La Cucina: Non Il Solito Ristorante - la cena a 4 mani degli chef Alfonso Daviducci e Davide Cannavino
Rho, Milano il finedining di La cucina non il solito ristorante
La Cucina: Non Il Solito Ristorante
Via Porta Ronca, 86, 20017 Rho
Tel: 338 829 7415
Email: [email protected]
Aperto dal lunedì al sabato solo a cena. Chiuso la domenica.
Prenotazioni
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L'hinterland milanese, a causa della fitta nebbia che scoraggia anche gli avventurieri più coraggiosi, è un'entità per lo più sconosciuta, inesplorata. Ma soprattutto ignorata.
Con la metropoli - e tutti i suoi locali e la sua varietà - a pochi chilometri, é difficile resistere.
Il primo passo è quindi riuscire ad spingersi oltre e imparare a conoscere la provincia di Milano. Fuori dal capoluogo lombardo, infatti, ci si può imbattere in piccole grandi gemme come Asina Luna e Osteria Magenes oppure a nord-ovest di Milano, a Rho, proprio pochi minuti dalla fiera e dalla fermata metro,
c’è “La Cucina - Non il Solito Ristorante".
Un territorio difficile ma che, grazie al nuovo polo scientifico e alla celebre fiera dell'artigianato, sta cercando i suoi spazi. E proprio per queste ragioni Gaetano Marinaccio e Nadia Petronio l'hanno scelta con l'intento di portare il fine dining in un'area bistrattata.
Aperto nel mezzo della pandemia, dopo un periodo di assestamento (dovuto dalle continue chiusure) a gennaio “La cucina - non il solito ristorante” ha visto entrare lo chef Alfonso Daviducci nel team, portando la sua idea di cucina e innovazione.
Pochi coperti (al massimo 25 che si spera di ridurre a 20) così che i proprietari e osti possano comunicare al meglio la propria idea di ospitalità: sartoriale, precisa ma informale, perché il tempo a tavola deve essere un momento di divertimento e spensieratezza senza che questo intacchi l'eleganza del servizio e della cucina.
Un locale piccolo e un po’ rumoroso, ma curato ed in cui spicca il banco e una selezione di liquori e distillati non banale.
La proposta, al momento prudente per scelta trovandoci in un territorio poco avvezzo al fine dining, punta a stupire e - perché no - alla cucina molecolare come si intuisce dallo stuzzicante benvenuto a base di sferificazioni e crystal bread. D'altronde l'influenza della fiera non può che avere un grande impatto sulla varietà della clientela che, se normalmente si compone di persone del luogo, diventa più internazionale e variegata in concomitanza con i frequenti eventi. Di fatti è vivamente consigliata la prenotazione poiché l'unicità della proposta in zona e i pochi posti disponibili creano istantanei sold out.
E, come ogni clientela internazionale richiede, il menu è costruito intorno a una degustazione dal costo di circa 80 euro, senza però che oscuri la possibilità di una scelta alla carta o di tagli di carne come prevedeva la precedente idea dei proprietari.
“La cucina - non il solito ristorante” per tutto il mese di luglio è stato artefice e location di una serie di eventi a 4 mani,
con nomi importati come chef Lovato (ristorante Borgia di Milano), Luigi Salomone (stella Michelin per Re Santi e Leoni a Nola) e Davide Cannavino (che presto aprirà il suo Etra a Genova), protagonista dell'ultima serata.
Numerosi gli spunti nella degustazione con chef Cannavino con un menù che strizza l'occhio alla Campania dove entrambi gli chef hanno avuto lunghe esperienze.
LA DEGUSTAZIONE
Si inizia con le amouse bouche:
- sfera di sardenaria
- pomodorini in bloody mary
- foglie di shiso in tempura e mayo all'acciuga
- crystal bread. spuma di ricotta di bufala, limone salato e bottarga
- cannolo di barbabietola, caprino e aneto
- crodino e mais affumicato
Crudo di lampuga
sashimi di pesca marinata, semi di pomodoro (chef Cannavino)
Melanzana al Tadoori
salsa bourgogne, cetrioli, arancia salata, tonno di terra, insalatina aromatica e jus di peperoni (chef Daviducci)
Spaghetto di Gragnano IGP
aglio, olio, peperoncino e ricci di mare (chef Cannavino)
Spicca il Risotto Acquerello
sfusato di Amalfi, cipollina, tartare di Giovenca Sannita e peperone crusca (chef Daviducci)
in cui si alternano texture cremose e croccanti con sapori acidi e più dolci.
Agnello
spuma burro, alici e scalogno cotto al bbq e olio alla santoreggia
Croccante al cioccolato fondente
mousse al cioccolato bianco, chinotto di Savona, gelato al limone bruciato e bottarga (chef Cannavino)
Babbà...misù
(chef Daviducci)
Petit four
- gelè alla prescinseua, ketchuo di peperoni e fragole
- cremino lamponi e mirtilli
- anguria e katsuobushi
- tartelletta limoncello, frutta e verdura
- cioccolato, crema di melanzana e mandorla
Alla fine della fiera, (è proprio il caso di dirlo) “La cucina - non il solito ristorante” cerca di tenere fede alla promessa dichiarata nel suo nome, oltre ad essere una novità in una zona che potrà contare sui suoi clienti (già) affezionati ed il passaparola!
In bocca al lupo!
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