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Vincenzo Cerbone: "Crazy Pizza di Flavio Briatore? E' un format vincente e vi spiego perché.

In questi giorni monta la polemica per la Crazy Pizza di Flavio Briatore, Vincenzo Cerbone prova a fare il punto.

Vincenzo Cerbone: "Crazy Pizza di Flavio Briatore? E' un format vincente e vi spiego perché.

Di Vincenzo Cerbone, ristoratore, Owner & CEO presso 12 MORSI Burger &Friends, fa il punto della situazione sul "caso" Crazy Pizza di Flavio Briatore: "Ho imparato in poco tempo solo una cosa in questo mestiere, chi ha fila ha ragione"

Noto che la questione Crazy Pizza di Flavio Briatore nell'ambito food, sia divenuto il trend topic del giorno, al punto da riempire pagine e pagine di notiziari gastronomici. Umilmente, da ristoratore e per quello che può valere, essendoci stato diverse volte, vi fornisco una mia visione che magari vi è sfuggita o non avete considerato.

In Italia e spesso a Napoli, siamo troppo abituati a giudicare un locale per il prezzo o addirittura per la zona dove si trova. La maggior parte dei clienti vuole il cibo di qualità ad un buon prezzo, a molti invece sento dire la solita frase “Vabbè paghi la posizione”.

Cosa significa alla fine, paghi la posizione?


Innanzitutto se un locale è situato in centro città, magari anche con spazi ragionevolmente ampi, questo, dovrebbe essere sempre giudicato come un surplus e non come una nota negatività, altrimenti perché pagare 10mila euro di fitto a fronte dei mille, millecinquecento che si possono pagare in periferia? Maggior richiesta di locali = Maggiori costi di fitto, è la famosa regola della domanda/offerta.

Facciamo due conti

Secondo voi quanto costa di affitto mensilmente il Billionaire?

Credo non meno di 25.000 al mese! Per non parlare della quantità di personale all’interno. Almeno 10 parcheggiatori che ti indicano il percorso dove andare, si prendono la tua macchina e te la parcheggiano per poi riportarla all’esterno del locale quando stai per andare via. Si chiama servizio Valet, giù da noi ovviamente sconosciuto. 5 Hostess all’ingresso che ti accompagnano gentilmente al tavolo prenotato. Almeno 50 collaboratori tra camerieri, manager e runner, pronti ad esaudire ogni tuo desiderio. Immaginatevi solo il costo giornaliero di questo personale.
Dulcis in fundo, musica, Dj, personale di cucina e sopratutto uno spettacolo live di Alessandro Ristori (per me bravissimo) più corpo di ballo spettacolare.

Tutto questo quanto costa? Facendo due calcoli, non meno di 20.000 a sera. Se poi ci aggiungiamo costi di manutenzione, food cost, utenze, Line up Dj, Ospitality e ammortamenti, siete realmente sicuri che possiamo scandalizzarci per una pizza a 15€?

Probabilmente nel contesto in cui è servita è addirittura economica, perché quello che vi ostinate a non considerare è che spesso il foodcost, così come il cibo in generale, sono solo una parte dell'esperienza e che ancor più frequentemente, la clientela vuole ben altro che disquisire su ingredienti e provenienza degli alimenti, molti, soprattutto in questi contesti, vogliono DIVERTIRSI IN QUESTO MODO.

Se dobbiamo dirla tutta la pizza è più che passabile.

Non è top? Sicuramente.

Non è indimenticabile? Anche.

Non è tecnicamente sviluppata ai massimi livelli? Certo che no.

Ma è sicuramente la proposta più adatta ad un determinato tipo di pubblico che fa del cibo solo un modo per intrattenersi e il locale pieno è la dimostrazione che la “sua” proposta è vincente.

Poi può piacere come no, ma è studiata per un avventore a cui interessa l’esperienza a 360 grandi e non solo il prodotto. Esperienza indubbiamente di lusso e di nicchia, paghi il red carpet.
Se ti sta bene ok, se non ti sta bene nessuno ti obbliga.
Per quanto mi riguarda io al Billionaire ci vado da 12 anni ed è l’unico locale che nonostante la crisi evidente della Costa Smeralda continua ad andare alla stessa velocità dei tempi pre-covid, tutti gli altri competitor, cambiano proprietà, nome e format ogni anno.

Vuoi vedere che questo Briatore qualcosa ne capisce? Non può essere e non è solo fortuna.
Ovviamente non sono qui a difendere Briatore che non ha bisogno della mia opinione, anche perché a Monaco, a parte Cipriani leggermente sufficiente in confronto agli altri della stesa catena nel mondo, non è che ci sia questa straordinaria offerta ristorativa, si punta ad altro, si cerca quello che vuole quel determinato tipo di pubblico.
Dovremmo iniziare anche a catalogare i locali per il pubblico per cui sono stati aperti. Ci sono locali che con il prezzo “vogliono” fare a prescindere selezione naturale, ci sono locali invece che decidono di fare il percorso inverso puntare sulla quantità e sul prezzo accessibile. Tutti e due i pensieri sono assolutamente vincenti, è il contesto a fare il resto.


Ad ogni modo la smetterei di puntare il dito contro Briatore e la sua Crazy Pizza, sono solo affari e questo Flavio lo sa benissimo: il suo pubblico non guarderà mai il prezzo sul menu, alla sua pizza senza lievito, ai prodotti non ricercati, la sua clientela cerca altro e va da lui per il parterre e il servizio assolutamente di livello.

Ho imparato in poco tempo solo una cosa in questo mestiere. Chi ha fila, ha trovato la chiave di Volta ed indiscutibilmente a livello commerciale non può che avere sempre ragione !