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#Stop #Act: Noto chef parigino accusato di violenze sessuali viene boicottato dal giornalismo gastronomico

Noto Chef parigino sarebbe stato accusato di violenza sessuale da diverse donne.

#Stop #Act: Noto chef parigino accusato di violenze sessuali viene boicottato dal giornalismo gastronomico

Contrariamente a ciò che spettacoli come Top Chef  possono farci credere, il mondo della cucina non è solo piatti straordinari e commensali emozionati. Da anni numerose testimonianze riportano casi di violenza avvenute tra le mura "amiche" di un ristorante.

Questo mercoledì 12 agosto, Julie Mathieu, caporedattore delle riviste Fou de Pâtisserie  e Fou de Cuisine , ha postato su Instagram un lungo messaggio in cui denuncia, insieme al suo collega Muriel Tallandier , un noto chef di Parigi.

Noi di foodclub, stiamo provando scoperchiare il vaso di Pandora, FATTI di cui tutti siamo a conoscenza ma che nessuno ha il coraggio di DENUNCIARE. Abbiamo sentito diverse persone in queste settimane che ci hanno raccontato gli abusi che sistematicamente sono stati costretti a subire in cucina, sofferenze taciute per paura di essere fatti fuori e non trovare più un posto nel mondo che amano.

Ma quanto ancora potrà perdurare questa condizione di omertà? Proteggendo i vostri capi, appoggiate le loro aggressioni, siete loro complici.

Ad ogni modo, ancora una volta vi invitiamo a scriverci e a raccontarci le vostre esperienze. Siamo convinti che siete forti e che vi siete messi alle spalle questi incresciosi avvenimenti, ma potreste essere VERAMENTE FORTI, uscendo allo scoperto e provare a tutelare quei tanti ragazzi che si rinchiudono in se stessi e abbandonano le cucine che tanto amano, perché non capaci di reagire. E' un vostro dovere AIUTARLI. Come? Denunciando, facendo nomi e cognomi di chi ABUSANDO della propria posizione, dall'alto del proprio PRESTIGIO, macchiano per sempre la vita di tanti ragazzi appassionati. Dovremmo costringerli a fare i conti con se stessi. Ad ogni modo ecco il post pubblicato da Julie Mathieu:

Mi alzo e mi spezzo.
Qualche settimana fa siamo rimasti scioccati nell'apprendere che un giovane chef, ben noto nella foodosphere parigina, si sarebbe reso colpevole di molestie e aggressioni sessuali su diverse donne che lavorano per lui o che lavorano nel mondo della gastronomia. Non ci credevamo, tanto la stima per l'uomo, il rispetto per il cuoco e il piacere di mangiare nei suoi ristoranti lo hanno sicuramente posto ai nostri occhi molto lontano da tutto. Ci siamo presi il tempo per verificare le informazioni, per ricevere e leggere varie testimonianze. Ma i fatti oggi sembrano purtroppo confermati, e addirittura ogni giorno vi si aggiungono nuovi dettagli. Le lingue si sciolgono, il coraggio avanza tra le vittime, come la testimonianza di @bonnyclea. E la nausea sale alle nostre gole ... Da diversi giorni ci chiediamo cosa fare. Per rispetto della parola delle vittime, dell'opera della giustizia e di quel che resta della presunzione di innocenza, e poiché siamo fondamentalmente contrari ai tribunali popolari, non diremo il suo nome.
Tuttavia, e in attesa che venga pronunciata giustizia, come professionisti prendiamo la decisione di non parlare più di questa persona nelle riviste che gestiamo. @juliefoodforlove & @mu.tall , sui nostri social network e di non partecipare più a un evento a cui sarà invitato. Come cittadini, decidiamo di non mangiare più nei suoi ristoranti. E come donne, diciamo alle vittime che non sono sole, che le ascoltiamo, che le sosteniamo, che non sono responsabili e che combatteremo al loro fianco per parlare e fare condannare queste azioni inaccettabili, qui come altrove, come ovunque nella nostra società. Il mondo della cucina e della gastronomia non è un mondo a parte. Questa violenza deve finire e le azioni di quest'uomo devono essere condannate. #stop #act !