Mangiare sano, come farlo secondo la scienza
mangiare sano secondo le regole della scienza
Dopo le abbuffate natalizie ognuno di noi tende a rimettersi subito in forma per non perdere la propria linea. Bisogna però tenere sempre il focus giusto su alimentazione ed il mangiare sano. L’alimentazione è un aspetto fondamentale della nostra vita e se fatta in modo adeguato, ci aiuta a mantenere un corretto assetto psicofisico. Mangiare sano, in modo equilibrato e senza eccessi fa parte dei princìpi cardine di una buona e corretta alimentazione.
Come riportato da Focustech.it: "Secondo un recente sondaggio della International Food Information Council Foundation, però, l’80% delle persone si sente confuso riguardo all’alimentazione. La disinformazione sui social network, insieme al marketing alimentare, peggiora le cose. Tuttavia, nonostante il panorama nutrizionale apparentemente sempre in evoluzione e le inversioni di opinione, in realtà c’è molto accordo nel mondo della nutrizione."
Studi scientifici dimostrano costantemente che mangiare alimenti vegetali migliora complessivamente tutti i marker della salute fisica e mentale. Andiamo a vedere insieme quali sono questi vantaggi: abbassamento della pressione sanguigna, livelli bassi di trigliceridi e glucosio nel sangue (direttamente responsabili di malattie gravi come il diabete, aterosclerosi e malattie a carico del sistema cardiocircolatorio) circonferenza della vita. Uno degli studi più recenti ed interessanti ha esaminato diversi modelli di alimentazione a base vegetale prendendo in considerazione una rigorosa dieta vegana, una dieta vegetariana ed un approccio semi-vegetariano più flessibile a una dieta non vegetariana, ed esaminando statisticamente come ogni modello dietetico influisce su diversi modelli di salute.
I risultati finali hanno portato a stabilire che una rigorosa dieta vegana ha prodotto i più alti livelli di biomarcatori sani e i livelli più bassi di marcatori malsani. I vegetariani, le persone che includono uova, prodotti lattiero-caseari e/o pesce, hanno ottenuto il miglior punteggio in totale. Il gruppo non vegetariano invece ha evidenziato i marker di salute meno favorevoli nei campioni di sangue, urine e tessuti.