La vita è bella, a Casal di Principe Antonio della Volpe vince la sua scommessa
Casal di Principe, CE, pizzeria La vita è bella di Antonio della Volpe
Pizzeria La Vita è bella
Via Circumvallazione, 189 - Casal di Principe (CE)
Tel: +39 388 1268927
Email: [email protected]
Chiuso Lunedì.
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"La vita è bella", nome della pellicola probabilmente più celebre di Roberto Benigni, è anche un simbolo dell'Italia nel mondo.
Ma non è soltanto un evergreen simbolico legato alla nostra tradizione nazionale:
"La vita è bella" è, infatti, anche il locale di Antonio della Volpe che, nel cuore di Casal di Principe,
da due anni sta dando un contributo importante al mondo pizza nella cittadina casertana.
La mission del locale, infatti, prima ancora che quella di rappresentare un riferimento per gli appassionati del simbolo della napoletanità, è quella di esprimere al meglio il riscatto sociale che questo territorio da molto tempo si è prefissato, anche grazie alla maggiore consapevolezza di cittadini ed istituzioni.
Non a caso, la carta sceglie di "accogliere" produzioni di vario tipo che provengono da terreni confiscati alla criminalità organizzata.
Una prospettiva, quest'ultima, destinata ad accrescersi ulteriormente nel medio periodo.
La zona di Casal di Principe e, dei comuni limitrofi, tuttavia, non è nella situazione di dieci o più anni fa: la voglia di rilanciare quest'area, anche attraverso un nuovo protagonismo delle eccellenze enogastronomiche del territorio, offuscate prima dallo scandalo rifiuti e, poi, da quello della Terra dei Fuochi, è evidente.
Il format de "La vita è bella" porta con se ben 16 anni di storia sulle spalle:
nel 2007, infatti, dopo una lunga formazione in cucina, tra cui spiccano le esperienze all'Hotel Eden di Roma e, soprattutto, al Parker's negli anni d'oro di chef "Baciot", Vincenzo Bacioterracino, Antonio aprì la prima sua pizzeria a Trentola-Ducenta, nel vicinissimo agro aversano.
Nel giugno 2021, insieme al cognato Amedeo Galoppo che lo affianca al forno, la scelta di non lasciare, ma, anzi, di raddoppiare, con un locale elegante, moderno e con forni a vista.
Il menu attualmente prevede tre tipologie di pizza:
l'ormai diffusissima contemporanea, una variante originalissima ed ispirata alla cotoletta alla milanese, con l'impasto panato nel pane panko, ed il supergettonato padellino.
La degustazione ha saputo offrire un efficace spaccato della proposta del locale,
capace di esprimere quel senso di riscatto di un territorio che sta lentamente uscendo dai suoi anni più bui di cui è ancora impresso il segno.
La partenza è stata affidata ad un centrato Arancino di Sorrento,
con riso acquerello, grattugiata di limone, riduzione di basilico e pomodorino confit, servito su una fonduta di parmigiano reggiano.
Spazio, poi, ad un bis di padellini, capaci di interpretare i desiderata della clientela più modaiola:
la tecnica, però, così come la scelta di condimenti e topping, sa ben controbilanciare, con la forza di una scelta indubbiamente all'insegna di qualità e creatività, una delle tendenze più in voga degli ultimi tempi nel mondo pizza.
Si succedono, tra di loro, il padellino Tartare di gamberi , con stracciata pugliese affumicata, tartare di gamberi di Mazara del Vallo e datterino giallo, ed il Cantabrico, con caciotta stracchianata caseificio Savoia, pomodorino del piennolo e filetto di alici del Cantabrico
Ecco, poi, due pizze, differente espressione del territorio regionale:
la Cosacca Cilentana, con Pomodoro San Marzano, pomodoro datterino, cacioricotta del Cilento presidio Slow Food e olio extravergine di oliva;
e la Sogni di latte, con mozzarella di bufala campana Dop, cacioricotta del Cilento presidio Slow Food, pecorino di Bagnoli Irpino, caciotta stracchianata caseificio Savoia, blu di bufala campana e olio extravergine di oliva.
Ancora un padellino è stato protagonista del fine pasto, in una sorta di pre-dessert decisamente ben riuscito
che ha consentito di fare, con discrezione ed equilibrio, un salto in Sicilia: l'impasto al cacao ben si è sposato, infatti, con la ricotta siciliana, la granella di cioccolato e le bucce d'arancia, a suggellare una primavera dalle temperature e dal clima quasi natalizio.
In abbinamento sono state proposte due birre del birrificio Flea:
la "Bianca Lancia", con malto d'orzo e malto di frumento, fresca e leggermente acidula, molto fruttata e poco amara, e la "Violante", in stile belga, di colore dorato intenso e riflessi lievemente ambrati, con una schiuma fine, soffice, color crema, con una buona persistenza e adesione al bicchiere.
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