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Con l'annuncio di Mauro Colagreco sembra sempre più chiaro che il futuro dell'alta cucina sarà vegetale.

Mauro Colagreco chef del Mirazur a Mentone vira verso una proposta con maggiore attenzione verso la natura.

Con l'annuncio di Mauro Colagreco sembra sempre più chiaro che il futuro dell'alta cucina sarà vegetale.

Da sensazione a realtà: con il nuovo menù biodinamico di Mauro Colagreco il futuro sarà un'alta cucina sempre più vegetale.

Come vi avevo preannunciato il mondo dell'alta gastronomia, dopo il crollo dello storytelling legato alla sostenibilità ambientale, sta mostrando le carte e manifestando quale sarà a breve termine la direzione che prenderà l'universo del finedining.

E' di poche settimane fa l'ufficializzazione del ristorante pop-up Angelika che troverà spazio in una sala privata del ristorante 3 stelle Michelin Geranium di Rasmus Kofoed, dove saranno serviti in maniera informale pasti esclusivamente a base vegetale di provenienza biologica o biodinamiche da fattorie locali. Pochi giorni dopo è seguita la dichiarazione di Floriano Pellegrino, probabilmente il cuoco più attento a fiutare le nuove tendenze d'Italia, che annunciando la riapertura del Bros' a Lecce il prossimo 17 giugno, ha detto: "Ci sentiamo in questo modo più in pace con noi stessi e con le nuove consapevolezze maturate, realizzando appunto questo nuovo menu interamente vegetariano.

E se è vero come è vero, che 3 indizi fanno una prova, l'annuncio di Mauro Colagreco delinea chiaramente una direzione.

Mauro Colagreco e sua moglie Julia durante il periodo di pandemia hanno avuto modo di apprezzare la natura e il suo evolversi per 3 mesi e questo li ha spinti alla decisione di voler utilizzare al meglio l'orto del ristorante a Mentone. Ed è cosi che, riferendosi al menù che i clienti troveranno al Mirazur alla riapertura programmata il prossimo 12 giugno, hanno dichiarato: “Vogliamo lavorare con l'influenza della Luna sulla Terra, in una logica di biodinamica. Offriremo quindi quattro diversi menu per ogni luna: intorno al frutto, alla foglia, alla radice e al fiore. Al fine di utilizzare tutta l'energia del cibo.

Sul profilo instagram del ristorante hanno pubblicato diverse foto riguardanti gl'interventi strutturali che sta subendo il ristorante francese per accogliere questo "nuovo progetto". I malpensanti staranno confabulando che una cucina vegetale basata esclusivamente sui prodotti del proprio orto, sarà un'affare soprattutto per chi la venderà, ma noi che siamo brave persone non ci faremo abbindolare dalle teorie complottiste. O forse no?

Foodlovers, non ditemi che non ve l'avevo detto, preparatevi il futuro è vegetale, meglio ancora se biologico e biodinamico.