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Fuoco Mediterraneo. Tabarchini, liguri di Sardegna.

Fuoco Mediterraneo di Sacha con le foto di Alessandro Madeddu. Da leggere assolutamente

Fuoco Mediterraneo.  Tabarchini, liguri di Sardegna.
aFuoco Mediterraneo.  Tabarchini, liguri di Sardegna.

Nell’isola di San Pietro, in Sardegna, vive una comunità chiamata “tabarchina”.

Fuoco Mediterraneo.  Tabarchini, liguri di Sardegna.

Gente ligure originaria di Pegli, che nel 1540, migra, se ne va e si insedia a Tabarka, un’isola difronte a Tunisi. Fu in quel tempo che la famiglia genovese dei Lomellini ottenne dal re di Spagna la concessione della pesca del corallo nei fondali che circondano l’isolotto. Nel 1738, quando l’isola ritornò in possesso dei beydi Tunisi, i tabarchini furono costretti a trasferirsi in Spagna e in Sardegna, su concessione del re di Sardegna Carlo Emanuele III. Un popolo di pescatori dalle molteplici contaminazioni: genovesi e per 200 anni a contatto con le genti del Maghreb.

Fuoco Mediterraneo.  Tabarchini, liguri di Sardegna.

La lingua parlata, ancora oggi, è un genovese con sonorità della riviera di ponente e, un vago accento sardo. Interessante la cucina.

Fuoco Mediterraneo.  Tabarchini, liguri di Sardegna.

Nei ristoranti dell’isola è possibile consumare preparazioni di una tradizione culinaria dal forte sentore di mare, nelle case tabarchine, si preparano piatti che sono il frutto delle influenze di tutti quegli anni di storia trascorsi a contatto con le differenti culture del bacino del Mare Nostrum.

Fuoco Mediterraneo.  Tabarchini, liguri di Sardegna.

Da qualche mese c’è in libreria, un libro che racchiude tutte queste gustose sensazioni, dal titolo “Fuoco Mediterraneo” di Sacha, edizioni Youcamprint, curato da Giulio Ceresio e arricchito dalle foto di Alessandro Madeddu.

Fuoco Mediterraneo.  Tabarchini, liguri di Sardegna.

Una raccolta di affascinanti racconti e ricette di un seducente personaggio, Sacha, discendente di quel popolo di Genovesi.

Fuoco Mediterraneo.  Tabarchini, liguri di Sardegna.

Incantatore uomo di mare, cuoco, guida e grimaldello d’eccezione che entra nel cuore della piccola comunità tabarchina. Dopo aver solcato i sette mari per dieci anni su grandi navi mercantili come ufficiale di macchine, Sacha è tornato nella sua terra d’origine a fare il pescatore di professione con il gozzo carlofortino che già era di suo padre. Appassionato di cucina, sorprende i suoi ospiti nelle casciandre (feste tra amici), e con pochi ingredienti, realizza sorprendenti combinazioni dalle cotture ancestrali. E’ la brace che scalda e, vivace cuoce. E’ la legna della macchia mediterranea che sprigiona sentori e caratterizza ogni cottura. Mirto, lentisco, corbezzolo ed elicriso, cadenzano gusto, e invadono di desiderio pesce o frutti di mare.

Fuoco Mediterraneo.  Tabarchini, liguri di Sardegna.

Una elencazione dettagliata di ricette: Il maiale di mare alla tabarkina, bottarghe di tonnara, la bobba, il salto delle sardine alla griglia, le cochonnet allo spiedo, i dolci frutti del peccato, l’ultima migrazione dell’aragosta, culurgionis eretici, e via di questo passo. Una lettura stimolante e coinvolgente.

Fuoco Mediterraneo.  Tabarchini, liguri di Sardegna.

Non resta che andare e conoscere Giulio, Alessandro e, se ci dovessimo riuscire, anche Sacha; oppure iniziare a familiarizzare leggendo il bel libro e scoprire impudente sulla pelle, tutto il sale ed il sole di una luminosa estate.

Le foto sono di Alessandro Madeddu.