp sull'impatto economico della pandemia pubblicato mercoledì, ha mostrato che il 60% dei ristoranti che hanno temporaneamente chiuso a causa della pandemia da allora sono stati chiusi definitivamente.

26.160 sono state le chiusure totali di ristoranti registrate su Yelp 10 luglio di cui 15.770 non riapriranno mai più.

Il comparto ristorativo, che da settimane attraverso i propri portavoce ha lanciato il grido di allarme, ritenendo che lo stato stesse facendo poco per sostenere queste attività a rischio, comincia a contare un numero di "vittime" impressionante. Justin Norman, vicepresidente Yelp, ha dichiarato ad ABC "è chiaro che i ristoranti lavorino con margini ridotti, e la chiusura forza per loro, è ancor più dolorosa di altre industrie. Sfortunatamente, prevediamo che queste chiusure continueranno", ha detto Norman. "Man mano che i casi COVID-19 continuano a crescere in tutta la contea, prevediamo che gli Stati arretreranno o ritarderanno i piani di riapertura, che avranno inevitabilmente un impatto sul futuro successo di tutte le aziende, compresi i ristoranti, trasformando eventualmente anche chiusure temporanee in permanenti".

I ristoratori, per provare a sostenersi ed affrontare la crisi hanno provato a cercare rimedi adattando i loro menù, i servizi e organizzandosi con l'asporto e la delivery ma non è servito, o almeno, non per tutti.

"Abbiamo notato un discreto successo per i ristoranti che hanno ampliato le loro opzioni di asporto e consegna, alcuni offrono persino kit pasto, kit bevande, lezioni di cucina e fanno perno sull'uso della tecnologia"

Un esempio è il Canlis, che si è trasformato totalmente, da ristorante raffinato a bancarella con gli hamburger, poi negozio di caffè e bagel ed infine è riuscito a trovare una soluzione vendendo granchi. Ma questo è stato possibile in quanto vi era un capitale a disposizione per potersi "aggiornare", ma per tanti altri la chiusura permanente era l'unica strada da percorrere.

L'industria dei bar che è sei volte più piccola di quella della ristorazione, ha contato 5.454 chiusure totali - di cui 2.429 permanenti - sempre secondo Yelp. Numeri impressionanti che causa volatilità, imprevidibilità e impossibilità di potersi organizzare per un futuro prossimo che non conosciamo, sembrano essere solo la pietra iniziale che innesca una valanga. L'unico dato positivo riguarda la crescita per alcuni tipi di cucine cresciute alcune, anche del 50%. I clienti, hanno mostrato un maggiore interesse verso steakhouse, cucina francese e crudi. In crescita anche i fatturati di birrerie e visite in cantine.