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#UnitiPerRipartire, oltre 50 chef per il "Manifesto per la Ristorazione"

#UnitiPerRipartire, sul Corriere il Manifesto per la Ristorazione con Bottura, Romito, Alajmo, Cerea e tanti altri

#UnitiPerRipartire, oltre 50 chef per il "Manifesto per la Ristorazione"

Non serve ripeterlo: la ristorazione è tra i settori maggiormente colpiti dalla pandemia. All’indomani dell’annuncio della data della possibile riapertura della ristorazione (quando meno quella in zona gialla e all’aperto) ecco che finalmente i ristoratori stessi si fanno sentire. Oltre 50 esponenti della ristorazione italiana, con l’hashtag #unitiperripartire - scelto dal Corriere - hanno scelto di mettere nero su bianco le loro proposte. Un vero e proprio “Manifesto Per la Ristorazione”.

Un commissario per la cucina Italiana, revisione dei codici Ateco, promuovere la cultura del cibo perché indispensabile alla salute, vaccini per gli operatori del turismo, combattere per il proprio sogno, programmare il futuro insieme ma soprattutto rispetto, considerazione, immediatezza, date certe, coesione sono solo alcune delle richieste in elenco.

Si tratta, per la precisione, di 57 richieste di chef, perché la ristorazione è una ed e il momento di essere uniti per davvero.

Secondo la Fipe, oltre 200 mila posti di lavoro sono stati persi nella sola ristorazione (escludendo bar e discoteche): 92 mila in sala e 111 mila in cucina. Inoltre sono 34,4 i miliardi di fatturato bruciati nel 2020 (-34,2 per cento rispetto al 2019) e altri 10 quelli persi nel primo trimestre del 2021 (-65 per cento). E, per capire il livello di sofferenza della categoria, basta guardare l’impatto dei ristori: hanno coperto solo il 3 per cento della perdita di fatturato di un ristorante medio.

"Ecco perché serve un manifesto. Sarà con quello che, il prossimo 14 maggio, apriremo Cibo a Regola d’Arte, il food festival del Corriere: i ristoratori da un lato e l’esecutivo dall’altro, a dialogo per progettare il futuro insieme" - si legge su Corriere.

Chi ha partecipato? Eccovi i 57 nomi:

- Raffaele e Massimiliano Alajmo, tre stelle Michelin, «Le Calandre» Rubano (Padova)

- Chicco Cerea, tre stelle Michelin, «Da Vittorio», Brusaporto (Bergamo)

- Bobo Cerea , tre stelle Michelin, «Da Vittorio», Brusaporto (Bergamo)

- Niko Romito, tre stelle Michelin, «Reale», Castel di Sangro (L’Aquila)

- Norbert Niederkofler, tre stelle Michelin, «St. Hubertus», San Cassiano (Bolzano)

- Davide Oldani, due stelle Michelin, «D’O», Cornaredo (Mila

- Ernesto Iaccarino, due stelle Michelin, «Don Alfonso 1890», Sant’Agata dei Due Golfi (Napoli)

- Massimo Bottura, tre stelle Michelin, «Osteria Francescana», Modena

- Antonia Klugmann, una stella Michelin, «L’Argine a Vencò», Dolegna del Collio (Gorizia)

- Enrico Bartolini, tre stelle Michelin, «Bartolini al Mudec», Milano

- Antonio Santini, tre stelle Michelin, «Dal Pescatore», Canneto sull’Oglio (Mantova)

- Mauro Uliassi, tre stelle Michelin, «Uliassi Ristorante», Senigallia (Ancona)

- Valeria Piccini, due stelle Michelin, «Da Caino», Montemerano (Grosseto)

- Giancarlo Perbellini, due stelle Michelin, «Casa Perbellini», Verona

- Pino Cuttaia, due stelle Michelin, «La Madia», Licata (Agrigento)

- Max Mascia, due stelle Michelin, «San Domenico», Imola

- Antonio Guida, due stelle Michelin, «Seta», Milano

- Fabio Pisani e Alessandro Negrini, due stelle Michelin, «Il luogo da Aimo e Nadia», Milano

- Moreno Cedroni, due stelle Michelin, «La Madonnina del Pescatore», Senigallia

- Ciccio Sultano, due stelle Michelin, «Ristorante Duomo», Ragusa Ibla

- Gaetano Trovato, due stelle Michelin, «Ristorante Arnolfo», Colle di Val d’Elsa (Siena)

- Giorgio e Gian Pietro Damini, una stella Michelin, «Ristorante Damini», Arzignano (Vicenza)

- Vitantonio Lombardo, una stella Michelin, «VL Ristorante», Matera

- Giuliano Baldessari, «Aqua Crua», Barbarano Vicentino, Vicenza

- Luca Abbruzzino, una stella Michelin, «Ristorante Abbruzzino», Catanzaro

- Viviana Varese, una stella Michelin, «Viva», Milano

- Caterina Ceraudo, una stella Michelin, «Dattilo», Crotone

- Andrea Berton, una stella Michelin, «Ristorante Berton», Milano

- Isa Mazzocchi, una stella Michelin, «La Palta», Borgonovo Val Tidone (Piacenza)

- Alessandro Dal Degan, una stella Michelin, «La Tana Gourmet», Asiago (Vicenza)

- Luca Marchini, una stella Michelin, «L’Erba del Re, Modena

- Roy Caceres, «Carnal», Roma

- Nino Rossi, una stella Michelin, «Qafiz», Santa Cristina d’Aspromonte (Reggio Calabria)

- Gianluca Gorini, una stella Michelin, «DaGorini», San Piero in Bagno (Forlì-Cesena)

- Matteo Baronetto, una stella Michelin, «Ristorante Del Cambio», Torino

- Riccardo Gaspari, una stella Michelin, «SanBrite», Cortina d’Ampezzo

- Giulio Terrinoni, una stella Michelin, «Per Me», Roma

- Peppe Stanzione, una stella Michelin, «Il Glicine» dell’Hotel Santa Caterina, Amalfi

- Domenico Candela, una stella Michelin, «George» dell’Hotel Parker, Napoli

- Eugenio Boer, «Bu:r», Milano

- Luigi Taglienti, Milano

- Marc Lanteri, «Al Castello», Grinzane Cavour, Cuneo

- Marco Ambrosino, «28 Posti», Milano

- Peppe Barone, «La Fattoria delle Torri», Modica

- Cosimo Mogavero, «Cirispaccio», Milano

- Roberto Di Pinto, «Sine», Milano

- Roberto Conti, «RC Resort Luxury & Relax Hotel», Mortara (Pavia)

- Giacomo Caravello, «Balìce», Milazzo (Messina)

- Alberto Fele e Lorenzo Careggio, «Eragoffi», Torino

- Cinzia De Lauri, Sara Nicolosi e Giulia Scialanga, «Altatto», Milano

- Elio Sironi, «Ceresio7», Milano

- Philipp Hillebrand, «Villa Eden - The Leading Park Retreat», Merano

- Filippo La Mantia, Milano

- Giancarlo Morelli, «Ristorante Morelli» e «Bulk», Milano

- Federico Delmonte, «Acciuga», Roma

Sul Corriere troverete l’articolo completo con la galleria di immagini e richieste degli chef.

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