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Equilibrio e tecnica alla corte di “George” Candela

Ristorante "George" di Napoli, nel Grand Hotel Parker, con lo chef Domenico Candela

Equilibrio e tecnica alla corte di “George” Candela

George Restaurant

Corso Vittorio Emanuele, 135,
80121 Napoli NA
Tel: (+39) 0817612474
Email: info@georgerestaurant.it
Costo approssimativo 100-150€

Aperto dal martedì al sabato dalle 19.45 alle ore 22.15

Secondo Epicuro per assicurarsi ataraxia (assenza dì turbamenti della mente) e aponia (assenza dì turbamenti dello spirito) il piacere va inseguito con virtù, prudenza e consapevolezza perché l’equilibrio è vera saggezza.

Questa lezione epicurea è centrale nella cucina di Domenico Candela e nel suo Spasso Sensoriale che danza sulla sottile linea tra Francia e Regno dì Napoli, tra oriente e occidente senza mai perdere il controllo del fine ultimo: il piacere del cibo.

La tecnica dello chef è assoluta -probabilmente in Campania uno dei più dotati mai provati - ma questo non soverchia mai ne il prodotto ne l’idea finale del piatto, ogni esercizio dì stile e funzionale al gusto.

L’apertura è marcatamente campana, dalla pizza al polipo, dall’oliva alle alici, gli amuse bouche sono divertenti anche se non memorabili e chiudono in modo molto elegante con un freschissimo “sorbetto” alla barbabietola.

Equilibrio e tecnica alla corte di “George” Candela

Il menù vero e proprio parte dalla Francia con un uno-due dì ostrica e foie gras coi loro accompagnamenti che smorzano, accompagnano e avvolgono questi due ingredienti ingentilendoli anche ai palati più mediterranei.

Equilibrio e tecnica alla corte di “George” Candela
Equilibrio e tecnica alla corte di “George” Candela

Il primo vero acuto però lo suonano i noodles dì grano arso e granciporro con salsa al latte dì cocco e curry verde: esotici eppure così vicini al nostro palato.

Equilibrio e tecnica alla corte di “George” Candela

Il prosieguo del menù si snoda tra gli anolini ripieni dì brasato dì pecora e umeboschi dì prugna al carbonaro con piment d’esplete ma nella parte centrale del menu sono altri due i piatti a farla da padrona: il carciofo campano cotto alla brace come la domenica, manifesto della tecnica sopraffina dello chef nel trattare gli elementi senza perdere dì vista il risultato finale, ed il piatto in assoluto più spettacolare del menu, quell’omaggio a Solivres che in un “bignè” dì pasta stracotta ripieno dì scampi e funghi accompagnato da caviale realizza un vero capolavoro dì equilibrio tra tutte le componenti.

Equilibrio e tecnica alla corte di “George” Candela
Equilibrio e tecnica alla corte di “George” Candela

Niente da dire sul piccione alla royale, piatto perfettamente eseguito ma sicuramente meno impressionante come anche il dolce, per i miei gusti troppo cioccolatoso e dolciastro.

La cucina del George è la migliore provata a Napoli città fino ad ora, senza alcun dubbio.

È una cucina che va molto oltre l’etichetta dello “stellato da hotel” e esprime davvero una cifra stilistica e tecnica fuori dal comune, proprio per questo infatti la mise en place troppo dozzinale e la sala un po’ approssimativa (come anche la cantina per nulla degna dei piatti dello chef) sono un po’ stridenti con la grandiosa esperienza che Candela fa vivere ai suoi ospiti.

Per la cronaca in carta lo chef propone anche il menù Viaggio Goloso, meno complesso è sicuramente più fruibile nei sapori e negli abbinamenti.

Se l’equilibrio è la chiave del successo, il futuro sorride a chef Candela ed al suo George che con qualche piccolo accorgimento può offrire davvero un’esperienza gastronomica tra le migliori provate in Campania finora.

Altre foto:

Equilibrio e tecnica alla corte di “George” Candela
Equilibrio e tecnica alla corte di “George” Candela
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Equilibrio e tecnica alla corte di “George” Candela
Equilibrio e tecnica alla corte di “George” Candela
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