L'esperienza a tutto tondo di Pizza Social Lab
Recensione Pizza Social Lab di Claudio Buongiorno per foodclubbers
Via Corrado Barbagallo 115/b - 80125 Napoli
Tel. 0817629023
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Claudio Buongiorno ci racconta Pizza Social Lab
Finalmente le restrizioni si allentano e la voglia di normalità è tanta, così si ricomincia a mangiare fuori casa con una maggiore regolarità anche se ancora solo all’aperto. Fa un po' effetto vedere un locale, che in tempi normali arrivava ad ospitare anche 250/300 persone, ora con la capienza e gli spazi tanto ridotti.
Pizza Social Lab è situata in zona Palapartenope a Fuorigrotta. L'arredamento moderno ed il banco per cocktails subito sulla destra, rendono subito l'idea di un locale al passo con i tempi ed attento alle esigenze dell'attuale consumatore. Infatti da Pizza Social c'è la possibilità di abbinare ai fritti ed alle pizze, oltre a vino e birre anche con long drink.
Il cameriere ci consiglia subito di consultare il menù virtuale attraverso QR code e parte il nostro ordine: un vino rosso frizzante di Gragnano), 5 pizze (per 4 persone) in “stile degustazione" quindi giungono già tagliate in 4 spicchi e servite a centrotavola, una per volta, per godercele al massimo.
Si parte con la Gustosa: mortadella IGP Bologna “sette chiese”, fior di latte di Agerola, stracciata di burrata pugliese artigianale, fichi caramellati, parmigiano reggiano DOP, olio DOP e basilico.
Qualcuno potrebbe avere da ridire sull'utilizzo di fichi caramellati, invece mi hanno piacevolmente sorpreso, il gusto complessivo era più che buono e nell'insieme ho riscontrato un certo equilibro. Da rivedere la cottura che è risultata un po' indietro.
Si prosegue con la Marinoro: passata di pacchetelle gialle del Vesuvio, aglio rosso di Sulmona, origano selvatico di Salina, colatura di alici di Cetara, olio DOP e basilico.
Un contrasto perfetto quello della colatura con la passata gialla!
Andiamo avanti con un classico, la Cosacca: San Marzano DOP, pecorino Romano DOP, olio DOP e basilico.
Semplice, con pochi ingredienti, il cui il risultato finale lo si trova nell'equilibrio delle proporzioni.
La quarta è la Cotto e Porcini: stracciata di burrata pugliese artigianale, cotto arrosto selezione Cillo, funghi porcini, parmigiano reggiano DOP 24 mesi, olio DOP e basilico.
Per me la più buona, una crema di funghi dal sapore deciso, un cotto asciutto davvero degno di nota, accompagnati dalla scioglievolezza della burrata, ha regalato emozioni che le altre non mi hanno trasmesso. Peccato per la cottura che avrebbe necessitato di maggiore attenzione.
Abbiamo chiuso con la storica Carrettiera: salsiccia di maialino nero Casertano selezione Cillo, provola di Agerola, friarielli ed olio DOP.
Che desiderare di più? Non poteva mancare nella scelta tra le Classiche. I friarielli della Nonna e l'ottima salsiccia mi hanno regalato una delle più buone carrettiere mai provate.
Conclusioni
L’impasto è molto leggero e ben lavorato, mentre il cornicione della pizza si differenzia in dimensioni, tra classico e gourmet dove in base alla ricetta il pizzaiolo si riserva di selezionare l'impasto che, secondo lui, si sposa meglio. Lo spicchio si presta a morso corto con una piacevole sensazione di crunch all'assaggio, non sempre la cottura è stata regolare ma sono certo che riusciranno a trovare un equilibrio.
Insomma, questa a mio avviso è una pizza di buonissimo livello ma che per sedersi al tavolo delle migliori ha bisogno di maggiore attenzione. Complimenti ad i gestori del locale, al personale, ma soprattutto ai pizzaioli che a poco a poco si fanno spazio nel settore super affollato delle pizze.
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