Caracol Gourmet, una location emozionante ospita la delicatezza di una cucina d'autore e di una sala perfetta.
Bacoli, Napoli: Ristorante Caracol Gourmet con chef Angelo Carannante
Via Faro, 44 - 80070, Bacoli (NA)
Tel: +39 081 523 3052 (dalle 15:00 alle 19:00)
Email: info@caracolgourmet.it
Prenotazioni
Aperto dal martedì al sabato solo a cena; la domenica solo a pranzo. Chiuso lunedì.
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Si dice: "la prima volta non si scorda mai".
Effettivamente, di quella cena di cinque anni fa, conservo un frullato di emozioni forti: arrivare al Cala Moresca, lasciare l'auto per entrare in un fuoristrada che ci avrebbe portati fino al ristorante seguendo un sentiero nel buio e in discesa ripida. Qui, venire avvolti dall'infinito del panorama di notte - con le luci di Ischia e Procida ad illuminare il cielo - ed incontrare una cucina raffinata ed elegante, con picchi di genialità assoluti. Tutto nella stessa sera in cui ho scoperto che sarei diventato papà!
Anche la seconda volta è stata altrettanto emozionante.
La location, magica di notte, diventa fantastica di giorno e il panorama si presta ancor di più a chi come noi si emoziona con la vista mare.
Veniamo accolti dal maître sommelier Giannantonio Scotto di Vetta che ci accompagna in terrazza per un aperitivo di benvenuto: beviamo un ottimo champagne Bruno Paillard accompagnato da crostini al sale maldon e crackers tandoori e semi.
Le migliori aspettative sono state già ampiamente attese.
Il tempo di scattare qualche foto e ci accomodiamo.
Caracol è lo spettacolo dell'immensità che si esibisce in esclusiva.
Innegabilmente intensa è la suggestione che si ha nel momento cui l'immensità del panorama, di cui questo posto gode, vi si spalanca dinanzi.
Eppure, Caracol è prima di tutto minuziosi dettagli che sembrano studiati ad personam: soli 6 tavoli che aumentano, clima permettendo, con alcune posizioni in terrazza. Un numero di coperti minimo, dunque, che rendono ancora più intimo il pasto.
La sala, oltre alla vista mozzafiato, rende possibile a tutti i tavoli apprezzare in cucina lo chef Angelo Carannante che completa e osserva meticolosamente ogni singolo piatto.
Lo chef Angelo Carannante ed il maitre sommelier Giannantonio Scotto di Vetta
Parte subito l'aperitivo:
una serie di amuse-bouche che lasciano percepire distintamente ogni gusto.
Piadina con funghi e acciughe
Bunuelos ceci e baccalà
Finta oliva di zucchine alla scapece
Montanarina fritta con fichi e prosciutto di tonno
Maritozzo con lardo di seppia
I panificati con degustazione di olio
Si prosegue con gli antipasti.
Tre portate, tre idee, tre gusti completamente diversi tra loro ma tutti con un unico comune denominatore: la delicatezza. Credo sia la parola giusta per descrivere la scoperta del sapore del principale ingrediente del piatto rispetto a quelli di accompagnamento.
Sembra un cocktail di gamberi: gamberi crudi, lattuga romana, salsa di arachidi, caviale
Diversamente peperone imbottito: peperone arrosto, tartare di manzo e ostriche, polvere di capperi e olive
Sgombro marinato, Cantalupo e yogurt
Ci concediamo una piccola pausa sulle poltrone del terrazzo: qui, il panorama regala sempre e ogni volta fantastiche emozioni.
E via con i primi piatti.
Due piatti diametralmente opposti, un Rock & Roll e una Sinfonia classica.
Mezza manica rigata con salsa all'aglio nero e tartufo di mare alla brace
Risotto al finocchio marino con polveri di mare e di terra
La mezza manica è il piatto che si fa mangiare altre mille volte senza stancare: la dolcezza dell'aglio nero e la sapidità del tartufo sono arricchite dall'affumicatura di quest'ultimo e portano il palato ad avere residui di gradevole gusto ben oltre il boccone.
Classico ed equilibrato, invece, il risotto: perfetto in cottura, nell'equilibrio dei sapori e nelle sue note marine.
Infine, la portata principale:
si chiude con un piatto che, magari, alla vista potrebbe non colpire, data la semplicità del pesce - ovvero una spigola - e dell'impiattamento.
Spigola scottata con beurre blanc al mais, maionese alla brace, salsa di rucola
Tuttavia, si è rivelato un delicatissimo trancio dal gusto stratosferico, grazie alla perfetta cottura ed alla qualità del pescato. Per non parlare del mix di crema al mais, maionese alla brace e mais croccante in accompagnamento, perfettamente bilanciati con la salsa di rucola - tanto nel sapore, quanto alla vista.
Abbiamo chiesto il bis ma era già pronto il percorso dolci (peccato!),
Il pasto è stato accompagnato con un Verdicchio dei castelli di Jesi Dominè,
scelta supportata dal sommelier Giannantonio.
La dolce conclusione!
Il pre-dessert è un gradevole semifreddo di anguria e basilico, contrasto mai provato ma devo dire, davvero piacione.
Sul dessert siamo stati accontentati nel poter diversificare la scelta: una per chiudere con note agrumate e una, più golosa, al cioccolato: davvero buoni entrambi, soprattutto accompagnati al Vermouth proposto dal sommelier.
Caracolato: cioccolato bianco e caviale, gelato al cioccolato al latte
Limone, cappero e sorbetto al rosmarino
Vermut di Torino rosso, La canellese
Piccola pasticceria
Caracol è un posto da sogno!
A costo di essere ripetitivi, non posso non sottolinearlo. Un posto dove noi napoletani abbiamo il privilegio di poter comodamente tornare, dati anche i prezzi non proibitivi: 130 euro per il menù di 7 portate e 150 euro per quello da 9. Considerando la media degli stellati in città e provincia, direi che è molto accessibile nonostante l'esclusività che si respira.
Lo chef Angelo Carannante è un lavoratore silenzioso ma attento ai dettagli; caratteristiche riscontrate ad ogni piatto, in cui non sono mancati lampi di genialità assoluta negli accostamenti e nel bilanciamento dei sapori, pur se ancorati ad una tecnica solida e classica.
Il sommelier ed il suo staff di sala hanno coccolato ciascun tavolo con l'esatta cura che si desidera in un posto del genere, un posto in cui il mix tra sala e cucina trasmette eleganza, comfort, gusto e chiarezza...
In una parola, delicatezza.
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