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Alfonso Saviello: "Il canotto è la mia identità di pizza e sbaglia chi si piega al trend della ruota di carro".

La pizza è chimica: Alfonso Saviello lo sostiene da quando ha mosso i suoi primi passi in questo mondo

Alfonso Saviello: "Il canotto è la mia identità di pizza e sbaglia chi si piega al trend della ruota di carro".

Alchimia Pizza & Fritti Concept

Viale Antonio Bandiera - 84131 Salerno (SA)
Tel. 380 373 2425
Mail: alchimiapizzaconcept@gmail.com
Giorno di chiusura: mai
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La pizza è chimica.

Alfonso Saviello lo sostiene sin da quando, giovanissimo, ha mosso i suoi primi passi in questo mondo.

Imprenditore nato, ha saputo mettersi in gioco in un mondo non facile e in una piazza ancora più complessa, espandendo il suo know-how negli anni in cui la contemporanea oltrepassò la curva di Vietri spiazzando e distruggendo il paradigma dominante della "pizza salernitana".

Accompagnando prima e, poi, cavalcando l'onda lunga del "canotto" che oggi, negli anni del ritorno alla ruota di carro, non rinnega e, anzi, rivendica come uno dei perni dell'identità della sua pizza. Con buona pace dei conformisti.

Alfonso Saviello: "Il canotto è la mia identità di pizza e sbaglia chi si piega al trend della ruota di carro".

"Il canotto è la mia identità di pizza e sbaglia chi si piega al trend della ruota di carro soltanto per vendere".

Commenta senza mezzi termini Saviello!

Alfonso Saviello: "Il canotto è la mia identità di pizza e sbaglia chi si piega al trend della ruota di carro".

Farina tipo 0, 12 le ore di lievitazione, quasi old style, per un'idratazione del 68%: queste le basi dell'impasto affidate al pizzaiolo Tommaso Lastra, che coadiuva Alfonso nella sua "Alchimia".

Ma c'è spazio per iniziare da un buon fritto, da un classico crocchè di patate alla frittatina con il ragù del tiano a fare da companatico, opera del rosticciere Antonio Cibelli.

Il risultato finale è decisamente convincente: essere appassionati di "canotto" di certo può dare una marcia in più all'esperienza.

Unica concessione al trend della ruota di carro è, in realtà, fatta alla tradizione salernitana per eccellenza, la "Carminuccio". Che, per antonomasia, sarebbe stato forse azzardato affiancare ad una pizza corposa e dal cornicione prominente.

Due le pizze sperimentate, che si pongono come biglietto da visita di un menù ricco e - volutamente - non commerciale, nonostante siamo in un locale cittadino per eccellenza, a due passi dall'Arechi e da un enorme cinema multisala. Dunque, di per sè, aperto anche a un target mordi e fuggi e decisamente non composto da soli appassionati o addetti ai lavori: l' "incontro delle Due Costiere".

Alfonso Saviello: "Il canotto è la mia identità di pizza e sbaglia chi si piega al trend della ruota di carro".

A dominare la salsa cilentana, a ricordare il ragù "tirato" della domenica del Sud Campano, olive ammaccate, e le alici di Cetara con la loro sapidità decisa a smorzare la dolcezza del pomodoro.

Alfonso Saviello: "Il canotto è la mia identità di pizza e sbaglia chi si piega al trend della ruota di carro".

E, poi, come dimenticare il suo grande classico, la Margherita 2.0

scottata di pomodorini, (in uscita) stracciatella di bufala campana, pesto al basilico, basilico cristallizzato.

Una buona scelta, dunque, per una sosta post-cinema fuori dagli schemi, o anche, semplicemente, per sperimentare

una buona pizza a Salerno fuori da circuiti ed indirizzi been più noti.

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