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Peste suina: aumenta l'allerta in Europa.

La peste suina africana colpisce la Germania e c’è preoccupazione anche in Italia.

Peste suina: aumenta l'allerta in Europa.

La peste suina africana si sta diffondendo ulteriormente. Dopo che più di 100 casi sono già stati rilevati nel Brandeburgo, gli esperti confermano un caso anche in Sassonia e c’è il timore anche per l’Italia. Non sarebbe la prima volta, nel nostro paese la malattia è presente dal 1978 soltanto in Sardegna, dove negli ultimi anni si registra una netta riduzione del numero di focolai.

C’è preoccupazione tra gli allevatori, la peste suina africana che ricordiamolo colpisce maiali e cinghiali ed è altamente contagiosa e spesso letale per gli animali, non è, invece, trasmissibile agli esseri umani, si sta diffondendo in diverse parti della Germania e della Francia.

Un cinghiale nel distretto di Görlitz, come annunciato dal ministero sassone degli Affari sociali, è risultato contagiato dopo l’analisi dei campioni fatto dal centro investigativo statale. Adesso, si è già passati al secondo step, quello di creare dei team di crisi del Ministero degli affari sociali e un centro di controllo delle malattie degli animali.

Il primo caso di peste suina africana si era verificato il 10 settembre, a soli 50 chilometri dal confine sassone nel Brandeburgo. Ora ci sono più di 100 casi e le vittime sono i cinghiali. Nella forma acuta l’incubazione può durare dai 3 ai 14 giorni. La sintomatologia è caratterizzata da febbre, disidratazione, vomito, diarrea, cianosi e paresi, per questo gli animali di solito muoiono entro pochi giorni.

La peste suina africana preoccupa anche gli allevatori italiani e soprattutto quelli sardi.

Da qui la decisione di proporre il Decreto-Legge per l’adozione del Piano di gestione e controllo delle popolazioni di cinghiali da parte delle Regioni, con le finalità di prevenire la diffusione della Psa.

“Ho deciso di proporre un decreto legge per disporre l’adozione del Piano regionale di gestione e controllo delle popolazioni di cinghiali da parte delle Regioni, con le finalità di prevenire la diffusione della peste suina africana”, spiega la ministra Teresa Bellanova.