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Rider derubato mentre è al lavoro. Antonio Prisco: "ci mette in luce più un caso di delinquenza come questo, che le battaglie che ogni giorno affrontiamo con tanti lavoratori"

Rider derubato e aggredito a Napoli, interviene Antonio Prisco responsabile nazionale rider Nidil- Cgil

Rider derubato mentre è al lavoro. Antonio Prisco: "ci mette in luce più un caso di delinquenza come questo, che le battaglie che ogni giorno affrontiamo con tanti lavoratori"

Ieri sera un rider di 51 anni è stato aggredito, nel napoletano, da sei teppisti che, a bordo di due motorini, sono riusciti a rubargli lo scooter dopo aver passato alcuni minuti a strattonarlo e a picchiarlo (video).

Il video della rapina, apparso in rete è diventato in poco tempo virale e ha dato il via ad una serie di iniziative di solidarietà in favore del rider rapinato, per permettergli di riacquistare il mezzo di locomozione necessario allo svolgimento del suo lavoro. Il rider è padre di due bimbe e al momento il suo pricipale lavoro è quello delle consegne a domicilio.

Il delivery, un mondo sconosciuto fino a qualche anno fa ed ora invece entrato nella vita di tutti. Complici l'espansione del mercato degli ultimi due anni e ancor più la pandemia da Covid-19, che ha spinto (per ovvie ragioni e restrizioni) l’intero settore della ristorazione ad usufruirne come unica possibilità al fine di sostenere la propria attività.

Un servizio, quello del delivery, da pochissimo entrato a far parte in maniera importante nel mondo della ristorazione italiana, tant'è che ancora siamo lontani da una legislazione che tuteli i lavoratori della categoria, anche e soprattutto per aspetti importanti come quello della sicurezza.

Abbiamo raggiunto telefonicamente Antonio Prisco, oggi responsabile nazionale del coordinamento rider Nidil- Cgil, che ci ha raccontato di essere riuscito ad entrare in contatto con il rider. Ci racconta di aver trovato una persona naturalmente colpita dall'accaduto ma anche sorpresa dalle tante telefonate ricevute nelle utlime ore che , da elemento di un algoritmo di ricerca, questa sera lo stanno trasformando in un lavoratore sotto i riflettori.

Rider derubato mentre è al lavoro. Antonio Prisco: "ci mette in luce più un caso di delinquenza come questo, che le battaglie che ogni giorno affrontiamo con tanti lavoratori"

"La cosa scioccante è che oggi un lavoratore di 51 anni con due figlie e una moglie debba lavorare per pochi euro all'ora. In media parliamo di 3-3,20 euro a consegna (lordi eh!!!). Immaginiamo cosa vuol dire con le spese di benzina, lo scooter di tua proprietà e con pochissimi diritti" - ha dichiarato Prisco- "Come Nidil-Cgil abbiamo voluto offrire da subito al rider il massimo supporto legale e abbiamo chiesto al Comune di Napoli di costituirsi parte civile, visto che pensiamo che sia importante. in casi come questi, fare fronte comune con le istituzioni, e in verità abbiamo da subito ricevuto una risposta positiva."

Prisco continua: “le aziende di delivery riscuotono il 25%-30% dai ristoratori con cui collaborano, quindi dovrebbero tener conto, almeno in orario di lavoro, di un'assicurazione per i propri lavoratori, che tutelino le persone ed i mezzi di locomozione. Ciò sto non succede ed è per questo che dobbiamo ancora fare molta strada per vedere riconosciuti i diritti dei ridere.“

"Incontrerò domani il rider per organizzare insieme il supporto legale che intendiamo offrirgli e per renderlo partecipe anche della tanta solidarietà che stiamo raccogliendo in queste ore.”

“È chiaro che siamo ancora tanto indietro sul fronte dei diritti dei riders. Non è un caso che, da figure invisibili, riesca a metterci in luce più un caso di delinquenza come questo, che le battaglie che ogni giorno affrontiamo o l'impegno di tanti lavoratori.“

Per chi volesse contribuire alla raccolta fondi indetta dai #foodclubbers a favore del rider derubato questo è il link QUI

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