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Mio Italia: "Il Governo, ci sta uccidendo. Tutti devono sapere quel che accade e, per questo, MIO (Movimento Imprese Ospitalità) Italia ha deciso una serrata di protesta dei locali aderenti"

Gli aderenti a Mio Italia hanno scelto per una serrata generare i snegno di protesta

Mio Italia: "Il Governo, ci sta uccidendo. Tutti devono sapere quel che accade e, per questo, MIO (Movimento Imprese Ospitalità) Italia ha deciso una serrata di protesta dei locali aderenti"

"Il Governo, con le sue bugie e con le sue tasse, ci sta uccidendo: tutti devono sapere quel che accade e, per questo, MIO (Movimento Imprese Ospitalità) Italia ha deciso una serrata di protesta dei locali aderenti". Paolo Bianchini, presidente di MIO Italia è una furia: "L'esecutivo si fa beffe del nostro comparto e, dopo la decisione di far aprire bar e ristoranti giovedi 7 e venerdi 8 solo a pranzo, per chiuderli di nuovo il sabato e la domenica, MIO ITALIA ha deciso un’azione forte: la serrata nazionale delle attività. Chiuderemo le serrande ed andremo ad affiggere un cartello, in cui spiegheremo il motivo della protesta contro le decisioni del governo, che ci sta ammazzando economicamente". "Denunceremo - sottolinea Bianchini - la mancanza dell’arrivo dei ristori promessi a Natale, la partenza di 50 milioni di cartelle esattoriali e la totale incertezza in cui lavoriamo, a causa delle folli decisioni governative. Non possiamo accettare questo modus operandi singhiozzante perché Migliaia di aziende stanno per fallire per la mancanza di ascolto e visione, stanno giocando con le nostre vite a causa delle poltrone, infischiandosene di centinaia di migliaia di italiani, ridotti alla fame. Siamo nel caos più totale, è ora che intervenga il Presidente Mattarella”.

Perché stare chiusi e non aperti per protesta?

Questa è la domanda che gira in Mio in merito alla protesta del 7 e 8 gennaio. Tutti vogliamo lavorare, tutti sappiamo che stanno discriminando una categoria, tutti sappiamo che una mala gestio di questa portata era la cosa peggiore che ci potesse capitare, tutti sappiamo che ci dobbiamo far sentire con forza.

Ma abbiamo anche capito che una protesta di apertura sarebbe un autogol

L'opinione pubblica non è ancora dalla nostra parte, perché ci hanno dipinto come untori, malgrado il verbale del CTS del 17 ottobre sconfessasse le decisioni prese dal Governo a riguardo. Se dovessimo aprire per protesta, gli faremmo un regalo

Sarebbe per loro troppo facile dimostrare che noi stiamo anteponendo i nostri interessi economici a quelli della salute pubblica. E sarebbe cappotto e game over

E noi non vogliamo fare ne regali ne sconti, a nessuno. Dobbiamo invece dimostrargli che siamo uniti e NON facciamo quello che ci dicono, ma lo facciamo non dimenticando gli interessi di salute pubblica, che invece mettiamo avanti a tutto.

Non possiamo in nessun modo prestare il fianco a questi avvoltoi, che si getterebbero sulle nostre carcasse in un attimo! Per questo il 7 e 8 gennaio stai con #MioItalia, chiudi il locale per protesta, attacca la locandina all'ingresso del tuo locale e posta le foto sul gruppo. #risorgiamoitalia