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MASSERIA GUIDA tra incontri d'autore, stelle e correnti artistiche

“Incontri d’autore” vuole raccontarci molto di più di un menu stilato a quattro mani alle falde del Vesuvio.

MASSERIA GUIDA tra incontri d'autore, stelle e correnti artistiche

Una stella, due artisti: come Maxibon two is megl che one. Il “miglio d’oro” che ci accompagna verso questa serata dal titolo “Incontri d’autore” vuole raccontarci molto di più di un menu stilato a quattro mani alle falde del Vesuvio.

Siamo ad Ercolano, in un orto che mantiene il legame con la sua natura ed una masseria ottocentesca che riesce a proiettarci nel suo tempo: benvenuti a Masseria Guida.

Ad accoglierci c’è l’ambizione di Nunzia Perrot mentre le geometrie in cucina sono affidate allo Chef Basilio Avitabile il quale, come in una mostra collettiva, si esibirà in questa seconda esposizione assieme allo Chef stellato Domenico Iavarone per manifestare dalle proprie tele diverse consistenze di gusto.

MASSERIA GUIDA tra incontri d'autore, stelle e correnti artistiche

La location è davvero suggestiva e visto l’invito a partecipare al tavolo d’onore in compagnia delle maestranze, rovescerò il clichè tipico tradotto nella fantozziana gag della Contessa Serbelloni-Mazzanti-Viendalmare per dedicare a questa serata di alta cucina contemporanea un tono artistico.

MASSERIA GUIDA tra incontri d'autore, stelle e correnti artistiche

Finger Food di benvenuto ed è quasi magia Johnny, perché la spugna al pomodoro con maionese di arachidi ed il Magò, lo spumante brut rosè che ripropone in versione effervescente gli stessi uvaggi del possente Amarone, cominciano a solleticarci una chiave di lettura diversa, in cui Masseria Guida ci riporta tra Napoli e Parigi, dove la Belle Époque è disposta su tele bianche circolari.

Antipasto - ortaggi di stagione e prelibatezze del sottobosco

Vino in abbinamento: Duca Fedele - Valpolicella Doc

MASSERIA GUIDA tra incontri d'autore, stelle e correnti artistiche

Disposti sul piatto come gli elementi della metafisica, gli Chef riprendono una caratteristica chiave della corrente di Giorgio de Chirico: quelli che potrebbero apparire come molteplici punti incongruenti tra loro, sono in realtà un gioco di contrasti per portare l’insieme degli ingredienti oltre l’aspetto singolo. Come integrare quindi cavolfiore, erbe spontanee e bacche? Lasciandoli esprimere come nella “Musa metafisica” di Carlo Carrà, in cui non sono gli oggetti, bensì le prospettive ad animare l’ambiente.

Primo Piatto -Tubetti fichi, scarole, alici e olive

Vino in abbinamento: Marchesa Maria Bella - Ripasso Superiore Doc

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Dall’alto appare come un prato fiorito, ma vista la mano dell’artista sarebbe più corretto denominarlo giardino, come il “giardino dell’artista” di Claude Monet. Il viola dell’iris è rappresentato dal succoso fico bianco del Cilento, mentre le alici tagliano insieme al crumble alle olive la spessa consistenza della pasta di Gragnano. Non è stata utilizzata la tecnica impressionista del dipingere “en plein air”, ma anche qui gli Chef sono riusciti a farci cogliere le sfumature di un piatto che trasporta al di là della sala lasciandoci a metà tra mare e terra.

Secondo piatto - Secreto di Pata Negra cbt con salsa alla nocciola di Giffoni e cima di rapa

Vino in abbinamento: Conte Gastone - Amarone della Valpolicella Docg

MASSERIA GUIDA tra incontri d'autore, stelle e correnti artistiche

“El secreto” ci porta in Spagna per due ragioni, la prima è una nota fiction televisiva, l’altra è un delizioso taglio “nascosto” del famoso maialino iberico, in cui si narra che i macellai non volessero spoilerarne la bontà tenendolo segreto. Come Picasso nel 1917, anche il Pata Negra viaggia dalla Spagna verso l’Italia per donarsi alle mani degli Chef che come il fondatore del cubismo, adottano la tecnica del “papier collé” accentuando il valore del volume su quello del colore, ritagliando spezzoni di nocciola e cima di rapa su una composizione che ricorda “Casa all’Estaque” di Georges Braque.

Dolce - Zucca, castagne e alloro

MASSERIA GUIDA tra incontri d'autore, stelle e correnti artistiche

Essenziale e geometrico come il neoplasticismo di Piet Mondrian, anche questo dolce racchiude una carica volta a smentire la sua apparente semplicità. Una composizione di colori che a loro volta intonano l’ambiente circostante, come i sapori che non devono prevaricare ma accompagnare le sequenze. Espressione tutt’altro che banale di due classici autunnali, zucca e castagna, la geometria serve solo ad inquadrarli, poi spetta agli altri sensi volare oltre.

Quattro portate recitate secondo quattro correnti artistiche, non a caso tutte risalenti a quel periodo di scoperte ed invenzioni a cavallo tra 800 e 900, quando l’arte era posta al centro del progresso di un Paese e Masseria Guida veniva concepita, oggi come allora, come luogo d’incontro e di scambi tra terra, cielo e stelle.

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