Mauro Sciuè raccontato dai suoi figli: "Nostro padre nella vita è caduto diverse volte e si è sempre rialzato più forte di prima"

Mauro di Sciuè il panino vesuviano ci ha lasciati. Questo il racconto dei suoi figli

La ristorazione finalmente può riaprire al pubblico con tutte le cautele del caso, ma Mauro Sciuè, così lo chiamano tutti, non potrà vedere questo momento di ripartenza tanto desiderato. E’ partito dal basso, con il piacere di coinvolgere le persone prendendole per la gola. Gli esordi sono stati a Portici con i primi panini in puro stile napoletano. Mauro. 49 anni, con il gusto ci sapeva fare, ma aveva due valori aggiunti che hanno spinto il suo coraggio, la forte simpatia tipicamente partenopea, e l’unione della famiglia. Ricordo che aveva rinunciato ad aprire altrove altre sedi di Sciuè il Panino Vesuviano perché non voleva separarsi dai suoi figli.

Dobbiamo stare sempre tutti insieme, diceva, questa è la nostra forza. A Pomigliano d’Arco una prima sede dove lo stile ha cominciato a cambiare, anche per il volere dei figli Giuseppe e Marco, puntando ai burgers super golosi, dove i prodotti del territorio erano comunque protagonisti, ma ci si ispirava anche alla cultura americana, come il momento richiedeva. Fu subito un grande successo che impose delle scelte precise di crescita e di cambiamento che Mauro seppe cogliere con prontezza, progettando un nuovo locale, sempre a Pomigliano d’Arco, ben curato nell’estetica, nei menù e nella qualità dei cibi. Praticamente ogni sera aveva la fila fuori. Ho voluto chiedere a Giuseppe, il maggiore dei figli, cuoco e bravo imprenditore di raccontare suo padre.

"Dobbiamo tanto a nostro padre, educazione, sani principi, valori e rispetto. Ci ha trasmesso fin da piccoli la sua grande passione per la cucina e la ristorazione. Ci ha formati come uomini insegnandoci a vivere nella società attuale e a tal fine ci ripeteva spesso: quando uscite di casa dovete essere dei leoni perché se siete pecore vi mangeranno.

Nostro padre nella vita è caduto diverse volte e si è sempre rialzato più forte di prima, ha sempre lottato e nessuno gli ha mai regalato nulla...questa cosa, per noi, gli fa onore e ci darà la forza di andare avanti, nella quotidianità e nel lavoro.

Abbiamo ben chiaro e sarà in eterno il nostro motto, cercare di fare sempre di più, meglio, come lui voleva! Rimanendo umili e rispettosi, con i piedi ben saldati a terra, proprio come ci ha insegnato."

Buon viaggio papà Sciuè ...

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