FoodClub | Logo Esdra

La dedica di Gerardo Di Dato a Mario Manzo

Don Mario 1946 la torta di Gerardo Di Dato dedicata a Mario Manzo

La dedica di Gerardo Di Dato a Mario Manzo

Erano gli anni '70 ricorda Gerardo Di Dato, maître pâtissier accademico e decano della pasticceria campana originario di Sant’Egidio del Monte Albino, quando la Pasticceria Manzo, nel vecchio rione Casolla, era un must a Nocera Inferiore: altri tempi sicuramente, le pasticcerie non erano così diffuse come oggi e, per quanto le abitudini fossero ben diverse, c’era sempre aria di festa attorno alla bottega e questo anche grazie al dolce profumo che il forno sempre attivo spandeva. Mario Manzo, il proprietario, era nato il 2 dicembre del ’46, era sicuramente una persona di altri tempi, teneva molto alla lealtà ed aveva un atteggiamento serio, valori fondamentali che esigeva assolutamente nel comportamento dei suoi collaboratori.

Gerardo ricorda con grande affetto gli anni trascorsi assieme a lui, di quando era la sua piccola ombra, della preparazione delle cassatine e dell’attenzione che il suo maestro esigeva per la manualità e la cura dei dettagli. Ma Don Mario era buono come il pane: la sua profonda umanità sapeva mettere a proprio agio il giovane Gerardo e nella condizione di riflettere e di osservare tutti i suoi segreti.

Tra l’altro, come si dice in Campania, Mario Manzo, scomparso l’anno passato, era un gran “caffettiere”: lo beveva in diverse fasi della giornata e costituiva per lui un vero e proprio rituale.

Don Mario 1946 è tra le ultime creazioni di Gerardo Di Dato ed è una torta ispirata proprio dalla figura di Mario Manzo, il secondo tra i maestri di Gerardo Di Dato, durante il praticantato svolto dall'ottobre 1984 al gennaio del 1986 ed il quale gli ha lasciato un ricordo indelebile nel cuore e nell’artigianalità.

Questa è la Don Mario 1946, torta a lui dedicata…

La dedica di Gerardo Di Dato a Mario Manzo

Nel croccante la consistenza e la quintessenza del chicco di caffè, la sua aromaticità, poi il cremoso ed il liquoroso del rhum giamaicano avviluppati nell'abbraccio della cialda, saporita e friabile. Insomma Don Mario 1946 è un vero e proprio omaggio a tutte le persone che dal mattino fino alla sera amano il caffè tout-court, dalla sua versione più pura a quella con le leggere note alcoliche dei liquori con cui lo si corregge e che sapientemente alternano le varie fasi in cui il caffè stesso si offre alla compagnia di altre note e di nuove amicizie. La Don Mario 1946 è frutto di un innesto di babà al rhum, con mousse al rhum con panna e cioccolato bianco, poi mousse al caffè espresso, croccante di cereali glassati al cioccolato bianco, cialda biscotto di frolla sabbiata al sale marino, ricoperta da una glassa esterna al caffè che ricorda il cappuccino. Le sfumature del rhum, attraversando i vari strati, ora restano tal quale, ora volgono quasi al Baileys per poi virare quasi in una sensazione da elisir San Marzano Borsci. Tali sfumature tracciano la complessità, delineando l’interpretazione creativa e si fondono tutte assieme in un morso goloso e persistente.

Seguici su facebook foodclub.it

Entra nel vivo della discussione sul nostro gruppo, un luogo libero dove professionisti della ristorazione, clienti e #foodlovers si confrontano sui temi del giorno: Join the #foodclubbers Be #foodclubber