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Peppe Guida: "Farci chiudere alle 18 non è assumersi le proprie responsabilità, è lavarsene le mani. Io avrei chiuso tutto per sconfiggere il virus"

Chef Peppe Guida decide di chiudere Osteria Nonna Rosa. Questo il suo sfogo amaro

Peppe Guida: "Farci chiudere alle 18 non è assumersi le proprie responsabilità, è lavarsene le mani. Io avrei chiuso tutto per sconfiggere il virus"

Di questi tempi aperture e chiusure sono dettate da direttive e ordinanze fatte da chi dovrebbe tutelarci a livello sanitario ed a livello economico. L'emergenza però non fa altro che mettere in costante contrapposizione sanità ed economia e si rischia di perdere di vista il bene comune, nell'uno o nell'altro caso.

Purtroppo quello a cui difficilmente si pensa in questi giorni è che nessuno di noi vorrebbe trovarsi a vestire i panni di Conte, Speranza, Boccia o De Luca. Nessuno di noi, in uno scenario del genere, vorrebbe trovarsi a prendersi la responsabilità della vita, delle famiglie, del lavoro, del futuro e della salute fisica e mentale del proprio popolo.

Fortunatamente qualcuno ha ancora il senso dell'oggettivo, del reale, riesce ad essere imparziale ed a prendere decisioni spassionate. Qualcuno riesce ancora a sentire che il senso di responsabilità deve essere ripartito tra tutti noi e riesce ancora a vedere nelle decisioni più difficili la speranza di un futuro migliore.

Quel qualcuno è Peppe Guida , che tramite le pagine social dell'Antica Osteria Nonna Rosa, annuncia la scelta di chiudere nuovamente l'Osteria. Nonostante gli sia concessa l'apertura dato che la Campania è stata dichiarata zona Gialla, Peppe Guida sceglie di guardarsi intorno e prendersi la responsabilità, per quel che può, di fare la sua parte.

"Settimana scorsa ho riaperto l'Osteria con tanto entusiasmo ma anche tanta preoccupazione, nonostante il momento e le difficoltà. Avevo voglia di riprendere la mia vita "normale" con tutte le precauzioni del caso. Questa settimana disdico, invece, le prenotazioni che avevamo preso per il prossimo weekend anche se saremmo stati pieni come la scorsa settimana.

A Castellammare ci son. circa 800 casi, a Vico circa 300, in costiera siamo pieni!

Mi sento circondato, credetemi. Non mi sento di mettere a rischio i miei collaboratori, i miei ospiti e la mia famiglia.

Mai mi vorrei trovare nei panni di Conte e di De Luca, le decisioni da prendere sono tante e sono difficili ma la delusione verso la decisione di ieri è grande. Mi chiedo come è possibile che in una situazione come la nostra ci lascino aperti, ci lascino liberi di circolare.

ZONA GIALLA!!! Con tutto quello che vediamo, con tutti i casi che ci sono, con i pronto soccorsi colmi!! È una barzelletta? Se lo è non è divertente."

Chef Guida non fa mancare di certo delle importanti precisazioni a riguardo delle scelte messe in campo dal nostro governo, scelte che spingono gli imprenditori italiani a sentirsi in balia di una incertezza costante e vittime della consapevolezza di essere essi stessi gli unici a doversi prendere delle responsabilità che implichino il bene del paese o il mandare all'aria una vita di sacrifici.

"Chiedere di chiudere alle 18 per tanti, tantissimi di noi è come dire di non aprire proprio!

Gli uffici, le banche, le scuole...non c'è nessuno in giro, si lavora da casa. Chi dovrebbe mai venire a pranzo?

Far aprire dalle 5 del mattino fino alle 18 del pomeriggio non è assumersi le proprie responsabilità, non è sostenere gli imprenditori, i piccoli commercianti, tutte le piccole partite IVA che tante volte non arrivano a fine mese, non è sostenere chi è impiegato in tutte queste piccole imprese, non è sostenere le loro famiglie.

È LAVARSENE LE MANI!

Dipendesse da me io avrei chiuso tutto e basta: 15-20-30 giorni per frenare questo benedetto virus, con il governo e la regione che però si assumono la responsabilità di tutte le categorie che in questo momento soffrono e si sacrificano per il bene comune .Fare le cose a metà, in un momento come questo, non è serio e non serve a niente né alla salute né all'economia."

Parole amare quelle di Peppe Guida, in attacco a nessuno ma nemmeno in difesa. Perché non c'è altro da fare che guardare in faccia alla realtà e compiere scelte difficili, facendosi ascoltare più che sentire. Sottolinea poi rimarcatamente l'errore compiuto dallo Stato nel sottovalutare la situazione campana e il fraintendimento che ne consegue, per i popolo tutto:

"Averci dichiarato zona gialla si rivelerà un errore enorme. La gente lo sta interpretando con un 'ah, quindi non stiamo messi male', e invece lo siamo!!! Siamo un vulcano che può esplodere da un momento all'altro! Temo per i prossimi giorni, davvero. Temo che ci possa essere un'impennata difficile da gestire."

Nessuna accusa ai colleghi perché Peppe sempre il forma gentile, educata e civile esprime un suo parere e un suo modo di vivere e vedere le cose:

"E se tanti miei colleghi hanno esultato per il fatto di essere zona gialla, di poter aprire comunque, io non me la sento e a malincuore. CHIUDO di nuovo l'Osteria fino a che tempi migliori lo permettano."

Eppure non può fare a meno di staccarsi dal punto di vista di tanti e optare per la scelta più dura ma forse più giusta. Conclude con quello che sappiamo bene, quanto gli manca il servizio, la cucina, ospitare: "Mi manca molto potervi ricevere, conoscervi , fare una chiacchierata con voi. Mi manca la cucina e l'adrenalina che ogni servizio regala. Verranno tempi migliori. Per il momento, proprio non me la sento." - Peppe però non fa mai mancare l'ottimismo.

foto copertina Alessandra Farinelli