Cibrèo Ristorante: teatro di spontaneità e buon cibo di Giulio Picchi
L’iconico Cibrèo apre un nuovo ristorante italiano all’interno dell’hotel Helvetia & Bristol
Cibrèo Ristorante presso Helvetia & Bristol Firenze – Starhotels Collezione
Via dei Vecchietti, 5 50123 Florence - Italy
Tel. + 39 055 2665651
Chi lo dice che in un 5 stelle lusso va in scena solo fine dining, piatti raffinati e cucina gourmet!? E chi lo dice che non si possa esser “scorretti” e perché no: primordiali? mangiare con le mani, addentare una costoletta di agnello o spalmare del paté di fegatini su una fetta di pan brioche?
Suona quasi come un’opera Felliniana, una scena onirica ed utopica, lontano dal bon ton e invece è tutto vero e possibile.
Irriverente, sfaccettato e provocatorio al punto giusto, Giulio Picchi fa de l’Helvetia e Bristol il suo angolo beffardo, un teatro fatto di spontaneità e buon cibo per rompere i pregiudizi e sfatare il formalismo che si cela dietro il concetto di struttura alberghiera.
Figlio dello Chef Fabio Picchi e patron del Cibrèo, Giulio continua il successo del progetto ristorativo del padre, realizzando finalmente il suo sogno. Continua a stupire con un’entusiasmante espansione del gruppo che, a pochi mesi dall’apertura del secondo Cibrèo Caffè all’interno dell’antica dimora storica dell’Helvetia & Bristol, vede sommarsi una nuova singolare esperienza culinaria e sensoriale senza eguali.
Una sfida che sembra esser perfetta, il nuovo Cibrèo Ristorante offre un inedito menù a base di specialità italiane altamente selezionate.
Un percorso gastronomico che si sviluppa in due macro sezioni e si aggiorna coerentemente con il naturale ritmo delle stagioni: “L’Italia in un Boccone”, piatti della penisola italiana adatti ad essere gustati in compagnia, e “L’Italia da Gustare”, proposte à la carte inclusive di portate vegetariane, di mare e di terra, pensate per rendere omaggio alle migliori delizie del nostro territorio.
Tra i piatti assolutamente da provare ci sono gli “Spiedini di pancia di maiale”, il “Patè del Cibrèo” che Giulio decide di servire alla maniera della mamma, ovvero con una confettura di marmellata di arance amare su pan brioche;
le “Crespelle di Ricotta con il Ragù di Carni Bianche”, simbolo della generosità della cucina del Cibrèo, il “Filetto di Fassona Piemontese”, portavoce della qualità e dell’eccellenza delle materie prime italiane;
le “Costolette di agnello” servite con il loro fondo bruno ed infine “L’Abetone”, dolce che con la sua elegante asimmetria strizza l’occhio al tradizionale Mont Blanc e diventa simbolo della provocazione fiorentina tipica del Cibrèo.
Un dessert “ludico” in quanto al cliente viene data la possibilità di divertirsi come da bambini, giocando con i vari ingredienti del piatto per montare il boccone a proprio piacimento.
A rendere ancora più unica l’intera location è l’inedito Cocktail Bar, che domina la sala principale del ristorante con il suo bancone in marmo giallo di Siena. Una serie di cocktail d’autore inediti ideati per Cibrèo che si vanno a sommare alla selezione classica di cocktail internazionali e ad una vasta gamma di distillati e liquori.
Il Cibrèo non delude mai, ma sorprende sempre di più con il suo estro e la bontà dei suoi prodotti, rendendo l’esperienza al tavolo non soltanto un atto per soddisfare delle esigenze ma un momento di puro godimento, di pura gioia.
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