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Vietati caviale e vodka russi (anche) in Europa

Divieto di importazione di caviale e vodka dalla Russia all'Europa

Vietati caviale e vodka russi (anche) in Europa

Il quarto pacchetto di sanzioni di marzo aveva negato alla Russia lo status di "nazione più favorita" , ciò oltre a toglierle i vantaggi del far parte dell’Organizzazione mondiale del commercio (arma che negli anni ‘80 contribuì al crollo dell’Urss), prevedeva di stoppare tutte le forme di trasferimento tecnologico o dei servizi finanziari. In quella occasione il presidente americano Joe Biden in una conferenza stampa alla Casa Bianca annunciò: “vietiamo l’importazione di beni di settori importanti per l’economia russa, compresi i frutti di mare, la vodka e i diamanti”.

Oggi a seguito del quinto pacchetto di sanzioni della Ue contro Mosca sono state inseriti tra i prodotti vietati proprio le due specialità russe; dunque Washington, Londra e Bruxelles hanno vietato le importazioni.

In realtà, si tratta di una rinuncia simbolica dato che il caviale importato dall'Ue viene dalla Cina: dei 51 milioni di euro che girano intorno alle famose uova di storione, solo l'1,7 è prodotto in Russia. In termini di quantità è ancora più evidente: la produzione mondiale di caviale è di 380 tonnellate, ma quella russa non supera le 52 tonnellate, di cui solo 8 prendevano la strada per l’estero. La stessa cosa succede per la vodka che l’Europa importa per un valore di 125 milioni di euro è solo per la metà russa, vedendo rientrare tra i grandi produttori l'Iran.

"Il vero obiettivo è privare i russi dei prodotti di lusso europei e non il contrario. In questo modo infatti si mira a impedire alla ricca oligarchia russa di importare Porsche, Ferrari e BMW, capi d’alta moda e gioielli" - spiega la Commissione.

Dall'inizio della guerra in Ucraina, gli europei hanno smesso di comprare acciaio, legno, carbone e cemento dalla Russia, privandola di entrate annue comprese tra 13,5 e 17 miliardi di euro.

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