La Pasquetta mancata: Agriturismi in poltrona tra essere o non essere, vi porto a Massa Lubrense
La Pasquetta mancata, vi porto a Massa Lubrense all'agriturismo Le Tore
La Pasquetta mancata: Agriturismi in poltrona tra essere o non essere, vi porto a Massa Lubrense
"Una bella mangiata all'aria aperta. Se ci sta il panorama meglio, un posto dove i bambini si sfrenano e conoscono un poco le piante".
Tutto questo per noi è Pasquetta, una escursione fuori porta, una domenica in cui non si ha voglia di cucinare. Magari una cerimonia.
Tiriamo fuori tutto il viscerale amore per la natura, quello profondamente (e molto!) dentro di noi, quello che tiriamo fuori nelle occasioni buone.
Non è che oggi sono pure io nel mood Lucifero (non ne ho i muscoli), però, dai: è vero.
Mi includo, suvvia: la natura è uno scenario. In pochi la conoscono, meno la sentono davvero. E va bene: le occasioni sono poche, siamo cresciuti in città, la testa è altrove!
Però, tra noi e noi, nell'oscurità della nostra quarantena ci pensiamo mai che ci sta chi nella natura vive tutto l'anno e che ne trae il primo sostentamento? E come ci vede uno così quando non distinguiamo una pianta di pomodoro da una di peperoncini? Un melo da un pesco. Non dico un olivo da un altro.
Ma parliamo ora proprio di loro: ulivi, la pianta che unisce il mediterraneo. Bellissimi, secolari.
Quando penso a un tempio della simbiosi natura uomo ci sono pochi luoghi che mi vengono in mente. Pensate che perfino io non ci sono mai stata perché, curioso a dirsi, non ho mai voluto profanarlo con la gitarella del week end e i miei impegni all'estero non mi hanno consentito di meglio.
Vittoria Brancaccio
La signora Vittoria Brancaccio , la titolare de Le Tore, però la conosco da anni. Conosco il suo olio, conosco la sua idea di terra e ho ragionato sul suo profondo legamene con la natura. Una scelta di vita radicale. "Le Tore non è una fattoria travestita da albergo e neanche un albergo travestito da fattoria: è un'azienda agricola e un agriturismo vero, organizzato in una masseria dell' '800". Ecco Le Tore raccontato da Le Tore. Non di meno Vittoria - con il suo sorriso benevolo e caldo - è ragionevole nei confronti di chi una scelta tanto radicale non la ha compiuta.
Non è pazzesco e un po' perverso? Con foodclub.it vi porto oggi virtualmente in una azienda agrituristica che a Pasquetta, se vi fosse stato concesso, avrebbe per sempre stravolto il vostro concetto di agriturismo e "mangiata all'aperto".
Personalmente immagino - saranno i fumi pasquali - che ogni volta che qualcuno esce "toccato" dalla sua azienda (ed è facile lo sia) vuol dire che una pecorella smarrita è stata recuperata alla causa "siamo tutti fatti di carne e ossa e torneremo alla terra!" Contro "Non siamo solo umanoidi dalle dita prensili imprestate alla tastiera".
Le Tore, Massa Lubrense (Na)
Ne avrete sentito parlare da pizzaioli e chef che da anni fanno dell'olio DOP Penisola Sorrentina della azienda di Massa Lubrense di Vittoria, un piccolo paradiso biologico tra mare e terra punteggiato di alberi da frutta, orti, viti e olivi, un ingrediente importante. Forse tra i primissimi a farne una promozione martellante (tipica del suo stile), dovevano essere i primi anni 2000, è stato il Maestro Enzo Coccia, il primo "pizzaiolo gourmet" della storia contemporanea.
Mi racconta Vittoria Brancaccio: "L’agricoltura per decreto non si ferma. Quando “mala tempora currunt”, gli agricoltori sono essenziali, i no vax scompaiono e i medici non si aggrediscono al pronto soccorso ma si applaudono. Chissà se durerà!
Quest’anno un lungo e piovoso autunno, ci ha accompagnato nel travaso, imbottigliamento e confezionamento dei 2200 litri di olio dop Penisola Sorrentina da agricoltura biologica.
Ho piantato un nuovo piccolo vigneto, sostituito le vecchie viti morte con altre giovani di Aglianico, Piedirosso e Falanghina per portare la nostra piccola vigna a quel mezzo ettaro che ci consente di coprire il consumo agrituristico di rosso e di bianco DOP Sorrento vinificate con la collaborazione della piccola cantina Stinca. Alcune delle piante di Falanghina hanno più di 90 anni e sono in buona salute. Arrampicate sulle pergolette sorrentine di pali di castagno si godono aria fresca e vetusta età.
Il corso base di potatura dell’olivo con il grande Giorgio Pannelli per 70 addetti ai lavori è stato spostato da marzo a novembre e abbiamo cominciato, a fine inverno, la potatura dell’olivo a vaso policonico, una forma che consente di operare in sicurezza e rapidamente da terra e realizza un compromesso tra la pianta e l’agricoltore: dona alla prima un equilibrio tra chioma e radici e consente al secondo un aumento della produttività e un notevole decremento dei costi di produzione.
Con Pannelli è ripresa in Italia la tradizione nobile delle “cattedre ambulanti di agricoltura”, interamente,in questo caso, dedicata alla ripresa della cura e della possibilità di fare reddito dei maltrattati oliveti italiani.
Mentre potavo viti, alberi di annurche e olivi mi è venuto di pensare che l’arte della potatura assomiglia a quella dello scultore, che per creare una forma agisce per sottrazione.
Forse è questo che ci sta costringendo a fare questo periodo in cui facciamo i conti con la fragilità della nostra vita e ritroviamo l’essenziale. Dobbiamo ripensare alle risorse che abbiamo e all’uso, a volte scellerato, che ne facciamo. Tanti auguri a tutti e vi aspettiamo a Le Tore quando tutto si calmerà".
Azienda Agricola Le Tore
Via Pontone 43, 80064
Massa Lubrense (Napoli)
Telefono +39.081.8080637; Cellulare: +39.348.4334608