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La miglior pizza è quella che non hai ancora mangiato!

La miglior pizza d'Italia la fa Danilo Meloni, in Sardegna, e non un pizzaiolo di Napoli

La miglior pizza è quella che non hai ancora mangiato!

Avere un sogno e perseguirlo, lanciarsi a capofitto in sfide che ci mettono alla prova soprattutto con noi stessi è il nutrimento del sogno stesso; se poi da quelle sfide ne usciamo anche vincitori... beh, la vetta del mondo è esattamente il nostro trono.

MA... in che misura quel trono è degno di esser chiamato così? Quando e soprattutto in che modo quel trono ci conferisce un reale riconoscimento se poi la poltrona è tanto ampia o se addirittura dalla vetta più che guardare giù ci si guarda intorno data l'affluenza ai piani alti?

"La pizza più buona d’Italia di quest’anno si fa in Sardegna." Così tuonano i titoli di decine di testate!

Danilo Meloni, 27 anni, pizzaiolo di Uta ha vinto il campionato italiano della pizza, tenutosi online per via delle norme anti-covid, in cui sette giudici hanno girato l’Italia per assaggiare le pizze in gara, circa 400 distribuite in tutto il Belpaese.

La pizza vincente, quella di Meloni, con bordi ripieni e farcitura tridimensionale si è aggiudicata la vittoria battendo un napoletano di 19 anni arrivato secondo e un pizzaiolo di Udine (33 anni) terzo classificato.

"Il segreto del mio successo è che faccio questo lavoro con amore, mi è sempre piaciuto e mi spinge a dare il massimo. Ho deciso di partecipare perché volevo riuscire a dare il meglio di me e alla fine ci sono riuscito. È stata una bella esperienza per dimostrare di cosa sono capace e sono orgoglioso di come è andata. La vittoria mi ha spinto a voler crescere ancora di più".

Le parole del giovane Danilo sono sentite e ovviamente di cuore, ma chi glielo dirà (a lui ma anche a tutti gli altri pizzaioli) che per ogni competizione internazionale che promette di eleggere il numero uno assoluto, ve ne saranno almeno altre cinque che si prefiggono lo stesso obiettivo e si vendono per lo stesso primato?

Abbiamo ribadito più e più volte che se sulla scena ci sono troppi protagonisti non solo si perde la centralità del ruolo ma diventa anche impossibile capire lo storytelling. Qualcuno, qualche giorno fa, ha parlato di PizzaLifeSystem e il dubbio che il podio sia parte della piramide... un po' mi viene!

E poi anche la precisazione che il miglior pizzaiolo sia stranamente non napoletano, sa leggermente di preconcetto ormai. Questo tipo di restrizione me la aspetto in un dpcm soltanto, ma... ormai rientra tutto nel piano: se ne sentono di tutti i colori e non solo per le zone.