Il mio viaggio in Perù. Tappa n°2 - Kjolle: il prodotto al centro del mondo di Pía León
La ricerca sulla biodiversità peruviana nei ristoranti di Pía León e Virgilio Martinez
Quella che doveva essere una semplice vacanza estiva, si è tramutata in un’esperienza di vita indimenticabile.
Mosso dal desiderio di scoperta, ho deciso di addentrarmi in un’esplorazione minuziosa e totalitaria di quella che è la cultura gastronomica di questo nuovo Paese.
Considerare ogni piatto come un intreccio di alimenti, storia, cultura e tradizione di un territorio e del suo popolo. La cucina è diventata così, un’occasione per leggere - attraverso i sapori di un piatto, la storia dei prodotti usati, le tradizioni ed i valori culinari millenari. Conoscere i volti di coloro che stanno rivoluzionando la cucina di un territorio così vasto e così meraviglioso, di toccare con mano e di assaggiare prodotti completamente differenti dai nostri italiani ed europei.
The Best Chef Awards è stato di supporto per creare ed innescare delle connessioni tra me e le figure più rilevanti di questo panorama gastronomico.
Da Nord a Sud, da buon #foodultras in #foodmission, ho avuto modo di sedermi a tavola, testare, provare, assaporare la cucina dei 50 best restaurants di questo incredibile mondo che sta cambiando il fine dining contemporaneo.
Non avete ancora capito? Sto parlando del Perù.
Patria di una immensa varietà di vegetali, coltivati e spontanei, il Perù è uno scrigno della biodiversità terrestre che da qualche tempo indigeni e grandi cuochi offrono nei piatti. Il percorso fatto è un caleidoscopio gastronomico che il recupero delle tradizioni e delle antiche culture ha portato ai vertici mondiali.
Che lo si scelga per scalare le sue imponenti Ande, per vivere l’esperienza in uno dei deserti più affascinanti del mondo, per ripercorrere il cammino degli Inca fino al maestoso Machu Picchu, ammirare le Isole Ballestas, decodificare le famose linee di Nazca a bordo di un cessna o per immergersi nella cosmopolita e all’avanguardia capitale Lima, il Perù ha il pregio (tra i tanti) di offrire una proposta e una cultura gastronomica così diffusa da garantire che il buon cibo sarà una costante del viaggio.
E che viaggio!
Considerato il capofila della rivoluzione gastronomica dell’America Latina, questo sconvolgente paese appaga i sensi e convince in ogni stagione, soprattutto se chi lo sceglie è alla ricerca del buono. Qui è presente una biodiversità immensa.
Con le sue tre regioni naturali, la costa, la sierra e la selva, contiene 84 dei 117 microclimi esistenti in natura e dà vita a circa il 10% di tutte le specie globali di piante e animali. Cosa vuol dire?
Tradotto in una parola sola il concetto non si discosta troppo da quello di “vita”.
Forse le 3.000 varietà di patata qui esistenti o le 800 specie di mais coltivate possono rendere meglio l’idea. Un enorme tesoro sotto molteplici forme che nel corso degli anni, a partire dal 1500, i numerosissimi immigrati spagnoli, italiani, francesi, cinesi, giapponesi, in primis, hanno fatto proprio. La ricchezza del luogo è stata modellata e interpretata dalle diverse etnie fino ad arrivare alla creazione della cosiddetta cucina “fusion peruviana”: risultato di differenti saperi espressi attraverso ricette e pratiche meravigliose.
LA SECONDA TAPPA DEL MIO VIAGGIO GASTRONOMICO:
Kjolle: il prodotto al centro del mondo di Pía León
Kjolle
Av. Pedro de Osma 301 - Barranco, Lima
Tel: +51 1 242-8575
Email: [email protected]
Open from Wednesday to Saturday (lunch and dinner).
Reservation // Menu
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Il ristorante Kjolle di Lima, che prende il nome da un fiore d'arancio locale, è un locale dall'anima casual, complementare al Central, di cui condivide spazi (l'ultimo piano di Casa Tupac) e progettualità, parte di un sistema gastronomico e culturale di ampio respiro che include il bar Mayo, le aree del centro ricerca Mater Iniciativa e il MIL tra le vette di Cuzco, sopra i 3.500 metri di altitudine.
La cucina di Pía León mette al centro il prodotto nella sua purezza ed interezza, in una declinazione e interpretazione unica.
I colori predominano, ogni singolo alimento viene proposto in svariate interpretazioni: dalla più naturale e pura alla sofisticata. Un viaggio questo che ti porta alle altitudini del MIL e che fa da apripista e da base per la comprensione dei sapori che trovano poi la massima espressione al Central di Virgilio.
Quella di Pía è una diversa interpretazione della rivoluzione gastronomica peruviana.
Kjolle e Central condividono la stessa filosofia:
in entrambi i ristoranti si celebra la biodiversità ma da Kjolle c’è un’attenzione maggiore sul prodotto, non sull'altitudine o sull'ecosistema, con un menu semplice, quattro o cinque ingredienti al massimo per ogni piatto.
Pìa y Virgilio
Pìa León è nata a Lima nel 1986, in una famiglia appassionata di cucina, e ha iniziato ad aiutare la madre nella sua attività di catering dall'età di sedici anni. Ha frequentato la scuola di cucina Le Cordon Bleu a Lima, prima di fare le valigie e andare a fare importanti esperienze in ristoranti prestigiosi come Astrid y Gastón, in patria, e El Celler de Can Roca, all'estero. Al ritorno a Lima conobbe quello che poi diventò il suo compagno anche nella vita, Virgilio Martinez, con cui iniziò a lavorare nel 2009 all'interno del neonato ristorante Central.
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