Bistrò Rei, la cucina dove "scorre" la passione di Gennaro Pagano
San Gennaro Vesuviano (Na); il Bistrò Rei di chef Gennaro Pagano
Bistrò Rei
Via Nuova Saviano 19 - 80040 San Gennaro Vesuviano (NA)
Tel. 081 461 7739
Chiuso il martedì.
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Siamo nei centri del napoletano,
fatti di un melting pot di edifici più o meno storici, tutti coloratissimi di azzurro (è ancora forte il richiamo, doveroso, alla vittoria del terzo scudetto da parte del Napoli)
Diventa magico quel momento della giornata in cui, quando ormai siamo in piena estate, il sole cala in un tramonto che sembra davvero infinito, con la luce che filtra e quasi si riflette tra le strade, le antenne, i vecchi cortili puntellati di aranci ormai già non più in fiore.
Panta rei, vien da pensare, e non a caso.
E, in effetti, quei profumi dell'atmosfera partenopea che sanno sempre sorprendere anche chi ben la conosce, e che regalano un indubbio fascino anche a tappe lontane dal mare, magari alle falde del Vesuvio, dove da un po' di anni ricerca e innovazione crescono, spesso non sotto i riflettori, anche in cucina.
Il Bistrò Rei di Gennaro Pagano, ad esempio, è uno di questi indirizzi che silenziosamente e senza troppa enfasi si è fatto strada, con un percorso ardito e poco mediatico, nel panorama locale della ristorazione.
Siamo a San Gennaro Vesuviano, in un crogiolo di centri urbani che si uniscono tra di loro quasi senza soluzione di continuità: tutti legati da tradizioni culinarie ben definite, che lo chef Gennaro Pagano ha provato a interpretare in modo assolutamente personale.
A cominciare dalla "formula" stessa del locale, dagli interni molto green, quasi a fare da contrasto con i grappoli di case che circondano il Gran Cono del Vesuvio: non un classico ristorante, nonostante le indubbie velleità del percorso dello chef, ma un "bistrò", "rei" perchè, dice Gennaro Pagano, "tutto scorre".
Oltre alla classica sequenza di appetizer, primi e secondi piatti, c'è grande spazio a portate singole che sanno assumerne tutte le sembianze.
Il menù è davvero molto vasto:
scegliere di affidarsi allo chef-patron, che spesso è anche in sala, è probabilmente il modo migliore per affrontare la cena, introdotta da una piacevole selezione di panificati artigianali su cui spiccano i grissini al lievito madre. Scelta fatta, del resto, dal sottoscritto vista la vastità del menù.
La partenza è davvero interessante, con una tartare di fassona con nocciola tostata, fior di latte e polvere di limone: fresca, impreziosita da elementi di territorio, apre in maniera centrata le danze sul pasto di terra che si è certamente ben difeso, e in qualche caso ha saputo anche sorprendere.
Sfogliando il menù si nota come le tartare ne rappresentino, indubbiamente, un elemento centrale: ci sono anche quelle di tonno e gamberi, salmone, baccalà, palamita e capesante.
Ma l'atmosfera, con il Vesuvio di fronte, spinge a continuare su un percorso di terra: ed ecco che si sceglie di proseguire con un carpaccio di manzo cotto al vapore con mandorla tostata, dressing ai frutti rossi e maionese al mojito.
Verrebbe spontaneo di proseguire con un primo, ma la carta del bistrò incuriosisce non poco e, così, la scelta cade su quello che viene descritto come un piatto forte del "Rei": "Come un tiramisù".
In apparenza ha l'aria di un predessert ma, nei fatti, è tutt'altro: la schiacciata di patate nasconde - con efficacia, quasi a formare uno scrigno - una genovese mista di manzo e coniglio, che si affianca a una crema di mascarpone salato e polvere di cacao in superficie.
Una portata decisamente goduriosa, in cui la crema di patate sa sostituire in modo davvero efficace lo zitone spezzato: è quasi irrinunciabile per chi del piatto verace per eccellenza della tradizione partenopea - come il sottoscritto - non può fare a meno, e sa reggere anche all'affronto dei puristi più audaci.
La voglia di scoprire l'anima marinara del locale però prenderà certamente il sopravvento: in una prossima tappa, opterei per scoprirne l'anima marinara, magari il risotto cacio, pepe, gamberi, tonno e katsuobushi o la pizza al nero di seppia cotta al vapore con bufala, avocado e gamberi rossi.
Ma si sceglie di puntare sul dessert per chiudere il sipario su una serata che, sicuramente, andrà ripetuta per approfondire la conoscenza sul Bistrò: ecco che arriva una fresca cheesecake scomposta al pistacchio e lampone.
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